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pag. 295-398 - Siapec

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PATOLOGIA URO-GENITALE389Valutazione dell’espressioneimmunoistochimica della citocheratina 5/6e della citocheratina 34βE12 nelle ghiandoleprostatiche benigneF. Tallarigo, A.V. Filardo * , F. Musico ** , S. MironeServizio di Anatomia Patologica, Ospedale “San Giovanni diDio”, Crotone; * Servizio di Anatomia Patologica, Ospedale“Pugliese-Ciaccio”, CatanzaroIntroduzioneLa citocheratina 34βE12 è una citocheratina ad alto peso molecolare,descritta per la prima volta nel 1984, il cui uso nellapratica routinaria è prevalentemente utilizzato nella diagnosidifferenziale tra ghiandole benigne e maligne in corsodi agobiopsia prostatica. Nonostante si tratti di un anticorpopresente da molti anni, la sua immunoreattività, in base all’esperienzadi molti autori, è soggetta a molte considerazionieterogenee. Recentemente è entrato in commercio l’anticorpocitocheratina 5/6, provato come marker dell’epitelio semplice,incluso quello mesoteliale, che ha mostrato immunoreattivitàverso le cellule basali delle ghiandole prostatichebenigne. Scopo di questo lavoro è stato quello di confrontarela sensibilità di questi due anticorpi verso le cellule basalidelle ghiandole benigne della prostata.Materiali e metodiSono stati selezionati 40 casi relativi ad altrettante agobiopsieprostatiche. Di questi, 30 sono risultati essere adenocarcinomi(Gleason score: 6, 7, 8), mentre i rimanenti 10 sonorisultati essere negativi per carcinoma. I 30 casi positivisono stati selezionati in modo tale che i frustoli di tessutoprostatico contenessero, oltre alla componente maligna,un’altrettanta componente ghiandolare benigna. Di ogni casosono stati allestiti n. 2 vetrini per l’indagine immonoistochimicache è stata eseguita con il sistema streptavidinabiotinacon sviluppo in DAB. Tutte le fette, prima della reazione,sono state sottoposte, per entrambi gli anticorpi, a recuperoantigenico ad alta temperatura. In ciascun caso lapercentuale di ghiandole benigne colorate è stata valutata inmaniera semiquantitativa utilizzando la seguente scala: 75%, in riferimento alla componenteghiandolare benigna.RisultatiI risultati da noi ottenuti sono stati del tutto sovrapponibili,nei confronti dei due anticorpi, sia per quanto riguarda la percentualedi ghiandole benigne positive che la disposizionedella colorazione. 25 casi hanno mostrato una positività compresatra il 50-75%, mentre nei rimanenti 15 si è avuto unapositività > al 75% delle ghiandole benigne. In questi 15 eranocompresi i 10 casi negativi per adenocarcinoma.Discussione e conclusioniDa alcuni lavori presenti in letteratura si evince che laCK34βE12 esprime una positività diversa rispetto allaCK5/6, soprattutto nei tessuti fissati in formalina, con una colorazionedi tipo discontinuo a livello delle ghiandole. Questoporta a considerare la CK34βE12 come un anticorpo menosensibile, in cui c’è una difficoltà a riconoscere l’epitopomascherato dalla fissazione. Per cui la sua immunoreattivitàdipenderebbe molto dalla fissazione del materiale e dal tipodi recupero antigenico che viene effettuato. Il nostro studio,utilizzando materiale fissato in formalina e applicando lostesso tipo di recupero antigenico per entrambi gli anticorpi,non ha mostrato nessuna di differenza tra i due. Pertanto possiamoconcludere che la CK34βE12, relativamente alla nostralimitata casistica, rimane l’anticorpo di elezione nelladiagnosi differenziale tra ghiandole benigne e maligne in corsodi diagnostica routinaria di agobiopsia prostatica.Adenocarcinoma acinare della prostata:concordanza tra Gleason bioptico e Gleasondefinitivo in 53 pazienti sottoposti aprostatectomia radicale retropubicaD. Dalfior, G. Martignoni, M. Pea, A. Parisi, V. Ficarra,A. Galfano, G. Novella, F. MenestrinaAnatomia Patologica, Università di Verona e Sassari; ClinicaUrologica, Università di VeronaIntroduzioneL’obiettivo dello studio è stato di verificare il grado di concordanzatra il Gleason ( primario, secondario e corrispondentescore), assegnato su biopsie prostatiche transperineali esu pezzo operatorio da prostatectomia radicale retropubica.MetodiAbbiamo studiato in maniera prospettica 53 pazienti con etàmediana di 66 anni (range 54-74) sottoposti a prostatectomiaradicale retropubica nel 2003. In tutti i casi la diagnosi diadenocarcinoma è stata formulata su biopsie transperineali(14 prelievi: doppio set di “sestanti” e due prelievi in zona ditransizione). Tutti i pezzi operatori sono stati campionati inaccordo con il protocollo di Stanford. Per la valutazione statisticadella concordanza tra Gleason bioptico e definitivo abbiamoapplicato il test k (Kappa). Il grado di concordanza èstato definito “scarso” per valori di k compresi tra 0,00 e0,20; “moderato” tra 0,21 e 0,45; “sostanziale” tra 0,46-0,75e “quasi perfetto” tra 0,76 e 0,99.RisultatiPer quanto riguarda il Gleason primario, la corrispondenza trabiopsie e pezzo operatorio è risultata pari al 92,3% per il grado3, all’87,5% per il grado 4 ed al 100% per il grado 5. Il valoredi k è risultato pari a 0,77. Per quanto riguarda il Gleasonsecondario, la corrispondenza è risultata pari al 66,7% per ilgrado 3, al 75% per il grado 4 ed al 100% per il grado 5. Il valoredi k è risultato pari a 0,42. Per quanto riguarda il Gleasonscore, la concordanza è risultata pari al 66,7% per lo score di6; al 77,8% per lo score di 7; al 40% per lo score di 8 ed al100% per lo score di 9 e 10. Il valore di k è risultato pari a 0,47.ConclusioniLa concordanza tra il Gleason score assegnato sulle biopsie equello del pezzo operatorio è risultata “sostanziale”. Questorisultato è condizionato favorevolmente da una concordanza“quasi perfetta” tra i pattern primari ma negativamente dallaconcordanza “moderata” tra i pattern secondari.Tumore stromale prostatico: descrizionedi un casoG. Di Marco, M. Stella, F. Aragona * , G. Vaccarella ** , G.Contino ** , T. Mannone, F. Guddo, M.R. Rizzuto, F. Raiata,A.G. RizzoLaboratorio di Anatomia Patologica A.O. “V. Cervello”, Palermo;* Istituto di Anatomia ed Istologia Patologica, Universitàdi Palermo; ** U.O. di Urologia A.O. “V. Cervello”,PalermoIntroduzioneLe neoplasie dello stroma specializzato prostatico sono moltorare e comprendono tumori benigni, tumori ad incerto po-

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