376COMUNICAZIONI LIBEREBibliografia1Barrett AW, et al. Arch Oral Biol 2000;45:879-87.2Tachibana T, et al. Arch Histol Cytol 1998;61:115-24.Carcinoma odontogenico a cellule chiareL. Costarelli, F.R. Piro, G. Di Lella * , M. Giordano, G.Lengua, F. Monardo, E. Silvestri, M. AminiS.C. Anatomia Patologica; * U.O.D. Chirurgia Maxillo-Facciale,A.O. “San Giovanni Addolorata Calvary Hospital”,RomaIntroduzioneIl carcinoma odontogenico a cellule chiare (COCC), descrittoper la prima volta circa 20 anni fa come “tumore odontogenicoa cellule chiare potenzialmente aggressivo” 1 è statosuccessivamente incluso nella classificazione WHO 1992 come“clear cell odontogenic carcinoma”, essendone stata dimostratala malignità. Non è ancora del tutto chiaro se ilCOCC e l’ameloblastoma rappresentino la stessa entità clinico-patologica,il primo quale variante più aggressiva e metastatizzantedel secondo, o se siano due entità distinte. Lamaggior parte dei 37 casi descritti finora presenta una predominanzanel sesso femminile (M:F = 1:2) e nell’età adulta(VI-VII decade) e la localizzazione più frequente è la regioneanteriore della mandibola. Nel 30% dei casi sono state descrittemetastasi ai linfonodi locoregionali, ma può metastatizzareanche alle ossa e ai polmoni.MetodiUomo di 63 anni con tumefazione nella regione mentoniera.La TAC dimostrava un’estesa area osteolitica, modicamentecaptante il mdc, localizzata all’emimandibola sinistra,con erosione della corticale ed invasione dei tessutimolli adiacenti. Ulteriori indagini strumentali non evidenziavanolocalizzazioni in altri organi. Dopo biopsia incisionale,che ha stabilito la malignità della lesione, è stata eseguitaun resezione mandibolare, con linfoadenectomia “enbloc”.RisultatiL’esame istologico mostrava una neoplasia a cellule epiteliali,con ampio citoplasma chiaro, otticamente vuoto, enuclei polimorfi, disposte prevalentemente in nidi, con repertodi frequenti mitosi. Caratteristica era la presenza dipalizzate periferiche, con polarizzazione “inversa” dei nuclei(aspetti di tipo ameloblastico). In alcune aree sono stateosservate cellule con scarso citoplasma basofilo. La neoplasiaaveva metastastizzato ad uno dei linfonodi laterocervicaliasportati. Le cellule neoplastiche mostravano ilseguente immunofenotipo: EMA+, pancitocheratineAE1/AE3+, 34βE12+, CK19+ e, CK7+ (focale, 5% dellecellule), CK20-, Vimentina-, pS100-, HMB45-, actinaSMeCD10-.ConclusioniL’aspetto morfologico e clinico della lesione, unitamente alprofilo immunoistochimico, consentono la diagnosi di carcinomaodontogenico a cellule chiare (COCC), escludendo tuttele altre neoplasie a cellule chiare primitive o metastatiche.Il riconoscimento di questa inusuale entità e la diagnosi differenzialecon altri tumori simili è fondamentale per programmareun adeguato approccio terapeutico.Carcinoma sarcomatoide di origineodontogenicaA. Menin, S. Dante, D. Danieli, P. Bevilacqua, P. Celli, R.Squaquara, E.S.G. d’AmoreU.O. Anatomia Patologica, Laboratorio di Genetica Medica,Ospedale S. Bortolo, VicenzaIntroduzioneI carcinomi sarcomatoidi a sede endo-orale sono tumoriestremamente rari. Si riporta la descrizione di un tumore, adorigine intraossea mandibolare, di possibile origine odontogenetica.MetodiPaziente di 43 anni, maschio, con pregressa cisti radicolarecomplicata dalla comparsa di tumefazione mandibolare sinistra,rapidamente ingravescente, ulcerante la mucosa sovrastante.La lesione e’ stata studiata radiologicamente, con metodicaimmunoistochimica (sistema Envision della Dakocytomation)e citogenetica.RisultatiL’esame radiografico ha rivelato la presenza di un’ampia lesioneintraossea a livello del I e II molare a carattere osteolitico.A seguito dell’escissione chirurgica radicale, pervienea fresco, mandibola sinistra comprendente nodulo biancastrodi cm 5 con frattura patologica dell’osso ed infiltrazionemacroscopica dei tessuti molli. La neoplasia risultacaratterizzata dalla proliferazione di cellule disposte in fasciintrecciati, a prevalente fisionomia fusata, con nucleocentrale, rotondeggiante o fusato. Si riconoscono inoltre rarissiniaggregati di cellule neoplastiche a fisionomia epiteliode,disposte in piccoli nidi. L’esame immunoistochimicoha evidenziato, nella componente a cellule fusate, il seguenteprofilo immunoistochimico: positività diffusa per :AE1-3 e vimentina; positivita’ focale per : citocheratinaCAM 5.2, AE1, citocheratina 7, S-100; negativita’ per: citocheratina20, citocheratina 5/6, CD 99, desmina, caldesmone,CD 45. Elevato indice proliferativo (Ki-67). All’esamecitogenetico si reperta la presenza di un clone cellulare ipotetraploidecon riarrangiamenti strutturali a carico dei cromosomi1, 3, 9, 17.ConclusioniLe neoplasie del cavo orale con differenziazione a cellule fusateed epiteliomorfe comprendono un gruppo eterogeneo erarissimo di lesioni che includono: Sarcoma Sinoviale, Mioepiteliomamaligno, Carcinosarcoma di origine odontogenicaed il Carcinosarcoma Ameloblastico. Si descrive una lesioneche, per sede di origine e profilo immunofenotipico, potrebbecorrispondere ad un Carcinoma Sarcomatoide di origineodontogenetica. È necessario lo studio di ulteriori casi per laconferma che le alterazioni citogenetiche rilevate siano specifichedi questa neoplasia.Bibliografia1Hansen, et al. Head Neck Surg 1985;8(2):115-123.
PATOLOGIA DELLA TESTA E DEL COLLO377Expression and amplification of HER-2/neu innon invasive carcinoma ex pleomorphicadenoma of salivary glands.Immunohistochemistry and FISH analysis of 6casesS. Di Palma * , A. Skálová ***Dept of Cellular Pathology, The Royal Surrey County Hospital,Guildford,UK; ** Department of Pathology, MedicalFaculty, Charles University, Plze∑n, Czech RepublicIntroductionNon-invasive carcinoma ex pleomorphic adenoma (intracapsular,in situ, or focal carcinoma) is an epithelial malignancyconfined within the boundaries of a pleomorphic adenoma(PA), and which fails to invade beyond the capsule of thehost PA. Its true nature remains controversial, and it is notclear whether it represents early, but genuine, carcinomatouschange or simply benign, cytologically bizarre, metaplasticchanges in a PA. Strong over-expression and amplification ofHER-2/neu protein has been demonstrated in invasive carcinomaex-PA. In addition, data from breast cancer studies suggestthat amplication of HER-2/neu and over-expression ofits gene product is mainly involved in initiation of oncogenesis.Aims: We sought to establish if this method could help todemonstrate whether non-invasive carcinoma ex-PA is reallyan early phase of a true carcinoma.MethodsSix cases of non-invasive carcinoma ex-PA were investigatedfor HER-2/neu status using immunohistochemistry andfluorescent in situ hybridisation (FISH).ResultsThe cells of non-invasive carcinoma ex-PA were stronglypositive for HER-2/neu protein, in contrast to the alwaysnegative cells of the host PA. In four of six tumours studiedby FISH, amplification of HER-2/neu gene signals was detectedin the tumour cells of the non invasive carcinoma.ConclusionThis data suggests that non invasive carcinoma ex PA is genuinelymalignant and that immunohistochemical overexpressionof HER-2/neu may be a useful marker to detect malignanttransformation in PA.Carcinoma parotideo EBV-correlato, conaspetti misti di carcinoma linfoepiteliale ecarcinoma epi-mioepiteliale. Descrizione delprimo casoS. Asioli * , S. Piana ** , S. Damiani * , S. Asioli ** , E. Magrini * ,W. Barbieri *** , A. Cavazza ***Servizio di Anatomia Patologica “M. Malpigli”, Universitàdi Bologna, Ospedale Bellaria; ** Dipartimento di AnatomiaPatologica, Arcispedale Santa Maria Nuova, Reggio Emilia;***Dipartimento di Otorinolaringoiatria, Arcispedale SantaMaria Nuova, Reggio EmiliaI tumori delle ghiandole salivari con aspetti morfologici mistitra due istotipi differenti sono rari.Nel caso che descriviamo, la paziente, una donna di 53 annisi presenta con una massa di 4 cm nella regione parotidea destra.Viene eseguito a una parotidectomia totale e all’esameistologico la neoplasia appare costituita da due differenticomponenti: una è rappresentata da una proliferazione bifasicain cui si riconoscono nidi e strutture ghiandolari bordateda epitelio secernente e circondate esternamente da uno stratomioepiteliale, l’altra da un tumore scarsamente differenziatocon caratteristiche citologiche di un carcinoma linfoepiteliale.In entrambe le componenti, si osserva un marcatoinfiltrato linfoplasmacellulare con formazione di centri germinativi.Le cellule neoplastiche d’entrambe le componenti del tumoresono risultate diffusamente positive alla ricerca dell’ mR-NA per il virus di Epstein Barr (EBV) mediante la metodicadell’ ibridazione in situ. Questo caso è unico in letteratura,dato che nè l’associazione tra questi due istotipi, nè una correlazionetra EBV e i tumori mioepiteliali è stata mai descrittaprima.Localization of “natural” sentinel nodein laryngeal and hypopharyngeal carcinomaA. Altavilla, F. Sanguedolce, A. Marzullo, L. RestaDepartment of Pathological Anatomy and Genetics, PoliclinicUniversity of BariIntroductionSentinel lymph node technique locates by functional mappingof the lymphatic system that node which primarilydrains anatomic neoplastic territory. Lately this procedurehas been applied to patients with head and neck squamouscell carcinoma. Our experience in more than 800 functionalneck dissections for larynx and hypopharynx cancer let us toassert that from an anatomical point of view sentinel lymphnode naturally exists in these organs since their lymphaticdrainage involved first typical lymph nodes.MethodsIn our study, we examined a series of 170 patients withmetastasized functional neck dissections using a surgical procedureaccording to classic topographic anatomy.ResultsIn 84 cases in which there was only a nodal metastasis, thenodes involved were subdigastric in 37 cases, supraomohyoidin 33, pre-laryngeal in five, representing evidence in vivoof sentinel lymph node, in that, constantly interested byneoplasia. In cases with more than three metastasized lymphnodes Kuttner and supraomohyoid were always primarily interested.The only exceptions regard supraclavicular, submandibular,jugular and recurrent nodes. Therefore, in patientswith metastases isolated in submandibular it might besupposed the occurrence of an unsteady lymphatic drainageof superior laryngeal peduncle described by Farabeuf: in fact,in some people a part of lymphatics coming from larynx, insteadof turning towards Kuttner node comes near facialartery and drives lymph to submandibular node. In the otherpatients the metastases isolated in supraclavicular, recurrentand jugular might be justified with a fore laryngeal drainageafter skipping pre-laryngeal node owing to changes of thelymphatic flow for phlogosis, neoplastic obstructive embolior previous operations.ConclusionsOur twenty-year studies about larynx and hypopharynx cancersuggest considering subdigastric, supraomohyoid andpre-laryngeal as sentinel lymph nodes by nature of theseneoplasms, attending to evaluate in a restricted number ofcases rare exceptions. Therefore, intraoperative histopathologicalexamination, without radiolocalization, of these