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Ring 099 - Parliamo di Videogiochi

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ivela altrettanto evoluto. Sotto le spoglie <strong>di</strong> una<br />

trama bambinesca si celano <strong>di</strong>aloghi a doppio strato<br />

verso il giocatore, infarciti <strong>di</strong> riflessioni satiriche<br />

sulle narrazioni tipiche degli RPG, <strong>di</strong>vertita autocritica<br />

sulla trama, la grafica e i risibili eventi del<br />

gioco, momenti <strong>di</strong> genuina inquietu<strong>di</strong>ne (come<br />

quando il dragone-cattivone <strong>di</strong>vora inaspettatamente<br />

decine <strong>di</strong> funghetti senzienti), citazioni per<br />

frequentatori ninten<strong>di</strong>ani <strong>di</strong> vecchissima data, persino<br />

caute allusioni sessuali con doppi sensi che<br />

E il futuro?<br />

Considerare Paper Mario 2 come un approdo ultimo<br />

della riflessione ninten<strong>di</strong>ana sulle <strong>di</strong>mensioni<br />

estetiche videolu<strong>di</strong>che equivarrebbe a fare una riflessione<br />

decisamente finalistica: <strong>di</strong> certo, qualcosa<br />

<strong>di</strong> altro arriverà. Cosa aspettarsi, allora? Personalmente,<br />

chi scrive è fiducioso sull’evoluzione del<br />

livello estetico e autoriflessivo delle proposte della<br />

vecchia N. A questo proposito, è rincuorante pensare<br />

a quanto possa accadere sul Nintendo DS. È<br />

economico: quin<strong>di</strong> andrà benissimo per il target<br />

universale, ma con baricentro sui più giovani, tipico<br />

<strong>di</strong> Nintendo. Allo stesso tempo, però, il double/touch-screen<br />

è un ammennicolo per veri geeks,<br />

che consentirà sperimentazioni altre rispetto<br />

al semplice (e fantastico) sfoggio au<strong>di</strong>ovisivo e <strong>di</strong><br />

convergenza me<strong>di</strong>atica del portatile Sony. Nintendo,<br />

dal canto suo, ha il vantaggio <strong>di</strong> una tra<strong>di</strong>zione<br />

da recuperare e su cui eventualmente ironizzare.<br />

Non è solo l’unica compagnia con un forte senso<br />

del recupero storico, dell’autoriflessione sulle tecniche<br />

e sugli stili, sul valore <strong>di</strong> gioco come innovazione<br />

non per forza soggetta alla crescita <strong>di</strong> calcolo:<br />

accanto a schifezze come i <strong>di</strong>aloghi <strong>di</strong> Mario<br />

Party (per le quali Nintendo dovrebbe flagellare il<br />

team della Hudson), si può anche trovare un livello<br />

narrativo <strong>di</strong>scretamente <strong>di</strong>ssacrante e adulto come<br />

quello del “bambinesco” Paper Mario 2. Pertanto,<br />

si può solo sperare che ad andare avanti nella<br />

compagnia siano i migliori. Il lavoro della critica<br />

dovrebbe essere quello <strong>di</strong> imparare a sciogliere il<br />

paradosso per il quale i giochi da bambini hanno la<br />

faccia da adulti e viceversa, ma nessuno smaschera<br />

questi travestimenti. A volte, il fatto <strong>di</strong> riflettere<br />

sul mezzo che si utilizza passa non passa attraverso<br />

il solo gioco estetico o narrativo, ma li intreccia<br />

a favore <strong>di</strong> vari livelli <strong>di</strong> apprezzamento. Premiare i<br />

lavori capaci <strong>di</strong> riflettere su questo piano enunciativo<br />

non significa soltanto favorire il <strong>di</strong>scorso del<br />

gioco su se stesso, ma anche premiare i singoli al<br />

lavoro: chiunque essi siano.<br />

mantengono sempre un livello <strong>di</strong> guar<strong>di</strong>a sul target<br />

<strong>di</strong> base dei più piccini. Un doppio livello <strong>di</strong> <strong>di</strong>alogo<br />

col fruitore, questo, che sembra recentemente adottato<br />

anche in molti altri casi (qualcuno se ne<br />

sarà accorto in Resident Evil 4, dove si contrappongono<br />

– sic! – Kennedy e Salazar), come espe<strong>di</strong>ente<br />

dei designers contemporanei per ironizzare<br />

lateralmente su trame scontate quanto necessarie.<br />

Tutto Paper Mario 2 è pervaso da un senso <strong>di</strong><br />

post-modernismo autocompiacente, che si incarna<br />

ad<strong>di</strong>rittura in un attante (auto)<strong>di</strong>ssacratore: Luigi.<br />

Per ottenere dei bonus da parte sua occorre sorbirsi<br />

le sue lunghe, insostenibili narrazioni delle<br />

avventure intraprese nei mon<strong>di</strong> improbabili del<br />

Waffle Kingdom nonché le seriali e ri<strong>di</strong>cole narrazioni-tipo<br />

videolu<strong>di</strong>che che produce ai nostri danni,<br />

durante le quali Mario e i suoi compagni non possono<br />

fare altro (come chi ha in mano il controller)<br />

che addormentarsi russando rumorosamente. Insomma,<br />

Paper Mario 2 è un gioco con una trama<br />

da adulti, lontano anni luce dai giochini per bambini<br />

che si beccano il rating ‘Mature’ per via dei mostracci<br />

e <strong>di</strong> sangue e budella a catinelle.<br />

Un voto? B<br />

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