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pag. 295-398 - Siapec

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PATOLOGIA DELLA TESTA E DEL COLLO379In letteratura è presente un solo lavoro in cui è stata valutatal’espressione immunoistochimica della Survivina nel carcinomadella tiroide 1 , mentre non sono stati condotti studi sull’espressionedella Survivina fosforilata. Per questo motivoabbiamo ritenuto interessante studiare l’espressione dellaSurvivina e della sua forma fosforilata in un campione dineoplasie della tiroide.Materiali e metodiLa nostra ricerca è stata condotta su un campione di tumoridella tiroide costituito da 7 casi di carcinomi ben differenziatidella tiroide varietà follicolare del papillare, di cui 2 incidentali,da 10 casi di carcinoma papillare classico, da 1 casodi tumore a cellule di Hürthle, da 2 casi di metastasi linfonodalidi carcinoma papillare classico e 2 casi di adenoma follicolare.Ogni caso è stato stadiato applicando il sistemaTNM.Due sezioni istologiche di ogni campione sono state saggiatecon anticorpi policlonali per la survivina umana ricombinante(ab469, Abcam, Cambridge) e per la survivina fosforilatadi origine umana (sc-16320-R, Santa Cruz Biotechnology,Inc.).RisultatiL’espressione della survivina è risultata elevata nei tumori instadio avanzato e, a parità di stadio, è maggiore nei pazientidi età più avanzata ed è ancora più espressa in carcinomi conaspetti oncocitari e con marcate atipie nucleari.La survivina è poco espressa nelle forme incidentali ed è negativanegli adenomi.ConclusioniI risultati suggeriscono che l’espressione immunoistochimicadella survivina è correlata con l’aggressività dei tumori dellatiroide e incoraggiano all’uso della stessa quale ulterioremezzo per la valutazione della prognosi dei tumori della tiroide.Bibliografia1Ito Y, et al. Oncol Rep 2003;10(5):1337-40.Il microcarcinoma papillare della tiroide:aspetti clinico-patologici e molecolariF. Grillo, R. Ricca, L. Mastracci, M. Curto, S. Pigozzi, E.Varaldo * , P. CeppaDipartimento di Discipline Chirurgiche, Morfologiche e MetodologieIntegrate, Sezione di Anatomia Patologica; * U.O.Chirurgia Generale ad indirizzo Endocrino, Università diGenovaIntroduzioneIl microcarcinoma papillare (PMC) della tiroide, variante delcarcinoma papillare (PTC) presenta di regola un decorso indolente,tuttavia raramente si osservano recidive loco-regionalie metastasi a distanza. Non sono attualmente noti marcatorimorfologici o molecolari in grado di predire il comportamentobiologico della singola neoplasia. Lo studio è finalizzatoad individuare criteri differentemente espressi in tumoria comportamento aggressivo (gruppo A) rispetto a quellia comportamento indolente (gruppo B).MetodiDa una casistica di 174 PTC sono stati selezionati 52 PMC.Di tutti i casi erano noti i seguenti parametri: sopravvivenza,stato linfonodale all’intervento e nel follow-up, recidive localio metastasi a distanza. La presenza di recidive o metastasia distanza hanno definito un gruppo di neoplasie “aggressive”(5/52). Sono stati valutati i seguenti parametrimorfologici: focalità, dimensione, capsularità, estensione extratiroidea,varianti istologiche, gradi di differenziazione, infiltratolinfocitario intra- e peri-tumorale. Sono stati inoltrevalutati l’indice di proliferazione (Ki 67), l’espressione di ciclinaD1 e di p27.RisultatiDi tutti i parametri morfologici considerati nessuno ha dimostratouna diversa distribuzione nel gruppo A rispetto al gruppoB; solo l’estensione extratiroidea della neoplasia ha mostratoun trend verso una più frequente espressione nel gruppoA. Tra i marcatori molecolari il solo indice di proliferazionesi è dimostrato significativamente diverso (gruppo A =11% vs gruppo B = 4%; p < 0,01). L’espressione della ciclinaD1 non ha evidenziato significative differenze; tuttavia gliunici due casi con espressione intensa e diffusa appartenevanoal gruppo A. Entrambi i gruppi hanno presentato analogaperdita di espressione di p27.ConclusioniL’invasione extratiroidea, un più elevato indice di proliferazionee di espressione di ciclina D1 caratterizzano un sottogruppodi PMC a comportamento biologico aggressivo.BibliografiaKhoo M, et al. Overexpression of cyclin D1 and underexpression of p27predict lymph node metastases in papillary thyroid carcinoma. J ClinEndocrinol Metab 2002;87:1814-1818.Tallini G, et al. Downregulation of p27 Kip1 and Ki-67/Mib1 labeling indexsupport the classification of thyroid carcinoma into prognosticallyrelevant categories. Am J Surg Pathol 1999; 23(6):678-685.Papillary thiroid carcinoma, tall cell variant,in children. Report of three casesP. Collini, M. Massimino * , S. Fagundes Leite, F. Mattavelli** , E. Seregni *** , F. Fossati-Bellani * , J. Rosai* From the Units of Anatomic Pathology, Paediatrics; **Maxillo-facial Surgery; *** Nuclear Medicine, Istituto NazionaleTumori, MilanIntroductionPapillary carcinomas (PCs) represent about 90% of thyroidcarcinomas occurring in children up to 18 years of age, nearall being well-differentiated forms. The occurrence of poorlydifferentiated forms, such as the tall cell variant, is exceptional.Poorly differentiated PCs represent about 20% of PCs inadults, being correlated with age above 40 years and extrathyroidtumour extension respect to well-differentiatedforms 1 . They feature high-risk carcinomas, with a 5-fold riskof relapse and a 20-fold relapse-related risk of death respectto well-differentiated PCs 1 . We report three cases of PCs ofthe tall cell variant occurred in children.MethodsOut of 42 consecutive cases of PCs in patients up to 18 yearsof age cured at our institution from 1975 up to 2002, and withrepresentative histological material, we found three cases ofPCs of the tall cell variant. Complete clinical data at onsetand during follow-up were available in all cases. Follow-upwas carried on up to May 2004.ResultsSee Table I.ConclusionsPCs of the tall cell variant confirmed to be very rare in children,representing only the 7% of cases of PCs. They occurredonly in females and never in the earliest ages. They were

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