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pag. 295-398 - Siapec

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344COMUNICAZIONI LIBEREConclusionsAmong all parameters evaluated, S-phase fraction is an independentprognostic factor for patients with low risk of recurrence,while ploidy is an independent prognostic factor forpatients with unfavourable outcome.Adenocarcinoma dell’endometrio insorto supolipo endometrialeA. Galassi, D. Tormen, L. Bozzola, A. Armani, A. Visonà,E.S.G. D’AmoreUOA di Anatomia Patologica, ULSS 6 Vicenza e ULSS 4 “AltoVicentino”IntroduzioneIn letteratura poca attenzione è stata deputata all’evento di unadenocarcinoma che insorge su un polipo endometriale.MetodiSono stati estratti complessivamente 65 casi tra il 1987 e il2003 dai files di archivio e sono stati revisionati i vetrini.RisultatiI casi sono stati suddivisi dopo revisione in tre situazionianatomo-cliniche: adenocarcinoma polipoide (15 casi); polipoendometriale infiltrato da adenocarcinoma insorto sumucosa esterna al polipo (6 casi); adenocarcinoma insortosu polipo endometriale (44 casi). I casi di adenocarcinomapolipoide e di adenocarcinoma infiltrante un polipo endometrialedall’esterno variavano come T da T1a a T2b, mentrei casi di adenocarcinoma insorto su polipo erano tuttiT1a. L’istotipo dell’adenocarcinoma insorto su polipo eraendometrioide G1 FIGO in 39 casi e non endometrioide in5 casi. Gli adenocarcinomi polipoidi erano tutti endometrioidie variavano come grado e stadio, mentre gli adenocarcinomiinfiltranti un polipo endometriale dall’esternoerano 5 endometrioidi e 1 adenocarcinoma sieroso. Il follow-upmedio è stato di 7 anni e si è registrata solo una metastasiin un caso di adenocarcinoma a cellule chiare insortosu polipo dopo due anni dalla diagnosi.ConclusioniGli autori hanno identificato tre situazioni anatomo-clinichedistinte: il classico adenocarcinoma polipoide; un adenocarcinomache infiltrava, generalmente tramite il peduncolo, unpolipo endometriale concomitante, un adenocarcinoma realmenteinsorto su polipo endometriale e in cui l’adenocarcinomaera assente al di fuori del polipo. Tutti questi ultimi casierano in stadio T1a. Solo un caso di adenocarcinoma a cellulechiare ha dato metastasi peritoneali ad un anno dalla diagnosi,confermando che nei carcinomi non endometriodi anchein stadio precoce la malattia può facilmente progredire.Quanto riportato in letteratura che il carcinoma insorto su polipoendometriale ha una prognosi migliore appare più legatoal fatto che tutti i casi, almeno nella nostra esperienza, eranoin stadio precoce.Utilizzo della valutazione di p16 nellacaratterizzazione e nel monitoraggio delledisplasie della cervice uterinaA. Bernardi * , G. Alfonso * , G. Dujany * , G. Gensabella * ,M. Gussio * , F. Lesca ** , P. Lovadina * , P. Luparia * , E. Berardengo**S.C. Anatomia Patologica; ** Servizio di Colposcopia, PoloOncologico Torino Est, Ospedale S. Giovanni A.S.IntroduzioneNella carcinogenesi della cervice uterina la oncoproteina E7del papillomavirus umano (HPV) ad alto rischio legandosi allaproteina oncosoppressore Rb determina: diminuzione diRb attivo, progressione nel ciclo proliferativo, livelli aumentatidella proteina p16 fin dai primi stadi di malattia 1 . La valutazioneimmunoistochimica (IHC) di p16 può servire a caratterizzaree monitorare le patologie cervicali 2 raramente alterateper Rb e P16.MetodiSu 42 pazienti si eseguiva: PAP test su striscio vaginale,esame istologico su biopsia mirata della cervice, test di ibridazione(Digene Hybrid Capture di II generazione: 2 pooldi sonde contro il DNA di HPV a basso e medio-alto rischio)e su sezioni incluse in paraffina IHC per la valutazionedi p16 con anticorpo monoclonale di topo (cloneE6H4, Dako p16 INK4a kit con validazione europea IVD).L’immunoreattività di intensità 1-3+ era: sporadica (1-5%di cellule con positività nucleare e citoplasmatica), focale(5-8%), diffusa (>80%).RisultatiDistribuzione dei casi: Gruppo 1 = 14 Negativi, tutti trattaticon transfactor: all’istologico 2 negativi per displasia, 11displasie lievi CIN I, 1 condiloma. Gruppo 2 = 9 con PositivitàSporadica: istologicamente 7 CIN I e 1 displasia moderataCIN II trattate con transfactor, 1 carcinoma squamosotrattato chirurgicamente. Gruppo 3 = 7 con Positività Focale+12con Positività Diffusa, 18 positivi per HPV medioaltorischio, 1 per basso rischio trattati con transfactor: istologicamente1 carcinoma in situ trattato chirurgicamente, 1condiloma, 9 CIN I, 8 displasie moderate-gravi CIN II-III.Follow up a 4 anni: i gruppi 1-2 al PAP test e all’ibridazionesi negativizzavano, compreso il CIN II, 4 casi si perdevano.Nel gruppo 3: per progressione della patologia 1 esigevalaser terapia, 8 venivano conizzati, 4 mantenevanoinalterati grado di displasia e positività all’ibridazione, 1positivo per HPV a basso rischio si negativizzava, 4 si perdevano.La positività IHC per p16 correlava con diagnosi diCIN II-III (P = 0,015), con positività per HPV medio-altorischio (P=0.001); la positività Focale/Diffusa correlava colperdurare o progredire della patologia (P = 0,0002).ConclusioniLa valutazione di p16 si conferma un ottimo marcatore di caratterizzazionee monitoraggio nelle lesioni cervicali conseguentiad infezioni da HPV ad alto rischio.Bibliografia1Takaaki S. Am J Path 1998;153:1741-48.2Doeberitz M. Eur J Cancer 2002;38:2229-42.

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