Ring 099 - Parliamo di Videogiochi
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SISTEMA PS2 VERSIONE PAL SVILUPPATORE PRODUCTION STUDIO 1 ETICHETTA CAPCOM MULTIPLAYER NO<br />
PARADISO PERDUTO <br />
<strong>di</strong> Cryu<br />
Dante sceglie la sua preda nel mucchio, si avventa<br />
sul malcapitato e infila una successione<br />
<strong>di</strong> tre fendenti fulminei, l’ultimo dei quali<br />
proietta l’avversario nel vuoto; allora lo imbocca<br />
con un’ostia <strong>di</strong> fucile a pompa, spicca un balzo<br />
pro<strong>di</strong>gioso e una volta a mezz’aria lo battezza con<br />
il ferro della spada. Fin qui nulla <strong>di</strong> nuovo.<br />
Quin<strong>di</strong> inizia Devil May Cry 3: Dante incorona<br />
ripetutamente il nemico a suon <strong>di</strong> fendenti, dopo<strong>di</strong>ché<br />
rimpiazza al volo lo spadone con una coppia<br />
<strong>di</strong> lame elementali, e con queste lo bene<strong>di</strong>ce tre,<br />
quattro volte, per poi cambiare cannoni e re<strong>di</strong>merlo<br />
col fuoco purificatore <strong>di</strong> Ivory & Ebony. E ricomincia<br />
il giro: spada, lame, pistole. Anzi, fucile.<br />
Anzi, pistole. Colpo <strong>di</strong> grazia: un miracoloso fendente<br />
rotante in picchiata. Esatto, tutto in volo.<br />
Roba da perdere il conto dei secon<strong>di</strong> trascorsi da<br />
quando è iniziata la combo aerea.<br />
La verità è che questo è davvero nulla, perché<br />
quando <strong>di</strong> mezzo ci saranno altri cinque stili <strong>di</strong><br />
combattimento (l’uno ispirato a ZOE2, l’altro a<br />
Ninja Gaiden, l’altro a…), lanciarazzi, nunchaku e<br />
chitarre elettriche (don’t ask), il campionario <strong>di</strong><br />
combinazioni d’attacco eseguibili fuggirà qualsiasi<br />
velleità <strong>di</strong> descrizione.<br />
Ma per non confondere nessuno, è bene precisarlo<br />
fin da subito: Devil May Cry 3 è un titolo<br />
attaccabilissimo un po’ in tutti i reparti, salvo nel<br />
più importante: il sistema <strong>di</strong> combattimento. Semplicemente<br />
senza rivali. Se questo da solo riesca o<br />
meno a tenere in pie<strong>di</strong> la baracca è un interrogativo<br />
a cui chi scrive ha dato una risposta personale<br />
coronata da tre punti esclamativi, ma che non vuole<br />
esprimere nel corso <strong>di</strong> questa recensione, preferendo<br />
fornire al lettore tutti gli in<strong>di</strong>zi necessari a<br />
capire se DMC3 sia o meno il gioco che fa per lui.<br />
Cut-scene all’insegna dello humour grottesco e dell’azione<br />
impossibile compensano egregiamente una trama che,<br />
eufemisticamente, definiremmo “<strong>di</strong> genere”. Veri e propri<br />
siparietti comici introducono personaggi caricaturali orchestrati<br />
da un Dante scanzonato e “simpa” come non<br />
mai. Menzione d’onore anche per i gustosi intermezzi celebrativi<br />
dell’eccesso trash: sarebbe interessante assistere<br />
a una gara <strong>di</strong> velocità tra Dante e Sonic sulle pareti <strong>di</strong> un<br />
grattacielo…<br />
Prefiggendosi l’obiettivo <strong>di</strong> ambire alla palma <strong>di</strong><br />
miglior action game per PS2, DMC3 tenta la strada<br />
dell’ispessimento <strong>di</strong> stampo ruolistico. Sei stili <strong>di</strong><br />
combattimento e relativi sta<strong>di</strong> evolutivi, una dozzina<br />
<strong>di</strong> armi da potenziare (e rifornire nelle funziona-<br />
STYLISH!<br />
Si è fatto un gran parlare dei famigerati sei<br />
stili <strong>di</strong> combattimento <strong>di</strong> DMC3. Ma <strong>di</strong> che<br />
cosa si tratta esattamente? Semplice, a seconda<br />
dello stile selezionato, al tasto cerchio<br />
viene assegnato un particolare ventaglio <strong>di</strong><br />
azioni. Qualche esempio? Schivate multiple,<br />
wall run e sprint aerei con Trickster, spettacolari<br />
fendenti aerei con Swordmaster, pistole<br />
puntate su due avversari contemporaneamente<br />
con Gunslinger, stop del tempo con<br />
Quicksilver. La ragionata progettazione delle<br />
sfide contenute in ciascuna missione attribuisce<br />
una valenza strategica alla scelta<br />
dell’uno o dell’altro stile, concessa solo a inizio<br />
stage o presso le statue-negozio a cui ci<br />
ha abituato la serie. Oltre agli stili e alla possibilità<br />
<strong>di</strong> equipaggiare due armi per tipo alla<br />
volta, un’ulteriore evoluzione del sistema originale<br />
è data dalla potenziabilità delle armi<br />
da fuoco, che garantisce l’efficacia delle<br />
amate pistole anche nell’ultima frazione <strong>di</strong><br />
avventura. Azzeccata anche l’idea <strong>di</strong> assegnar<br />
loro una funzione <strong>di</strong> collante tra le<br />
combo inanellate con le armi da mischia.<br />
lità) costituiscono terreno fertile alla coltivazione<br />
del Dante che più da vicino interpreta la propria<br />
concezione <strong>di</strong> stylish fighting. Ma se già come<br />
action DMC3 paga la ripetitività <strong>di</strong> situazioni,<br />
location e avversari continuamente riciclati, le abilità<br />
in palio raramente sono sufficienti a garantire<br />
la ripetibilità cui aspira dando l’opportunità <strong>di</strong> rigiocare<br />
le missioni superate. La prospettiva <strong>di</strong> costruirsi<br />
un Super Dante rodato in tutti gli stili e<br />
munito d’ogni genere <strong>di</strong> attacco è allettante, ma il<br />
“meno male” con cui si saluta la conclusione <strong>di</strong><br />
tanti capitoli la <strong>di</strong>ce lunga sulle probabilità che vogliate<br />
cimentarvi nella ripetizione <strong>di</strong> missioni che<br />
già non brillano per varietà, ispirazione e ricercatezza<br />
scenografica. A chi serba nel cuore furibonde<br />
battaglie contro marionette demoniache, rettili<br />