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pag. 295-398 - Siapec

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PATHOLOGICA 2004;96:301-304DermatopatologiaInflammatory linear verrucous epidermalnevus-like dermatosis arosen on a skin graftM.C. De Nisi, A.V. Lalinga, R. Occhini, A. D’AmuriDepartment of Human Pathology and Oncology, Section ofPathological Anatomy, University of SienaIntroductionInflammatory linear verrucous epidermal naevus (ILVEN)has never been described on a skin graft. ILVEN is anuncommon dermatosis presenting mainly in children,sometimes at birth, as pruritic erythematous verrucousplaques or papules in a linear array. Lesions usually appearon the lower extremities and are refractary to therapy. Athistology, ILVEN combines inflammatory as well aspsoriatic findings, being characterized by psoriasiformepidermal hyperplasia, hypergranulosis and parakeratosisalternating with hypogranulosis and orthokeratosis,elongation of the rete ridges, inflammatory cells in thedermis and, at times, Monro’s abscesses. Although ILVENtipically occurs as an isolated finding, there are some reportsof associated abnormalities; a rare case of adult onset hasbeen described arosen on a scar.MethodsWe here describe clinicopathological findings of a dermatosisshowing features overlapping to those of ILVEN in anadult, who underwent repeated skin grafts after amputationof the II, III and IV toes of the right foot, following an injuryat work. Afterwards, he developed a scar and, twenty days afterthe last graft, two anular itching lesions with raised borders,that were removed surgically.ResultsClinics was quite different from classical ILVEN; lesionswere anular, and not in a linear array, although very itching.At histology, lesions showed psoriatic and inflammatoryfindings overlapping those of classical ILVEN. Lesions wereremoved and hitching disappeared.ConclusionWe hypothesize that, in adults, dermatosis similar to ILVENat histology, can occur, and can show macroscopical clinicalfeatures different from classical ILVEN. They can be triggeredby various acquired pathologies. In our case immunoresponseafter repeated grafts may have had a role. Toour knowledge, an ILVEN-like dermatosis has not been decribedon a skin graft, to date.Lesioni melanocitarie atipiche. Descrizione ditre casiL. Angeli * , P. Migliora ** , E. Colombo *** , G. Angeli ***Clinica Dermatologica, Università di Novara; ** S.O.C.Anatomia Patologica, Ospedale di Vercelli; *** S.O.C. Dermatologia,Ospedale di VercelliObiettiviScopo del lavoro è la presentazione di tre casi di lesioni melanocitarieatipiche, due nevi di Spitz atipici ed un nevo blucellulato atipico, entità clinico-patologiche di difficile interpretazionenella diagnosi differenziale con altre lesioni melanocitariee con il melanoma.Metodi e risultatiCaso n. 1: lesione dell’elice dell’orecchio sinistro, di cm 0,7di diametro massimo, non pigmentata, di aspetto verrucoide,insorta da 3 mesi in paziente maschio di 38 anni. All’esameistologico: lesione melanocitaria verrucoide, ipercheratotica,costituita da elementi epitelioidi monomorfi, in ampie techedermiche, con nucleo vescicoloso, prominente nucleolo,scarsa penetrazione epidermica. Frequenti mitosi ancheprofonde. Irregolare maturazione in profondità. Viene consideratala diagnosi di melanoma verrucoso spitzoide. Sulla basedella presentazione clinica, della citologia, della crescitaespansiva e non infiltrativa, viene posta la diagnosi di nevodi Spitz atipico.Caso n. 2: lesione alla gamba sinistra di cm 0,9 di diametromassimo, non pigmentata, rilevata, insorta da 3 mesi in pazientedi sesso femminile di 51 anni. All’esame istologico:lesione melanocitaria non pigmentatata, con proliferazioneverticale di elementi fusati o epitelioidi, monomorfi, formazionedi alcune teche giunzionali, focale penetrazione epidermicaed irregolare maturazione profonda. Nel derma superficialeed alla giunzione alcuni corpi di Kamino. Alcunemitosi, anche profonde. Evidente quota reticulinica, che circoscrivesingole cellule o gruppi di cellule. Si pone la diagnosidi nevo di Spitz atipico.Caso n. 3: lesione plantare sinistra, nodulare, di cm 0,6 didiametro massimo, insorta da tempo imprecisato in pazientedi sesso maschile di anni 17. All’esame istologico, lesionemelanocitaria non pigmentata interessante il derma a tuttospessore ed il sottocute, fino al limite con la fascia, senza attivitàgiunzionale. È costituita da elementi medio-grandi, epitelioidi,con nucleo vescicoloso e prominente nucleolo, isolatio in strutture alveolari, con alcune atipie citologiche e qualchemitosi, anche profonda, che esprimono vimentina, S-100,PNL2, p16, focalmente HMB-45. È commisto discreto infiltratolinfoide. Viene posta la diagnosi di nevo blu cellulato,con aspetti epitelioidi, atipico. Possibile diagnosi differenzialecon nevo di Spitz epitelioide.Nei tre casi la diagnosi è stata confermata con richiesta di pareredi consulenza presso Centro di Riferimento.Al follow-up, rispettivamente di 39, 7 e 4 mesi, i pazienti sonoliberi da malattia.ConclusioniI criteri diagnostici morfologici principali del nevo di Spitzatipico sono: monomorfismo cellulare di elementi epitelioidie/o fusati con le caratteristiche della cellula di Spitz; scarsapenetrazione epidermica; incompleta maturazione profonda;presenza di reticolo argentofilo a circoscrivere singole celluleo gruppi di cellule, con presenza significativa di mitosiprofonde. I dati clinici, sede, età e rapida crescita facilitanola diagnosi differenziale nei confronti del melanoma. Perquanto concerne la terza lesione, la diagnosi di atipia del nevoblu cellulato si basa in particolare sul polimorfismo cellularee sulla presenza di mitosi profonde. Gli aspetti epitelioididella lesione pongono differenziale con nevo blu epitelioide,spesso associato a sindrome tipo complesso di Carney,che non è risultata presente nel caso osservato.Data la modesta riproducibilità diagnostica dei criteri e la difficoltàdi predire l’evoluzione clinica delle lesioni melanocitarieatipiche, va considerata l’opportunità di un follow-upravvicinato con eventuale allargamento dell’escissione, potendosiconsiderare tecnica del linfonodo sentinella.

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