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Guido Medici
Contenuti della normativa per lo sviluppo del
diporto aeronautico
1. Finalità dell’intervento
Sostenere lo sviluppo turistico del paese agevolando il diporto
aereo con iniziative atte a proteggere, salvaguardare,
consolidare e sviluppare il patrimonio costituito dalla rete dei
piccoli aeroporti e delle piste private aperte al traffico del
diporto aereo e le attività annesse.
2. Oggetto dell’intervento
Disciplinare le molalità di esercizio dell’attività’ Avioturistica,
le procedure amministrative, i criteri per la classificazione
degli scali, delle aziende e degli enti Avioturistici e delle relative
strutture ,nonché le modalità per l’attribuzione della
denominazione e dei marchi di “Scalo Avioturistico””Azienda
Avioturistica”, “Ente Avioturistico” e ogni altro aspetto inerente
allo svolgimento dell’attività.
3. Definizione di “Scalo Avioturistico”
Si intende la struttura destinata all’approdo aeronautico non
aperta al traffico aereo di linea (aeroporto, aviosuperficie o
campo di volo) che sia riferimento per l’economia del territorio
circostante, in particolare per quella turistica, e destinata
a servire unicamente o precipuamente l’aviazione da diporto
effettuata con aeromobili, apparecchi da diporto, sportivi e di
aviazione generale turistica e loro equipaggi anche mediante
l’apprestamento di servizi complementari
4. Requisiti e servizi minimi
Fatte salve le specifiche tecniche e le obbligazioni stabilite
dall’Ente Nazionale Aviazione Civile per le strutture di competenza,
lo “Scalo Avioturistico”, per essere definito tale,
deve garantire ai piloti e agli equipaggi che lo utilizzano anche
in via temporanea i seguenti servizi minimi ed essenziali:
- pista adeguata per le manovre di decollo e atterraggio ben
segnalata e visibile, con superficie omogenea e manica a
vento;
- ricovero dei mezzi aerei al coperto in idonee strutture;
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