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Ring 099 - Parliamo di Videogiochi

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SISTEMA GAMECUBE VERSIONE PAL SVILUPPATORE PRODUCTION STUDIO 4 ETICHETTA CAPCOM MULTIPLAYER NO<br />

SURVIVAL SHOOTER <br />

<strong>di</strong> Federico Res<br />

La genesi <strong>di</strong> Resident Evil 4 è stata <strong>di</strong>fficile.<br />

Quattro anni <strong>di</strong> sviluppo, quattro versioni <strong>di</strong>stinte,<br />

un’esclusiva GameCube inizialmente inattaccabile<br />

poi sgretolatasi in favore <strong>di</strong> Sony. E<br />

una testa – quella <strong>di</strong> Shinji Mikami – virtualmente<br />

mozzata e rotolata nel cestino dei rifiuti (“the day<br />

it goes to the PS2, I’ll cut my head off”). Una gestazione<br />

sofferta che si è riflessa, inevitabilmente,<br />

sul prodotto finale. RE4 si fregia <strong>di</strong> un motore grafico<br />

eccellente – sul quale sarebbe inutile tessere<br />

nuovi elogi – ma fa i conti con cadute <strong>di</strong> stile e<br />

cambi <strong>di</strong> ritmo, localizzati tanto nel level design<br />

quanto nel gameplay. A momenti <strong>di</strong> grande ispirazione<br />

e pathos, l’opera Capcom frappone fasi inutili<br />

e prolisse; alla messa in scena <strong>di</strong> ambientazioni<br />

splen<strong>di</strong>de e cre<strong>di</strong>bili fa seguire vedute incoerenti,<br />

frutto <strong>di</strong> cenni artistici e architettonici confusi.<br />

Non c’è costanza, nell’ultimo gioco <strong>di</strong> Mikami.<br />

Eppure giocarlo è un’esperienza unica, irresistibile...<br />

La meccanica <strong>di</strong> gioco innescata dal ritrovamento <strong>di</strong> Ashley<br />

prevede che Leon si prenda cura della ragazza, proteggendola<br />

dagli attacchi dei ganados e dalle trappole <strong>di</strong>sseminate<br />

lungo gli ambienti. Quando il level design separa<br />

i due protagonisti, proteggere Ashley richiede l’uso del<br />

fucile <strong>di</strong> precisione: RE4 introduce così fasi <strong>di</strong> cecchinaggio<br />

particolarmente appaganti, seppure semplici nelle<br />

meccaniche.<br />

Via le camere fisse, ora l’obiettivo inquadra ogni<br />

cosa dalle spalle del protagonista. Via il puntamento<br />

automatico, ora Leon è libero <strong>di</strong> mirare ad ogni<br />

parte anatomica dei nemici. Via gli zombie, ora il<br />

bestiario si <strong>di</strong>stingue per agilità e ostinazione. Restano,<br />

invece, due leggi inflessibili: si spara solo da<br />

fermi, e i proiettili non sono mai abbastanza. Da<br />

qui in poi Resident Evil 4 esplode viscerale potenza.<br />

Gli ambienti <strong>di</strong> gioco sono territori <strong>di</strong> caccia<br />

entro cui i ganados (gli abitanti del pueblo) incalzano<br />

Leon allo scopo <strong>di</strong> massacrarlo. A nulla serve<br />

fuggire, nascondersi in qualche cascina, volare dalle<br />

finestre o guadagnare i piani alti degli e<strong>di</strong>fici. I<br />

ganados sfondano porte, adoperano scale a pioli, si<br />

inerpicano sui tetti. Escono dalle fottute pareti. La<br />

lotta è l’unica via. Ma non si tratta <strong>di</strong> svuotare caricatori<br />

fino a che ogni nemico è stramazzato al<br />

suolo. Prendersi cura <strong>di</strong> un ganados infuriato – data<br />

la forzata immobilità che ciò implica – significa<br />

esporsi agli attacchi <strong>di</strong> svariati suoi simili. La prima<br />

legge vibra. Un paio <strong>di</strong> colpi all’in<strong>di</strong>rizzo del villano<br />

più prossimo, poi è tempo <strong>di</strong> ricaricare, allontanar-<br />

si ed elaborare fulmineamente il prossimo schema<br />

d’attacco. Ogni punto sensibile del nemico, quando<br />

colpito, produce un effetto <strong>di</strong>verso: un colpo alla<br />

spalla <strong>di</strong>sarma, uno alla testa stor<strong>di</strong>sce, uno alle<br />

gambe fa perdere l’equilibrio. In mezzo a un branco<br />

<strong>di</strong> paesani armati <strong>di</strong> forche e asce, usare queste<br />

informazioni costruttivamente è il solo modo per<br />

sopravvivere. A maggior ragione considerate le<br />

esigue scorte <strong>di</strong> proiettili a <strong>di</strong>sposizione (cfr <strong>di</strong>dascalia).<br />

La seconda legge ruggisce. Due colpi <strong>di</strong><br />

pistola devono piantarsi nell’addome del ganados<br />

che impugna una forca, un colpo <strong>di</strong> fucile deve allontanare<br />

quello che imbraccia la motosega, una<br />

granata accecante deve ammansire un gruppo più<br />

compatto <strong>di</strong> ostili, cosicché Leon possa occuparsene<br />

con calma. Ogni proiettile deve avere la sua destinazione,<br />

ogni attacco il suo ruolo preciso, in<br />

un’azione sistematica <strong>di</strong> offesa e <strong>di</strong>fesa. Ma non c’è<br />

nulla <strong>di</strong> predefinito, nulla <strong>di</strong> scriptato. Leon può<br />

gestire la battaglia come meglio crede, ogni volta<br />

in modo <strong>di</strong>verso...<br />

Il misterioso ven<strong>di</strong>tore fornisce a Leon qualsiasi tipo <strong>di</strong><br />

fucile o pistola. I suoi prezzi spesso alti non scoraggiano,<br />

per la facilità con cui è possibile accumulare denaro (mietendo<br />

nemici o raccogliendo i “tesori” sparsi per le location)<br />

e per la possibilità <strong>di</strong> rivendere l’artiglieria inutile<br />

riottenendo parte del denaro speso per acquistarla. Non<br />

sono in ven<strong>di</strong>ta, invece, le munizioni: al giocatore è lasciato<br />

il compito <strong>di</strong> procurarsele da sé, scandagliando gli ambienti<br />

<strong>di</strong> gioco e frugando nelle tasche dei ganados abbattuti.<br />

Con il progre<strong>di</strong>re del gioco, la <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> nuove<br />

armi (acquistabili e potenziabili in un particolare<br />

negozio, cfr <strong>di</strong>dascalia) moltiplica le variabili tattiche<br />

della battaglia. Il fucile <strong>di</strong> precisione consente<br />

l’azione dalla <strong>di</strong>stanza; il lanciamine permette <strong>di</strong><br />

conficcare or<strong>di</strong>gni a tempo nelle carni o nelle vicinanze<br />

dei nemici; il potente lanciarazzi apre la via<br />

ad una <strong>di</strong>struzione <strong>di</strong> livello superiore. A ciò fa eco<br />

un progressivo ispessimento del grado d’acre<strong>di</strong>ne<br />

dei nemici, i quali all’uso <strong>di</strong> falci e bastoni affiancano<br />

balestre (a dar<strong>di</strong> infuocati e non), mazze ferrate,<br />

candelotti <strong>di</strong> <strong>di</strong>namite e perfino mitragliatrici. Il<br />

meglio viene durante gli asse<strong>di</strong>, con decine <strong>di</strong> ostili<br />

che circondano Leon, o nelle battaglie contro avversari<br />

dotati <strong>di</strong> <strong>di</strong>fese particolari, quali corazze<br />

protettive o sistemi <strong>di</strong> mimetizzazione ottica.<br />

I combattimenti contro i boss, frequenti e scenicamente<br />

splen<strong>di</strong><strong>di</strong>, sono un ottimo complemento<br />

all’azione or<strong>di</strong>naria. Sebbene ogni scontro si riduca<br />

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