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Ring 099 - Parliamo di Videogiochi

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SISTEMA PS2-XBOX VERSIONE PAL SVILUPPATORE INXILE ETICHETTA UBISOFT MULTIPLAYER NO<br />

YE BARD’S SONG <br />

<strong>di</strong> Nemesis Divina<br />

Le <strong>di</strong>squisizioni sulla necessità <strong>di</strong> creare contenuti originali<br />

si sprecano o, comunque, si sono sprecate. Tuttavia<br />

– qualcuno se ne è pur reso conto – non sempre<br />

originalità corrisponde ad eccellenza e non sempre la<br />

via del ‘mai-fatto-prima’ significa un totale stravolgimento<br />

delle regole del gioco. Anzi, spesso lo ‘sbalor<strong>di</strong>mento’ riesce<br />

meglio se si mantiene un contesto anonimo, conosciuto,<br />

nel quale si introduce un elemento anarchico e impazzito.<br />

Lo ha capito bene certo cinema horror, quello meno<br />

fracassone e gore, dove una normalità squassata da eventi<br />

insondabili non fa che amplificare l’effetto sullo spettatore.<br />

Allo stesso modo, con genio, InXile fa proprio uno dei<br />

generi più stereotipati e immutabili e lo stravolge, sottilmente<br />

ma irrevocabilmente.<br />

Bard’s Tale è un clone <strong>di</strong> Diablo e nulla più, parrebbe.<br />

Anzi, per rendere meglio l’immagine, Bard’s Tale è un<br />

clone <strong>di</strong>retto <strong>di</strong> quel Champions of Norrath da cui ere<strong>di</strong>ta<br />

anche il motore grafico. La solfa è sempre quella: un<br />

eroe solitario contro il mondo, un mondo tri<strong>di</strong>mensional/isometrico<br />

nel quale aggirarsi alla cerca <strong>di</strong> tesori, acquisendo<br />

magie e acquistando armamentari via via più<br />

potenti, sino a salire sulla vetta del mondo e sconfiggere<br />

un qualche demone assetato <strong>di</strong> potere, o <strong>di</strong> sangue, o <strong>di</strong><br />

potere e sangue.<br />

Nulla <strong>di</strong> nuovo sotto il sole: quest e sub-quest <strong>di</strong> varia<br />

natura che si aprono <strong>di</strong>alogando con i numerosi NPC, nemici<br />

che attaccano in folti gruppi, boss da sconfiggere,<br />

persone rapite/scappate da ricercare, bande <strong>di</strong> briganti da<br />

liquidare, dungeon da ripulire, tesori da scovare e… principesse<br />

da salvare, ovvio. Proprio un monumento al cliché…<br />

Stacco.<br />

L’umorismo, specie quello demenziale, tende a trarre ispirazione<br />

dal costume e dalle consuetu<strong>di</strong>ni. Ora, esiste<br />

occupazione più reiterativa del Videogioco? Forse sì, ma<br />

ciò non toglie che il me<strong>di</strong>um Videogioco, negli ultimi (e<br />

anche primi) decenni <strong>di</strong> vita sia un coacervo <strong>di</strong> stereotipi,<br />

<strong>di</strong> situazioni viste e riviste e, in gran parte, <strong>di</strong> situazioni<br />

intrinsecamente stupide.<br />

Il fatto che l’umorismo, specie quello autoreferenziale,<br />

non si sia molto <strong>di</strong>ffuso nel Videogioco stupisce, dacché<br />

una delle cose che i giocatori pre<strong>di</strong>ligono è <strong>di</strong>vertirsi, e<br />

dunque perché non farlo ridendo del nostro passatempo<br />

preferito? Forse che l’umorismo non è una scienza esatta,<br />

replicabile a piacere, ma deriva da menti creative e pre<strong>di</strong>sposte<br />

e che queste non siano così <strong>di</strong>ffuse, in un’industria<br />

che prima <strong>di</strong> tutto insegue il venduto.<br />

Evidentemente, InXile deve essere riuscita a trovare un<br />

paio <strong>di</strong> teste burlone e ispirate che riescono a ridere <strong>di</strong> se<br />

stesse: requisito in<strong>di</strong>spensabile per far ridere gli altri.<br />

Bard’s Tale nasce da questo presupposto.<br />

Su un contesto come detto noto e a tratti scontato,<br />

l’avventura prende vita attorno alla carismatica e insolita<br />

figura del Bardo, un ‘eroe’ mosso non dai propositi <strong>di</strong> Gloria<br />

e Giustizia, quanto piuttosto da quelli <strong>di</strong> Denaro e<br />

Ghiandola Mammaria. Alle richieste dei bisognosi, il Bardo<br />

risponde per le rime chiedendo/chiedendosi cosa può guadagnarci.<br />

E anche una notte fra le coperte <strong>di</strong> qualche ragazza<br />

è moneta bene accetta…<br />

Se i <strong>di</strong>aloghi ben <strong>di</strong>spongono il giocatore per la loro goliar<strong>di</strong>a<br />

e le risposte pepate del bardo (e <strong>di</strong> certi suoi arguti<br />

interlocutori), e il parlato <strong>di</strong>verte con un doppiaggio teatrale<br />

a <strong>di</strong>r poco sontuoso nella sua interpretazione, quello<br />

che maggiormente colpisce è il dono raro dell’autoironia.<br />

Sono <strong>di</strong>versi e preziosi gli esempi che meriterebbero<br />

menzione, ma è inopportuno rovinare la sorpresa. Basta<br />

però dare un’occhiata all’incipit narrativo, con l’Eroe impegnato<br />

a <strong>di</strong>sinfestare dai topi la cantina (dungeon) <strong>di</strong> una<br />

locanda. Diamine! Tre stereotipi del fantasy videolu<strong>di</strong>co<br />

riuniti in un istante (senza parlare dell’ilare conclusione<br />

della vicenda).<br />

Ma ancora, il primo lupo ucciso rilascia una quantità obesa<br />

<strong>di</strong> tesori, monete, armi e armature. La voce narrante<br />

inizia a descrivere le meraviglie ritrovate, quando ad un<br />

tratto si ferma e s’interroga sulla giustezza <strong>di</strong> quanto va<br />

<strong>di</strong>cendo. Ed è proprio il Bardo ad intervenire, rendendo<br />

noto che “in questi lupi si trova sempre un sacco <strong>di</strong> roba”.<br />

E via così, con <strong>di</strong>aloghi surreali fra il Bardo e il Narratore,<br />

<strong>di</strong>visi fra i bassi istinti della carne, il primo, e la ricerca <strong>di</strong><br />

un bene superiore, il secondo.<br />

Bard’s Tale prende letteralmente per il culo – e con stile<br />

– quello che il Videogioco <strong>di</strong> genere ci ha insegnato fino<br />

ad oggi: il Bardo si secca <strong>di</strong> fare avanti in<strong>di</strong>etro per le terre,<br />

con l’unica ragione <strong>di</strong> <strong>di</strong>luire le ore <strong>di</strong> gioco, così come<br />

si lagna dei negozi che espongono armi con prezzi assurdamente<br />

alti, il cui acquisto è impensabile nelle prime fasi<br />

<strong>di</strong> gioco. È un continuo vorticare <strong>di</strong> situazioni che il giocatore<br />

conosce e riconosce, spesso con largo anticipo, e a<br />

cui il gioco dona una luce nuova e impreve<strong>di</strong>bile in quanto<br />

sa che noi sappiamo come vanno le cose, o meglio, come<br />

dovrebbero andare.<br />

Bard’s Tale è gradevole alla vista e non soffre grossi inciampi,<br />

sebbene caricamente più snelli (su PS2) avrebbero<br />

reso più fluida la pratica <strong>di</strong> gioco. Il Bardo affronta in solitario<br />

le sue avventure, ma grazie alle sue melo<strong>di</strong>e magiche<br />

è possibile richiamare creature amiche, il cui numero<br />

è determinato dallo strumento usato per le evocazioni.<br />

Seppur con meriti innegabili, Bard’s Tale cede sotto una<br />

struttura <strong>di</strong> gioco trita e, soprattutto, sulla mancata localizzazione.<br />

Il doppiaggio, certo, è <strong>di</strong> livello tale che non<br />

avrebbe potuto avere un adeguato impatto in italiano, e<br />

pure lo scritto rimanda alla parlata arcaica e fa ampio uso<br />

<strong>di</strong> giochi <strong>di</strong> parole legati alla tra<strong>di</strong>zione o ai mo<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>di</strong>re.<br />

Non stupisce quin<strong>di</strong> che UbiSoft abbia evitato la traduzione<br />

(impresa improba), ma ciò non toglie che la conoscenza<br />

linguistica necessaria debba essere alta per godere delle<br />

battute, spesso accennate e sottili, ed in genere anche<br />

per la comprensione del gioco, resa ostica da un ampio<br />

uso <strong>di</strong> arcaismi e parole <strong>di</strong> uso poco comune.<br />

Se avete un inglese <strong>di</strong> livello non buono e siete francamente<br />

stufi <strong>di</strong> pigiare ripetutamente un tasto all’in<strong>di</strong>rizzo<br />

dei nemici, allora l’ironia <strong>di</strong> Bard’s Tale non vi solleverà<br />

dal peso <strong>di</strong> una struttura <strong>di</strong> gioco che ha nelle fondamenta<br />

i propri <strong>di</strong>fetti. Per tutti gli altri, il viaggio in compagnia<br />

del Bardo sarà invece occasione <strong>di</strong> ridere con lui e <strong>di</strong> noi,<br />

trasformando i limiti del genere in uno spunto per una<br />

battuta sagace o una stoccata velenosa all’in<strong>di</strong>rizzo <strong>di</strong> chi<br />

gioca.<br />

VOTO: S A B C D<br />

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