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Car Italia Luglio 2014

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POTRÀ LA TERZA GENERAZIONE<br />

della Audi TT finalmente essere all'altezza<br />

di quello che il suo look da piccola Porsche<br />

911 ha sempre promesso, ma che poi<br />

dinamicamente non ha mai mantenuto?<br />

A qualche mese dal suo esordio, mentre il<br />

responsabile dello sviluppo tecnico Oscar Da Silva Martins<br />

ci illustra uno spaccato del monoscocca, ci sembra una<br />

possibilità più che allettante. Con un intelligente mix di<br />

alluminio ed acciaio, il peso a secco della nuova TT sarà non<br />

solo 140 kg inferiore rispetto all'iconico primo modello del<br />

1998, ma anche 50 kg in meno di quello che l’ha preceduta,<br />

anch'esso in acciaio e alluminio, nonostante<br />

l'equipaggiamento extra che migliora sicurezza e comfort.<br />

“Siamo sicuri che il modello 2.0 litri TFSI a trazione<br />

anteriore e cambio manuale sarà il top della gamma” afferma<br />

Da Silva Martins. La rigidità torsionale sale del 25% rispetto<br />

al secondo modello, il baricentro scende di 10 mm e il<br />

sistema Quattro è stato rivisto, scartando il pigro<br />

accumulatore di pressione per una pompa elettrica che<br />

migliora la prontezza del sistema opzionale alle quattro ruote<br />

motrici. Chiaramente qui parliamo più di uova che di galline,<br />

visto che siamo ancora lontani dal nostro primo, cruciale test<br />

drive, ma restano comunque dei dati importanti che non<br />

possono che rendere la TT un'auto più precisa, rigida e<br />

reattiva da guidare.<br />

Essendo basata sul nuovo pianale modulare MQB del Gruppo<br />

VW, la TT resta il Flavio Briatore del mondo delle coupé,<br />

l'outsider di successo pur essendo partito da umili origini.<br />

Eppure enfatizzare troppo il luogo comune che la accusa di<br />

essere una semplice Volkswagen-Golf-dall'abito-sgargiante –<br />

e che magari era vero per la prima TT – è fuorviante, e<br />

sopratutto è un'ingiustizia nei confronti degli ingegneri Audi.<br />

Perciò, se la parte frontale della TT è basata sul MQB,<br />

i punti di attacco delle sospensioni sono modificati vista la<br />

carreggiata più larga. Al posteriore, i supporti longitudinali e<br />

relativi perni delle sospensioni del pianale MQB restano<br />

invariati, ma tutto il resto è fatto su misura, incluso il fondo<br />

del bagagliaio, che, diversamente da tutti gli altri modelli<br />

basati sul MQB, ospita la batteria; con i suoi 2.505 mm,<br />

l'interasse della TT è più lungo di 37 mm rispetto a prima<br />

– anche se la lunghezza totale varia di poco toccando i 4.180<br />

mm – ma è anche qualcosa come 132 mm più corta della<br />

Golf. Non stiamo quindi parlando di una Golf che indossa<br />

un abito vistoso.<br />

Marko Weigel, project manager della carrozzeria e degli<br />

interni, ci spiega che il monoscocca è formato da un mix di<br />

acciaio sagomato a caldo (17%), pannelli in alluminio (15%,<br />

inclusi tetto e portelloni), profili in alluminio estruso (6%) e<br />

getti di alluminio (6%), tutto il resto è stato prodotto in<br />

acciaio lavorato a freddo. La TT si fa beffe anche dell’attuale<br />

Porsche 911 col suo ibrido alluminio/acciaio; i montanti<br />

anteriori della 911, ad esempio, sono in acciaio rinforzato per<br />

assicurare la giusta rigidità; quelli della TT invece sono in<br />

alluminio, per ridurne il peso e mantenerlo più concentrato<br />

e più vicino a terra, per migliorare la maneggevolezza senza<br />

Bisogna veramente dar<br />

credito agli ingegneri Audi<br />

per essersi impegnati tanto.<br />

avrebbero potuto<br />

tranquillamente mettersi in<br />

malattia e ciò non avrebbe<br />

influenzato le vendite<br />

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