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Interventi
Occorre intervenire quanto prima affinché questa caratteristica ipotizzata
della LSA, che prevede manutenzione e regole proprie dell’Aviazione
Generale, venga in qualche modo arrestata. Sappiamo che la
spinta per introdurre le regole LSA in Europa dipende verosimilmente
da una questione politica; da nazioni come Francia e Gran Bretagna
interessate a che il VDS rimanga segregato effettivamente a quattrocentocinquanta
chili, affinchè non possano essere sfruttate a pieno le
caratteristiche delle macchine di cui oggi possiamo usufruire e che
vengono prodotte principalmente in Italia 1 .
I P92 e tutti gli altri aeroplani che hanno un peso massimo al decollo
di seicento chilogrammi devono e possono essere sfruttati nelle loro
principali caratteristiche.
A questo punto l’Avv. Biagi indica degli obiettivi da conseguire: “É
necessario combattere affinché non si arrivi all’eliminazione dell’Annesso
2, ed invece eliminare l’incongruenza costituita dal fatto che
mezzi leggeri come gli autogiro abbiano avuto un beneficio di circa
centodieci chili, arrivando addirittura, per le versioni monoposto, a
cinquecentosessanta chili. Ciò significa la possibilità per un autogiro
monoposto di montare motori da centocinquanta cavalli e volare tranquillamente,
mentre è impossibile sfruttare appieno un P92, mezzo
che può tranquillamente portare da cinquecentosessanta a seicento
chili 2 . Questa assurdità deve essere combattuta con tutte le lobby di
cui possiamo disporre, sia dei piloti (e mi rivolgo a FIVU) sia del comparto
produttivo”
É necessario
combattere
affinché non si
arrivi all’eliminazione
dell’Annesso 2
1 l’Italia è il paese più importante d’Europa nella produzione di ultraleggeri e aeromobili
da diporto
2 La questione sollevata dall’Avv. Biagi è particolarmente tecnica e riguarda i limiti di
peso massimo consentiti dall’annesso II del E.C. Reg. 216/08 alle diverse categorie di
aeromobili di cui si sta discutendo a livello europeo
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