04.03.2013 Views

Ring 099 - Parliamo di Videogiochi

Ring 099 - Parliamo di Videogiochi

Ring 099 - Parliamo di Videogiochi

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

SISTEMA PC SVILUPPATORE CYBERLORE ETICHETTA ARUSH INTERACTIVE MULTIPLAYER NO<br />

IL GIOCO COL PORNO DENTRO <br />

<strong>di</strong> Paolo Ruffino<br />

Playboy The Mansion è, potenzialmente, la<br />

migliore idea che un produttore <strong>di</strong> videogiochi<br />

potesse avere. Essenzialmente, l’idea è quella<br />

<strong>di</strong> unire due delle industrie dell’intrattenimento più<br />

solide, attraenti e red<strong>di</strong>tizie, quella dei videogiochi<br />

e quella della pornografia, attraverso i due brand<br />

più simbolici dei rispettivi mercati, The Sims e<br />

Playboy. Per essere più corretti, il gioco <strong>di</strong> Maxis<br />

non è riprodotto in modo ufficiale, ma il tentativo<br />

<strong>di</strong> emularlo in molti dei suoi aspetti è talmente palese<br />

da rischiare la denuncia.<br />

Dicevamo che si tratta del concept più geniale<br />

che si possa immaginare. Allora cos’è che rende<br />

questo titolo una schifezza immane? Innanzitutto,<br />

due punti evidenti: il primo è che l’unione <strong>di</strong> questi<br />

due brand può facilmente avere successo in termini<br />

<strong>di</strong> ven<strong>di</strong>te, ma che l’alchimia abbia successo in<br />

termini <strong>di</strong> gameplay è cosa assai più <strong>di</strong>fficile. Il secondo,<br />

è che una miscela così esplosiva non può<br />

funzionare semplicemente come un’ad<strong>di</strong>zione, aggiungendo<br />

nient’altro che le tette a un titolo <strong>di</strong><br />

successo. Sarebbe stato più corretto cercare un<br />

buon bilanciamento. Approccio che Playboy The<br />

Mansion per certi aspetti prova ad abbracciare,<br />

ma con risultati modesti.<br />

Notate il colore della pelle del maggiordomo e dello scribacchino.<br />

Ed ora quello del ricco playboy per antonomasia<br />

e della rockstar...no, lasciate perdere, non è per questi<br />

motivi che questo gioco fa <strong>di</strong>sperare...<br />

Perché non è The Sims<br />

Vestiamo i panni, o meglio la vestaglia, <strong>di</strong> Hugh<br />

Hefner, celebre fondatore della rivista che rivoluzionò<br />

il mondo della pornografia negli anni ’60 e<br />

che non ha mai smesso <strong>di</strong> vantarsene. Le modalità<br />

<strong>di</strong> gioco sono due. Una è ricalcata sul The Sims<br />

originale, cioè data una certa quantità <strong>di</strong> sol<strong>di</strong> iniziale<br />

dobbiamo far nascere e proliferare la nostra<br />

villa e la rivista guadagnando e trombando sempre<br />

più. Modalità che chiameremo, per restare nel<br />

campo semantico continuamente evocato dal testo,<br />

‘palle all’aria’. La seconda modalità riprende la<br />

versione console <strong>di</strong> The Sims (piccolo il mondo,<br />

vero?) ed è strutturata su missioni che ricostruiscono<br />

la scalata al successo <strong>di</strong> Mr. Hefner. Uno<br />

story mode che, compensando con oggetti, locazioni<br />

e fighe sempre nuove, ci spinge a completare<br />

i vari numeri del magazine rispettando certi criteri.<br />

Chiariamo subito che, comunque si voglia giocare,<br />

la sfida è inesistente. Non esiste, innanzitutto, che<br />

una playmate neghi il fiore della sua giovinezza al<br />

sessantenne in vestaglia, né che si trovi a <strong>di</strong>sagio<br />

nel posare per una copertina. Ogni personaggio ha<br />

delle caratteristiche, dei gusti e degli stati d’umore,<br />

ma sono dettagli in un mondo decisamente<br />

masturbatorio, dove tutti e tutte sono sempre ben<br />

lieti <strong>di</strong> assecondare i nostri piaceri. Manca dunque<br />

la profon<strong>di</strong>tà, o supposta tale, delle relazioni sociali<br />

dei Sim. Manca in generale una cura per il dettaglio<br />

nella caratterizzazione fisica e morale dei personaggi.<br />

Le donne sono descritte in termini binari:<br />

selezionabili per le copertine/non selezionabili, tettone/piatte,<br />

playmate/non playmate. Lo stesso vale<br />

per gli uomini: i loro peni sono eretti/a riposo,<br />

sono in boxer/vestiti, amici/non amici (‘nemici’ sarebbe<br />

troppo complesso, porterebbe eccessive<br />

preoccupazioni). È <strong>di</strong>fficile anche solo <strong>di</strong>stinguere<br />

sullo schermo un personaggio da un altro perché<br />

appaiono, e questo è interessante, tutti uguali. E<br />

così l’interfaccia macchinosa viene ulteriormente<br />

appesantita e resa meno intuitiva.<br />

Di The Sims tralascia alcuni degli aspetti che ne<br />

hanno decretato il successo. Non esiste la possibilità<br />

<strong>di</strong> scambiare modelli prodotti dagli utenti attraverso<br />

Internet, mentre invece sarebbe stato bello,<br />

ad esempio, creare il personaggio <strong>di</strong> sé stessi ed<br />

inserirsi nel gioco travestiti da coniglietta/o. O dare<br />

sfogo ad altre idee possibilmente più felici.<br />

Sono presenti vari elementi d’arredo ma non sono<br />

abbastanza <strong>di</strong>versificati da incentivare il desiderio<br />

<strong>di</strong> abbellire la Mansion. Oltetutto lo stile generale<br />

della villa è sempre lo stesso, e l’unico sfizio<br />

con un minimo d consistenza che ci si può togliere<br />

è appendere ai muri quadri famosi dell’arte contemporanea.<br />

Non si capisce bene perché, per quel<br />

che riguarda i quadri, ci si sia sforzati <strong>di</strong> riprodurre<br />

opere famose <strong>di</strong> Van Gogh o Toulouse Lautrec,<br />

considerato che non danno particolari sod<strong>di</strong>sfazioni<br />

e non vengono <strong>di</strong> certo preferiti alle bocce virtuali<br />

<strong>di</strong> qualsivoglia mademoiselle.<br />

Abbandonati questi aspetti, non resta che accettare<br />

il gioco solo per il suo lato pornografico. Peccato<br />

anche questo manchi all’appello.<br />

Scegliete con quali <strong>di</strong> queste concludere la vostra festa,<br />

basta cliccarci sopra. Bello vero? Ed invece riesce ad essere<br />

noioso.<br />

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!