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Ring 099 - Parliamo di Videogiochi

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«Certo, Tennis for two è stato il primo» si intromise Nemesis, «ma non si può<br />

parlare <strong>di</strong> originalità, visto che è l’adattamento del gioco del tennis. Dico Spacewar!»<br />

Niente.<br />

Miyamoto si sistemò il cappello <strong>di</strong> Mario sulle ventitré e calò l’asso <strong>di</strong> briscola<br />

Donkey Kong.<br />

Nulla.<br />

Allora rilanciò con Mario Bros, Devil World, Excite Bike, Duck Hunt, Hole’s Gun Alley,<br />

Super Mario Brothers, Legend of Zelda, Doki Doki Panic, Super Mario Kart,<br />

Starfox, F-Zero, Doctor Mario…<br />

Ma la porta non si scompose.<br />

«…Mario 64, Ocarina of Time, Super Smash Bros, Waverace, 1080°, Animal<br />

Crossing, Advance Wars, Pikmin, Metroid Prime, Four Swords, Wario Ware e la mia<br />

arma finale: NINTENDOGGUSUUUUUU!»<br />

La porta non fece peh.<br />

«N1NT3ND0 1S D00M3D!!!» esultò Nemesis Divina.<br />

«Brutta figlia <strong>di</strong> puttana <strong>di</strong> una outer door!» abbaiò il nipponico prendendo a calci<br />

lo stipite. «Tu non sai chi sono io! Guarda che se mi girano ti faccio trasferire nel<br />

mondo <strong>di</strong> Resident Evil 1 a fare le animazioni <strong>di</strong> loa<strong>di</strong>ng! Ti mando a Silent Hill a<br />

fare una <strong>di</strong> quelle porte arrugginite che non si aprono mai!» Quin<strong>di</strong> si accasciò a<br />

terra e pianse moltissimo.<br />

«Scusatemi» <strong>di</strong>sse poi asciugandosi il naso con la cravatta. «Credo <strong>di</strong> essere un<br />

tantinello uscito dal personaggio!»<br />

Alessandra C, seduta su una roccia vulcanica e per nulla turbata dal poco e<strong>di</strong>ficante<br />

spettacolo, cercava <strong>di</strong> pensare lateralmente: «un momento, la scritta è in italiano,<br />

ma non esistono giochi nativi in italiano – o almeno, non giochi decenti –<br />

quin<strong>di</strong> mi sa che c’è stato a monte un lavoro <strong>di</strong> localizzazione…»<br />

«Già, e allora?» commentò Rubin.<br />

«Niente, pensavo a voce alta… uhm… gioco originale… original game…»<br />

«Vabbe’, sentite» fece Jason Rubin, «io ci provo, hai visto mai che… Jak & Daxter!»<br />

Il legno della outer door iniziò a scricchiolare. Per un attimo parve che la porta<br />

stesse per aprirsi, ma si trattava soltanto dell’onda d’urto prodotta dalla stronzata<br />

appena detta.<br />

«Eureka, ci sono!» <strong>di</strong>sse Alessandra C scattando in pie<strong>di</strong>. «Bolla, salto, bolla, salto,<br />

bolla, salto, destra, player 1!»<br />

Si udì il jingle da enigma risolto <strong>di</strong> Zelda e la porta magicamente si spalancò.<br />

«Ma certo, l’original game, la gabola da inserire nella schermata dei titoli <strong>di</strong> Bubble<br />

Bobble!» esclamò Nemesis Divina battendo il pugno destro sul palmo sinistro.<br />

«Ehi c’era pure il power up, te lo ricor<strong>di</strong>?»<br />

«Nessuno ricorda mai il power up. Per questo ogni cabinato <strong>di</strong> Bubble Bobble lo<br />

aveva inciso da qualche parte con il temperino» spiegò la ragazza.<br />

«Be’, non mi stupisce che sia stata Alessandra C a risolvere l’enigma. Quel videogame<br />

era uno dei pochi ad essere appositamente progettato per le femmine» commentò<br />

Jason Rubin, forse un po’ invi<strong>di</strong>oso.<br />

«Per tua informazione» chiarì Alessandra, «Bubble Bobble lo giocava il mio fidanzatino.<br />

Io a quei tempi finivo già Ikari Warriors con un cre<strong>di</strong>to…»<br />

Gunny raccolse il suo backpack e fece per incamminarsi all'interno delle Miniere,<br />

quando si accorse che pochi metri oltre l'apertura appena formatasi vi era un’altra<br />

porta chiusa.<br />

«Chi l’avrebbe mai detto che <strong>di</strong>etro all'outer door ci sarebbe stata una inner door?»<br />

<strong>di</strong>sse Rubin. «Vai Alessandra: risolvici anche questo puzzle, ché noi siamo<br />

uomini d’azione. Ahr ahr!»<br />

«È un enigma semplice» si intromise Miyamoto. «Vedete quella stella <strong>di</strong>segnata<br />

sulla porta e il numero cinque al centro? Significa che prima <strong>di</strong> entrare dobbiamo<br />

raccogliere cinque stelle. Suggerisco <strong>di</strong> <strong>di</strong>viderci. Io faccio la quest delle monete<br />

rosse. Mi raccomando se ne trovate una <strong>di</strong> avvert…»<br />

«Basta, non ho tempo per queste cazzate» sbuffò Nemesis Divina. Quin<strong>di</strong> abbatté<br />

con un calcio la inner door e passò oltre.<br />

«ERESIA! ERESIA! Ha appena varcato una soglia senza il richiesto numero <strong>di</strong><br />

stelle! BESTEMMIA!» gridò Miyamoto, poi incominciò a rotolarsi per terra tirandosi<br />

ripetuti cazzotti sulla testa.<br />

Gunny e Rubin immobilizzarono il giapponese, impedendogli <strong>di</strong> infliggersi altro<br />

danno, mentre Alessandra C gli fece ingoiare un’amanita muscaria, che sortì subito<br />

i suoi effetti rilassanti proibiti dalla legge. Dopo aver cantato tutta la <strong>di</strong>scografia <strong>di</strong><br />

Janis Joplin, Miyamoto fu pronto a riunirsi al gruppo e varcò insieme ai compagni la<br />

soglia per le Miniere <strong>di</strong> San D’Oria.<br />

Nemesis Divina li aspettava poco oltre, seduto su un’antica scalinata a tagliarsi le<br />

unghie dei pie<strong>di</strong>.<br />

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