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pag. 295-398 - Siapec

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MISCELLANEA395man tissues, other than the heart, could become a more accessiblestem cell source to employ in cardiac regenerativemedicine.L’espressione immunoistochimica di UbcH10in tessuti normali e neoplasticiI. Migliaccio * , A. Caleo * , A. Iaccarino * , M. Russo * , C.Frangella * , L. Sanchez-Verde *** , M. Barbareschi **** , P.Pallante ** , M.T. Berlingieri ** , A. Fusco ** , L. Palombini * ,G. Troncone **Dipartimento di Scienze Biomorfologiche e Funzionali,Università di Napoli “Federico II”; ** Dipartimento di Biologiae Patologia Cellulare e Molecolare c/o Istituto di Endocrinologiaed Oncologia Sperimentale del CNR, Universitàdi Napoli “Federico II”; *** Programa de Patologia Molecular,Centro Nacional de Investigaciones Oncologicas,Madrid, Spain; **** Dipartimento di Anatomia Patologica,Ospedale di Santa Chiara, TrentoIntroduzioneLa proliferazione cellulare è regolata dalla sintesi e dalla rapidadegradazione delle cicline mitotiche. Il sistema di degradazioneubiquitino-dipendente è un meccanismo complessoche consente alla cellula di degradare con elevata specificitànumerose proteine, tra cui le cicline. A tal fine, sono necessarietre distinte attività enzimatiche: E 1(attivante), E 2(coniugante) ed E 3(ligasi). La specificità del sistema è assicuratadall’esistenza di svariate molecole E 2ed E 3,che interagendoriconoscono specifici substrati. UbcH10 è l’attivitàenzimatica E 2, che in coppia con APC-E 3innesca la degradazionedella ciclina mitotica B. Tale degradazione consente allacellula di completare la mitosi, di intraprendere una nuovadivisione e di incrementare il ritmo della proliferazione tessutale1 . UbcH10 è espresso intensamente da numerose lineecellulari neoplastiche, ma la sua distribuzione in vivo nei tessutinormali e neoplastici è stata studiata solo in pochi casi 2 .MetodiL’espressione immunoistochimica di UbcH10 è stata valutatain tissue-micro-arrays (TMA) di tessuti normali e di tumoritiroidei, ovarici, mammari e linfomi.RisultatiNei tessuti normali UbcH10 è risultato essere espresso solodai compartimenti con attiva proliferazione (strato parabasalesquamoso, centri germinativi). Nei tessuti neoplastici UbcH10è preferenzialmente espresso dai carcinomi meno differenziatie maggiormente proliferanti e dai linfomi di alto grado.Il segnale è particolarmente intenso nelle cellule mitotiche,mentre le cellule stromali, endoteliali ed infiammatorienon esprimono UbcH10. Vi è una correlazione positiva e significativatra la colorazione per UbcH10 e l’espressione diMIB-1 (p < 0,001).ConclusioniIl pattern immunoistochimico di UbcH10 riflette la stretta associazionetra l’espressione di questa proteina e la proliferazionecellulare. Esperimenti attualmente in corso, volti a definireil rapporto tra l’espressione di UbcH10 e la sua molecolatarget, la Ciclina B, potranno meglio chiarire il ruolo diquesta proteina nella trasformazione neoplastica.Analisi immunofenotipica dello stromaperitumorale: comparazione dell’espressionedei fibrociti CD34+ e miofibroblasti AML+L. Baron, M. Postiglione, E. Celotto, A. Cesarano, P. Beltotti,F. QuartoU.O. di Anatomia ed Istologia Patologica e Citopatologia,P.O. “S. Leonardo”, ASL NA5, Castellammare di Stabia (NA)IntroduzioneLo stroma non svolge solo un ruolo passivo nello sviluppo ediffusione tumorale, ma interviene attivamente nella cancerogenesi,fino all’invasione e alle metastasi. I fibroblasti nonsolo partecipano alla degradazione della matrice extracellulare,con l’attivazione di sistemi proteolitici (collagenasi I e IV,stromalisina 1 e 3, uPA, ecc.), ma interagiscono con le celluleneoplastiche nei meccanismi di migrazione e proliferazionecellulare. Un momento trasformativo importante è rappresentatodalla riduzione dello stroma fibroblastico, CD34+(cell. interstiziali dendritiche), a favore di uno miofibroblastico,con capacità di sintesi di actina muscolo liscio specifica(AML); differenziazione dovuta all’esposizione dei fibrocitiCD34+ al TGF-β, citochina prodotta dalle cellule tumorali.ScopiPer valutare se tale trasformazione sia tessuto dipendente abbiamotestato l’espressione IHC del CD34 (+ nei fibrociti) eAML (+ nei miofibroblasti).MetodiAbbiamo esaminato il comportamento dello stroma perilesionalein neoformazioni benigne, borderline e carcinomi (K)di diverse sedi: 40 mammarie (20 benigne, 6 K in situ, 14 Kinfiltranti), 20 della cervice uterina (8 benigne, 6 CIS, 6 K infiltranti),16 della vescica (4 benigne, 2 K piatti in situ, 10 Kinfiltranti), 20 lesioni cutanee (10 benigne, 6 K epidermoidi,4 melanomi) e 22 del colon (12 adenomi, 10 K).RisultatiIl comportamento dello stroma è risultato differente a secondadel tipo di tessuto e dello stadio della neoplasia. Nelle lesionibenigne della mammella e della cervice lo stroma presentavafibrociti CD34+ nella zona subepiteliale ed in corrispondenzadei vasi, mentre non erano presenti miofibroblastiAML+. Nelle lesioni in situ il comportamento dello stromaera analogo sebbene il numero di fibrociti CD34+ tendeva aridursi (nella mammella e nella portio). Le lesioni invasivemostravano una progressiva perdita di espressione di CD34in prossimità del fronte di invasione tumorale con aumentodella presenza di miofibroblasti AML+. Tale comportamentonon era lineare nelle lesioni cutanee, del colon e della vescica.ConclusioniPoiché i fibrociti CD34+ possono mediare specifiche reazioniimmunologiche, presentazione dell’antigene e attivazionedei linfociti T, la loro riduzione o scomparsa rende capaci lecellule tumorali di sfuggire all’immunosorveglianza dell’ospite.Quindi la loro perdita a favore dei fibroblasti AML+può essere un valido marker dei cambiamenti stromali associatia taluni tumori invasivi.Bibliografia1Ciechanover A, et al. Annu Rev Biochem 1998;67:425-79.2Okamoto Y, et al. Cancer Res 2003; 63(14):4167-73.

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