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Progetto Avioturismo Italia<br />
civili non aperti al traffico commerciale, o a quelli aperti al traffico<br />
commerciale laddove il numero di movimenti (ridotti) lo consenta.<br />
L’esperienza di questi (quasi) due anni ha mostrato come il principale<br />
problema nell’implementazione di tali criteri sia la definizione operativa<br />
di segregazione fra traffico civile e traffico VDS, nell’impossibilità<br />
di accedere, da parte di quest’ultimo, ai servizi di traffico aereo<br />
come peraltro summenzionato.<br />
Iniziative future<br />
Una nuova<br />
tipologia di<br />
apparecchi<br />
per volo<br />
da diporto<br />
o sportivo<br />
cosiddetti<br />
“avanzati”<br />
Ciò che si sta<br />
portando avanti,<br />
con il contributo<br />
di tutti gli<br />
Enti interessati,<br />
è un progetto<br />
di grande<br />
rilevanza e<br />
innovazione<br />
La soluzione dei diversi aspetti riportati in precedenza, in attesa della<br />
normativa comunitaria in materia, è la revisione del DPR 404, cui dovrebbe<br />
seguire una nuova legge che sostituisca la 106 del 1985, ormai<br />
obsoleta.<br />
La proposta di modifica del DPR 404, in avanzata fase di discussione<br />
al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, è sulla buona strada per<br />
risolvere alcuni aspetti, sopra evidenziati, attraverso la definizione di<br />
una tipologia di apparecchi per volo da diporto o sportivo cosiddetti<br />
“avanzati”.<br />
Questi apparecchi dovranno rispondere a requisiti tecnici ben definiti<br />
e dovranno essere dotati obbligatoriamente di alcuni apparati (radio<br />
VHF, transponder, ELT); ciò innalzerà intrinsecamente il loro livello<br />
di sicurezza.<br />
I piloti che saranno autorizzati a condurre tali apparecchi dovranno<br />
frequentare corsi con programmi di addestramento più approfonditi<br />
inclusi quelli di fonia e rispettare nella conduzione degli apparecchi le<br />
“regole dell’aria” definite nella regolamentazione emessa dall’ENAC.<br />
Tutto ciò, mantenendo un iter di autorizzazione snello sotto l’egida<br />
dell’Aero Club d’Italia, consentirà a tale tipologia di macchine e piloti<br />
di usufruire dei servizi di traffico aereo e di atterrare sui cosiddetti<br />
aeroporti “leggeri” o “minori”, comunque si vogliano chiamare.<br />
In conclusione ciò che si sta portando avanti, con il contributo di tutti<br />
gli Enti interessati, è un progetto di grande rilevanza e innovazione,<br />
con cui si desidera riconoscere la crescita di un settore sia in termini di<br />
tecnologia - alcuni apparecchi hanno poco da invidiare ad aeromobili<br />
dell’aviazione generale - che di consapevolezza degli addetti.<br />
Questo non potrà che avere delle ricadute positive sulla tipologia di<br />
aeroporti che verranno aperti a questa nuova tipologia di traffico e, in<br />
generale, sul turismo nelle aree circostanti questi aeroporti.<br />
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