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Car Italia Luglio 2014

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car world<br />

Villa d’Este<br />

Alcune auto, come la concept<br />

Abarth, sono invitate dagli<br />

organizzatori. Ci sono voluti anni di<br />

persuasione prima che il proprietario<br />

Shiro Kosaka la portasse fuori dal<br />

suo museo privato in Giappone e le<br />

facesse sorvolare il mondo per farla<br />

arrivare in <strong>Italia</strong>. Molti proprietari<br />

fanno domanda per partecipare; non<br />

ci sono molte richieste ingannevoli,<br />

eppure le domande di partecipazione<br />

sono 10 volte più numerose dei posti<br />

effettivamente disponibili. Anche se<br />

l'auto proviene da un Paese europeo<br />

non molto lontano, i proprietari<br />

devono tenere in considerazione che<br />

il “giochetto” verrà a costare almeno<br />

12.000 Euro tra preparazione,<br />

trasporto, sistemazione e squadra.<br />

Alcuni proprietari portano<br />

addirittura due automobili: il<br />

magnate svizzero Albert Spiess ha<br />

iscritto una Maserati 450 S da corsa,<br />

e l'inimitabile Lamborghini 5-95<br />

Zagato, costruita per lui sul telaio di<br />

una Gallardo.<br />

Ha fatto qui la sua prima<br />

apparizione, per poi sparire nei suoi<br />

caveau per sempre. Insomma, tutto<br />

questo sforzo, e poi ti potresti<br />

comunque ritrovare un'automobile di<br />

maggior valore e stile parcheggiata<br />

affianco. Inoltre è da considerare<br />

anche il pericolo “mortale” che corre<br />

l'inestimabile vernice e la<br />

carrozzeria, specialmente durante il<br />

giorno d’apertura al pubblico. “Le<br />

Il collezionista<br />

svizzero Kurt<br />

Engelhorn<br />

sicuramente non ha<br />

mai partecipato a un<br />

concorso d'eleganza<br />

come Villa D'Este,<br />

ma per cappelli<br />

Il premio Exhaust<br />

Of The Show va al<br />

concept Pininfarina<br />

Abarth<br />

La Mini che<br />

ha rubato<br />

gli occhi<br />

allo show<br />

La Mini superleggera è una one-off<br />

costruita appositamente per il<br />

Concorso Villa d'Este <strong>2014</strong>. Ma<br />

questa piccola roadster elettrica<br />

potrebbe rivoluzionare il marchio.<br />

L'abbiamo guidata in esclusiva.
<br />

Di Georg Kacher<br />

Irecenti design BMW non<br />

hanno creato scalpore a Villa d'Este,<br />

se li compariamo alla meravigliosa<br />

Hommage M1, all'impressionante Z4<br />

Zagato, e alla splendida Pininfarina<br />

Gran Lusso, per esempio. Ma la<br />

Mini Superleggera di quest'anno,<br />

costruita unitamente alla “famosa<br />

carrozzeria” Touring, è tutta un'altra<br />

storia. Peter Schwarzenbauer, board<br />

member incaricato delle Mini, Rolls-Royce<br />

e motociclette, la adora: “Se penso che<br />

la Superleggera abbia un potenziale?<br />

Assolutamente – potrebbe rivoluzionare<br />

il marchio.” ci ha detto. La Mini elettrica<br />

è stata disegnata da Anders Warming<br />

(Mini) e Louis de Fabribeckers (Touring),<br />

e costruita da Touring a Milano. Lunga<br />

4.162 mm, è più lunga di 314 mm delle<br />

Mini attuali, ma è 205 mm più bassa e<br />

non ha un tetto. A Villa d'Este ci è stata<br />

garantita una guida esclusiva anche se<br />

limitata a un piccolo percorso che va da<br />

Villa Visconti alla boat house. La vettura<br />

è dotata di un piccolo motore elettrico<br />

montato sul posteriore, alimentato a<br />

batteria, e anche se notiamo da subito<br />

una facile accelerazione, non possiamo<br />

andare oltre i 20 km/h. Prime impressioni?<br />

Sembra una Mini, e si guida come una Mini.<br />

Sterzo veloce, freni avidi, guida rigida –<br />

l'unica differenza tra questa Mini e quella<br />

prodotta da John Cooper sono i 150 cv.<br />

La Superleggera si muove con un'unica<br />

marcia a trasmissione automatica operata<br />

da un interruttore cromato a due posizioni<br />

che si trova in mezzo ai sedili. L'abitacolo è<br />

minimalista. Uno sterzo di dimensioni ridotte,<br />

che ospita un tachimetro digitale e contagiri<br />

circolare nella parte superiore.<br />

Uno spazio centrale incorpora un pannello<br />

con la strumentazione e un display tattile<br />

a colori. L'unico dettaglio che rivela la<br />

vera identità del sistema a propulsione è<br />

un pulsante boost sul volante (che non<br />

funziona). Il parabrezza e lo spoiler sono<br />

realizzati in plexiglass colorato. L'unica<br />

protezione sono due cinture sostenute da<br />

due cinghie in pelle che si trovano dietro<br />

i sedili. Se la Superleggera entrerà in<br />

commercio, ci saranno supporti rinforzati per<br />

il parabrezza e un tessuto più compatto.<br />

I dettagli che rimarranno saranno la pinna<br />

sul cofano, la “Union Jack” nei gruppi ottici<br />

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LUGLIo <strong>2014</strong> I CAR-MAGAZINE.it

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