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pag. 295-398 - Siapec

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350COMUNICAZIONI LIBEREConclusionsAlthough larger studies are need to confirm our result, thepresent study supports the hypothesis that detection ofhMAM mRNA is significantly correlated with low histologicgrade. Further studies are also needed to clarify the biologicalbasis of this association.AP-PCR e cluster analysis nello studio delrischio di progressione di pazienti conpatologia mammaria benignaM. Pedriali, P. Querzoli, M. Matteuzzi, E. Magri, I. NenciDipartimento di Medicina Sperimentale e Diagnostica, Sezionedi Anatomia, Istologica, Citologia Patologica, Universitàdi FerraraIntroduzioneL’Arbitrary Primer PCR (AP-PCR) è un metodo basato su PCRche permette di costruire un’impronta molecolare dell’interogenoma usando un primer a sequenza arbitraria. Gli amplificatiottenuti, analizzati in modo integrato possono contribuire adidentificare gruppi di pazienti con lesioni mammarie benigne adifferente rischio di incidenza di carcinoma invasivo.MetodiAbbiamo studiato 19 biopsie di pazienti con lesioni mammariebenigne di cui 8 casi ( lesione tipo 1: 7 casi con mastopatiafibrocistica ed 1 fibroadenoma) hanno successivamente(follow up medio: 5,6 anni, mediana: 6,8 anni, dev.st. 3,7 anni)sviluppato carcinoma invasivo (7 di istotipo duttale ed 1tubulare) e 11 casi (lesione tipo 2: 7 casi con mastopatia fibrocistica,1 fibroadenoma, 1 mastopatia fibroadenomatoide,1 adenosi ed 1 papilloma intraduttale), che a tutt’oggi nonhanno presentato carcinoma invasivo (follow up medio 14anni, mediana: 14,1 anni, dev.st. 0,17 anni). Per l’AP-PCRsono stati usati i primers AR3 ed MCG1, gli amplificati sonostati analizzati con DNA Sequencer ABI PRISM 377; la clusteranalyis con metodo di Ward sui picchi ottenuti è stata effettuatacon il software SPSS 11.0.RisultatiSui 1500 picchi ottenuti dall’AP-PCR con primer AR3 abbiamoidentificato due clusters [cl] (cl 1 composto da 755picchi e cl 2 composto da 745 picchi) che stratificavano inmodo netto e significativo distinguendo i due tipi di lesioni instudio. Il cl 1 era composto da 301 picchi appartenenti a lesionidi tipo 1 e 454 picchi appartenenti a lesioni di tipo 2. Ilcl 2 era composto da 542 picchi appartenenti a lesioni di tipo1 e 203 picchi appartenenti a lesioni di tipo 2. Questa distribuzione(Tab. I) discrimina nettamente i picchi appartenentia lesioni benigne di tipo 1 da picchi appartenenti a lesioni benignedi tipo 2 (p < = 0,0001). Lo stesso risultato è stato ottenutousando come primer di AP-PCR MCG1. Abbiamo infattiottenuto due cl, cl 1 di 592 e cl2 di 504 picchi che si distribuivanoin modo netto e significativamente differente trai due tipi di lesioni benigne.ConclusioniÈ possibile, utilizzando i pesi molecolari dei segmenti diDNA amplificato con AP-PCR e cluster analysis costruire unmodello in grado di inferire sulla appartenenza degli amplificatiottenuti ai due diversi gruppi di lesioni benigne, individuandocon elevata significatività statistica possibili utiliinformazioni sulla tendenza dei casi a sviluppare successivamenteun carcinoma invasivo. Questo studio di fattibilitàvuole essere preliminare ad un più ampio impiego delle metodichequi descritte al fine di meglio definire il rischio dicancerogenesi mammaria.Studio finanziato da “Progetto Strategico Oncologia MIUR-CNR”.Valutazione dell’espressione di 4-1BBL incarcinoma mammario mediante RT-PCR insituS. Cazzavillan * , S. Dante * , C. Segala * , E. Bonoldi * , E.S.G.d’Amore * , V. Fosser ** , P. Morandi ***U.O. Anatomia Patologica; ** U.O. Oncologia Medica,AULSS 6 VicenzaIntroduzione4-1BB ed il suo ligando 4-1BBL sono molecole che appartengonoalla superfamiglia dei Tumor Necrosis Factors(TNF) e sono implicate nella modulazione del sistema immunitario.Il 4-1BB è costitutivamente espresso nei linfocitiT attivati (CD4-CD8), mentre il 4-1BBL nelle Antigen PresentingCells (APC) (monociti, macrofagi, cellule del sistemareticolare dendritico). L’espressione di 4-1BBL è inoltre statadescritta in linee cellulari di diverse neoplasie umane medianteRT-PCR 1 . Obiettivi del lavoro sono: a) ricercare l’m-RNA di 4-1BBL in situ in campioni tissutali di carcinomamammario; b) correlare tale espressione con l’istotipo ed ilgrading delle neoplasie esaminate. A tale scopo sono statistudiati 21 casi di carcinoma mammario (7 duttali G2, 5 duttaliG3, 5 lobulari G2 e 4 midollari G3 - grading secondo Elston-Ellis).MetodiÈ stata utilizzata la tecnica di RT PCR in situ 2 modificata;i primers per l’amplificazione sono indicati da Salih et al. 1 .La positività – citoplasmatica, golgiana o nucleolare – è statavalutata mediante la conta di 8 campi a 40X (cell/1 mm 2 ).Come controlli di amplificazione sono stati usati i linfocitiT attivati e le cellule APC presenti nel tessuto stesso.Risultatia) il 100% delle neoplasie esaminate esprime 4-1BBL in numerovariabile da 30 a 900 cell/mm 2 ; b) il pattern di espressioneè eterogeneo e prevalentemente golgiano con possibileTab. I.Cluster 1 Cluster 2 Cluster 1 Cluster 2AR3 AR3 MCG1 MCG1Lesione tipo 1 301 (39,9%) 542 (72,8%) 381 (64,4%) 38 (7,5%)Lesione tipo 2 454 (60,1%) 203 (27,2%) 211 (95,5%) 466 (92,5%)p < = 0,0001 p < = 0,0001

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