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il carciofo - Coltura & Cultura

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coltivazione<br />

Conoscere <strong>il</strong> fabbisogno<br />

nutritivo della coltura<br />

• Per conoscere <strong>il</strong> fabbisogno nutritivo<br />

o eventuali carenze della coltura in un<br />

determinato momento, indicazioni ut<strong>il</strong>i<br />

possono essere dedotte dall’esame del<br />

lembo fogliare escludendo la nervatura<br />

centrale. In linea di massima una<br />

carciofaia di Violetto di Sic<strong>il</strong>ia o Violetto<br />

di Provenza, nel corso di un ciclo<br />

annuale, asporta da 250 a 300 kg/ha<br />

di N, da 40 a 50 kg/ha di P O , da 350<br />

2 5<br />

a 400 kg/ha di K O e 140-160 kg/ha<br />

2<br />

di Ca, 50 kg/ha di S e 25-30 kg/ha<br />

di Mg. Queste significative asportazioni<br />

sono, ovviamente, sostenute da un<br />

apparato radicale robusto e sv<strong>il</strong>uppato,<br />

in grado di esplorare con efficacia<br />

la massa di terreno a disposizione<br />

Bella colorazione violacea delle brattee<br />

esterne dei capolini in Violetto di Sic<strong>il</strong>ia,<br />

conseguenza di una concimazione ben<br />

equ<strong>il</strong>ibrata<br />

172<br />

Concimazione<br />

Concimazione, epoca di somministrazione, dosi, produzione,<br />

qualità dei capolini<br />

La pianta di <strong>carciofo</strong> presenta ritmi di accrescimento intensi<br />

nell’arco del ciclo colturale, eccezione fatta per una più o meno<br />

breve stasi vegetativa durante <strong>il</strong> periodo gennaio-febbraio. Nelle<br />

aree dove le temperature invernali diurne non scendono al di<br />

sotto della soglia termica cardinale del <strong>carciofo</strong>, che è 8-9°C, i<br />

ritmi di accrescimento sono, invece, pressoché costanti, registrando<br />

punte di particolare intensità nei mesi autunnali (varietà<br />

autunnali) e tra febbraio e apr<strong>il</strong>e (varietà primaver<strong>il</strong>i). Per poter<br />

sostenere questi ritmi di accrescimento e raggiungere un buon<br />

livello produttivo, sia sotto l’aspetto quantitativo sia qualitativo,<br />

è necessaria, pertanto, un’idonea concimazione, opportunamente<br />

integrata dall’irrigazione. Un’insufficiente disponib<strong>il</strong>ità di<br />

elementi nutritivi può causare, infatti, una riduzione dell’accrescimento<br />

e una produzione di capolini piccoli, con brattee divergenti<br />

e stelo fiorale corto ed es<strong>il</strong>e.<br />

Un corretto programma di concimazione deve, ovviamente, assecondare<br />

i ritmi di asportazione degli elementi nutritivi della coltura<br />

e tenere conto delle caratteristiche del terreno, della sua dotazione<br />

in elementi fert<strong>il</strong>izzanti e sostanza organica, nonché delle condizioni<br />

meteoriche. Inoltre, è necessario tenere presente la precessione<br />

colturale e l’eventuale interramento dei residui colturali.<br />

Concimazione organica<br />

L’impiego di concimi organici, quando sono disponib<strong>il</strong>i, è sempre<br />

consigliab<strong>il</strong>e, in dosi variab<strong>il</strong>i a seconda della natura del terreno e<br />

Andamento del peso secco della biomassa epigea nelle<br />

cultivar Violetto di Provenza e Romanesco coltivate in Sic<strong>il</strong>ia<br />

Biomassa secca (g/pianta)<br />

1400<br />

1200<br />

1000<br />

800<br />

600<br />

400<br />

200<br />

0<br />

Ott Nov Dic Gen Feb Mar Apr<br />

Violetto di Provenza Romanesco

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