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Guido Medici
ca che dobbiamo puntare l’attenzione: su ciò che, a parità di altre condizioni,
può diventare il valore aggiunto di una pista di volo. E questo
valore aggiunto può essere costruito sviluppando il collegamento con
il territorio. Come realizzare questo collegamento?
Gli esempi ci sono e sono stati sperimentati con successo attraverso
convenzioni con i consorzi di sviluppo turistico, amministrazioni comunali,
strutture ricettive private che hanno interesse alla clientela
potenziale che arriva sulle aviosuperfici con il proprio aereo: alberghi,
ristoranti, Bed&Breakfast, strutture turistico ricettive, consorzi
di produzione di prodotti tipici e chi più ne ha più ne metta. Se l’infrastruttura
si propone in questi termini e con la sua attività porta beneficio
economico al territorio circostante è molto probabile che ne trarrà
vantaggio anche per sé stessa così come accade in altri settori.
Questo aspetto è stato sempre sottovalutato ma ritengo sia una buona
strada per dare rilevanza e respiro alla rete degli scali minori e soprattutto
alle aree turistiche meno servite. Il settore dell’aviazione ha sempre
puntato, giustamente, l’attenzione sulla navigazione aerea e sulle
problematiche ad essa connesse. Gli interlocutori privilegiati, quasi gli
unici ai quali ci si rivolge, sono quindi l’ENAC e l’Aero Club d’Italia
ma nulla vieta che si pensi anche ad altri interlocutori competenti e interessati
a coltivare e sviluppare il rapporto tra scali aerei e territorio.
Per questo abbiamo introdotto il concetto di “Scalo Avioturistico”: denominazione
che intendiamo attribuire a quegli aeroporti, aviosuperfici
e campi-volo che abbiano interesse a svolgere il ruolo di infrastrutture a
supporto dello sviluppo turistico del territorio sul quale insistono.
I concetti di “Scalo Avioturistico”, “Azienda Avioturistica”
ed “Ente Avioturistico”
Pensiamo all’attribuzione di tale marchio indipendentemente dalla
classificazione della pista come Aeroporto, AVS o Campo – volo, ma
in base ai servizi offerti al pilota e alla capacità di interagire con il
territorio circostante. Faccio un esempio: a nostro avviso poco importa
che una pista si trovi a venti chilometri di distanza da un centro turistico
ricettivo o ad un bel luogo da visitare. Ciò che conta è che tale
centro turistico ricettivo offra un servizio di pick up al pilota e che lo
porti a destinazione. Tanto più ampie sono le opportunità in questo
senso tanto più rilevante si qualifica lo scalo. Se poi questi servizi
si trovano direttamente sulla pista ben venga. L’importante è offrire
qualità: sappiamo che molti aeroporti sono disertati dall’aviazione ge-
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