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Progetto Avioturismo Italia
Sia la proposta
del dott. Canale
che quella del
dott. Marzotto
sono molto
intelligenti e
interessanti e
c’è da fare un
grosso lavoro
di coinvolgimento
delle
amministrazioni
pubbliche e
degli operatori
turistici. Se si
rendessero conto
che la proposta
del progetto
avioturismo è
economicamente
valida tutti
ne trarrebbero
vantaggio. All’estero
l’hanno
già capito.
Dobbiamo introdurre
anche
il concetto di
“trasporto
privato” che
include il turismo
d’affari
chiusi al traffico, con le motivazioni più astruse (motivazioni inventate
ad hoc dai gestori per eludere la normativa ENAC) e infine per la
mancanza di carburante.
Insisto ancora sul problema dello spazio aereo. Chiediamo da svariati
anni a ENAC, ente normatore, di modificare le norme che riguardano
lo spazio aereo.
Sia la proposta del dott. Canale che quella del dott. Marzotto sono
molto intelligenti e interessanti e c’è da fare un grosso lavoro di coinvolgimento
delle amministrazioni pubbliche e degli operatori turistici.
Se si rendessero conto che la proposta del progetto avioturismo è economicamente
valida tutti ne trarrebbero vantaggio. All’estero l’hanno
già capito.
Faccio un paio di esempi che considero significativi.
Quest’inverno è stato particolarmente nevoso e tre settimane fa a Saint
Moritz (un paesino di diecimila anime famoso per il turismo) l’aeroporto
locale, con una pista a milleottocento metri di quota e di quasi
milleottocento metri di lunghezza, è stato chiuso al traffico per un
incidente (per fortuna senza conseguenze): avevano spalato la neve
oltre la pista ma i cumuli erano talmente alti che un aereo di grandi
dimensioni era andato a sbatterci contro con le ali. Nel giro di meno di
ventiquattro ore, l’aeroporto è stato riaperto a furor di popolo perché
i cittadini di Saint Moritz si sono rimboccati le maniche e con le pale
sono andati a spalare la neve.
Aggiungo ancora questo: nel 2002 l’Ente Nazionale Aviazione Civile
spagnolo aveva deciso di triplicare le tariffe per l’utilizzo degli aeroporti.
Subito i piloti tedeschi e francesi (avete visto prima, nelle slide
presentate, quelle impressionanti frecce che indicano la quantità di
traffico aereo dal Nord Europa in direzione della Spagna) hanno prima
semplicemente minacciato e poi decisamente boicottato gli aeroporti
spagnoli. Il tutto si è risolto nel giro di poche settimane con la resa da
parte dell’ente spagnolo che ha fatto immediatamente marcia indietro,
tornando alle tariffe precedenti.
Che cosa può fare AOPA per sostenere il Progetto che oggi ci è stato
presentato? AOPA rappresenta l’aviazione generale a livello mondiale,
siamo membri permanenti dell’Organizzazione Internazionale
dell’Aviazione Civile, l’ICAO, siamo presenti in sessantasei Paesi del
mondo e possiediamo un database di ventisettemila piloti, o proprietari
di aeroplani, in tutta Europa: due terzi dei cinquantamila aeroplani
di aviazione generale (in questo non faccio differenza tra VDS
e aviazione generale). La proposta che faccio è molto semplice: si
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