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car world<br />
Villa d’Este<br />
Alcune auto, come la concept<br />
Abarth, sono invitate dagli<br />
organizzatori. Ci sono voluti anni di<br />
persuasione prima che il proprietario<br />
Shiro Kosaka la portasse fuori dal<br />
suo museo privato in Giappone e le<br />
facesse sorvolare il mondo per farla<br />
arrivare in <strong>Italia</strong>. Molti proprietari<br />
fanno domanda per partecipare; non<br />
ci sono molte richieste ingannevoli,<br />
eppure le domande di partecipazione<br />
sono 10 volte più numerose dei posti<br />
effettivamente disponibili. Anche se<br />
l'auto proviene da un Paese europeo<br />
non molto lontano, i proprietari<br />
devono tenere in considerazione che<br />
il “giochetto” verrà a costare almeno<br />
12.000 Euro tra preparazione,<br />
trasporto, sistemazione e squadra.<br />
Alcuni proprietari portano<br />
addirittura due automobili: il<br />
magnate svizzero Albert Spiess ha<br />
iscritto una Maserati 450 S da corsa,<br />
e l'inimitabile Lamborghini 5-95<br />
Zagato, costruita per lui sul telaio di<br />
una Gallardo.<br />
Ha fatto qui la sua prima<br />
apparizione, per poi sparire nei suoi<br />
caveau per sempre. Insomma, tutto<br />
questo sforzo, e poi ti potresti<br />
comunque ritrovare un'automobile di<br />
maggior valore e stile parcheggiata<br />
affianco. Inoltre è da considerare<br />
anche il pericolo “mortale” che corre<br />
l'inestimabile vernice e la<br />
carrozzeria, specialmente durante il<br />
giorno d’apertura al pubblico. “Le<br />
Il collezionista<br />
svizzero Kurt<br />
Engelhorn<br />
sicuramente non ha<br />
mai partecipato a un<br />
concorso d'eleganza<br />
come Villa D'Este,<br />
ma per cappelli<br />
Il premio Exhaust<br />
Of The Show va al<br />
concept Pininfarina<br />
Abarth<br />
La Mini che<br />
ha rubato<br />
gli occhi<br />
allo show<br />
La Mini superleggera è una one-off<br />
costruita appositamente per il<br />
Concorso Villa d'Este <strong>2014</strong>. Ma<br />
questa piccola roadster elettrica<br />
potrebbe rivoluzionare il marchio.<br />
L'abbiamo guidata in esclusiva. <br />
Di Georg Kacher<br />
Irecenti design BMW non<br />
hanno creato scalpore a Villa d'Este,<br />
se li compariamo alla meravigliosa<br />
Hommage M1, all'impressionante Z4<br />
Zagato, e alla splendida Pininfarina<br />
Gran Lusso, per esempio. Ma la<br />
Mini Superleggera di quest'anno,<br />
costruita unitamente alla “famosa<br />
carrozzeria” Touring, è tutta un'altra<br />
storia. Peter Schwarzenbauer, board<br />
member incaricato delle Mini, Rolls-Royce<br />
e motociclette, la adora: “Se penso che<br />
la Superleggera abbia un potenziale?<br />
Assolutamente – potrebbe rivoluzionare<br />
il marchio.” ci ha detto. La Mini elettrica<br />
è stata disegnata da Anders Warming<br />
(Mini) e Louis de Fabribeckers (Touring),<br />
e costruita da Touring a Milano. Lunga<br />
4.162 mm, è più lunga di 314 mm delle<br />
Mini attuali, ma è 205 mm più bassa e<br />
non ha un tetto. A Villa d'Este ci è stata<br />
garantita una guida esclusiva anche se<br />
limitata a un piccolo percorso che va da<br />
Villa Visconti alla boat house. La vettura<br />
è dotata di un piccolo motore elettrico<br />
montato sul posteriore, alimentato a<br />
batteria, e anche se notiamo da subito<br />
una facile accelerazione, non possiamo<br />
andare oltre i 20 km/h. Prime impressioni?<br />
Sembra una Mini, e si guida come una Mini.<br />
Sterzo veloce, freni avidi, guida rigida –<br />
l'unica differenza tra questa Mini e quella<br />
prodotta da John Cooper sono i 150 cv.<br />
La Superleggera si muove con un'unica<br />
marcia a trasmissione automatica operata<br />
da un interruttore cromato a due posizioni<br />
che si trova in mezzo ai sedili. L'abitacolo è<br />
minimalista. Uno sterzo di dimensioni ridotte,<br />
che ospita un tachimetro digitale e contagiri<br />
circolare nella parte superiore.<br />
Uno spazio centrale incorpora un pannello<br />
con la strumentazione e un display tattile<br />
a colori. L'unico dettaglio che rivela la<br />
vera identità del sistema a propulsione è<br />
un pulsante boost sul volante (che non<br />
funziona). Il parabrezza e lo spoiler sono<br />
realizzati in plexiglass colorato. L'unica<br />
protezione sono due cinture sostenute da<br />
due cinghie in pelle che si trovano dietro<br />
i sedili. Se la Superleggera entrerà in<br />
commercio, ci saranno supporti rinforzati per<br />
il parabrezza e un tessuto più compatto.<br />
I dettagli che rimarranno saranno la pinna<br />
sul cofano, la “Union Jack” nei gruppi ottici<br />
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