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Summary of the Proceedings and Papers Presented at - World ...

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Quello che invece si vuole evitare è l’aspetto raffazzon<strong>at</strong>o,<br />

né dichiar<strong>at</strong>amente moderno (come potrebbe essere<br />

un tetto in legno lamellare), né accur<strong>at</strong>amente “in stile”<br />

(come potrebbe essere un tetto realizz<strong>at</strong>o in castagno, con<br />

tecniche di lavorazione antiche) che risulta dall’impiego di<br />

m<strong>at</strong>eriali di seconda scelta, travi di abete “mordent<strong>at</strong>o” ad<br />

imitazione di essenze più nobili, assiti maschi<strong>at</strong>i tipo boiserie<br />

da chalet etc.<br />

La decisione di quali coperture riproporre in fase di restauro<br />

è ovviamente centrale per il futuro aspetto dell’insula.<br />

La proposta che stiamo svilupp<strong>and</strong>o tiene conto delle<br />

esigenze conserv<strong>at</strong>ive, dei diversi livelli di affidabilità delle<br />

ipotesi restitutive, dell’equilibrio formale e della leggibilità<br />

complessiva dei volumi che verrebbero ricostituiti e dell’estensione<br />

delle integrazioni murarie necessarie per la<br />

posa dei tetti.<br />

Verranno esplicit<strong>at</strong>i due livelli d’intervento, uno al di sotto<br />

del quale sarebbe insufficiente <strong>at</strong>testarsi, l’altro oltre il quale<br />

non sembra ragionevole spingersi. Per rendere esplicite le<br />

implicazioni volumetriche di ciascun livello d’intervento, le<br />

due soluzioni sono st<strong>at</strong>e m<strong>at</strong>erializz<strong>at</strong>e sul plastico: la definizione<br />

della soluzione finale emergerà dalla discussione fra i<br />

consulenti del progetto, il Comit<strong>at</strong>o Scientifico dell’HCP e la<br />

Soprintendenza archeologica di Pompei.<br />

L’imp<strong>at</strong>to visivo delle coperture proposte è innegabile; a<br />

ciò contribuisce in modo non marginale il f<strong>at</strong>to che l’Insula<br />

Orientalis I è fra quelle meno restaur<strong>at</strong>e e, pertanto, più<br />

bisognose d’integrazione. Proprio per questo, tuttavia, tale<br />

approccio non deve essere consider<strong>at</strong>o indic<strong>at</strong>ivo di quanto<br />

sarà necessario prevedere sull’insieme del sito anche in una<br />

str<strong>at</strong>egia complessiva e coerente con quanto qui suggerito.<br />

In linea con quanto sinora afferm<strong>at</strong>o, occorrerà coerentemente<br />

proseguire con il restauro di quegli elementi la cui<br />

manutenzione, in una città viva, è garantita dalla presenza<br />

stessa degli abitanti. Certo, il rifacimento di una canalina di<br />

scolo o del troppo-pieno di una cisterna sono problem<strong>at</strong>ici<br />

qu<strong>and</strong>o gli elementi da sostituire sono resti archeologici<br />

di età romana, ed <strong>and</strong>ranno pertanto limit<strong>at</strong>i al minimo indispensabile;<br />

ma, sopr<strong>at</strong>tutto laddove essi siano funzionali<br />

all’irregimentazione e allo smaltimento delle acque, sono<br />

indispensabili a garantire la conservazione degli organismi<br />

architettonici. Si privilegia insomma la conservazione della<br />

casa nel suo insieme - della città nel suo complesso – a quella<br />

del frammento isol<strong>at</strong>o: e se per ridare efficienza ad una canaletta<br />

o ad un piano di calpestio occorresse sostituire una<br />

parte di m<strong>at</strong>eriale originario si ritiene accettabile tale perdita<br />

in vista di un più generale vantaggio conserv<strong>at</strong>ivo.<br />

Ciò detto, sarà comunque utile riconsiderare il criterio che<br />

mira a conservare, a ogni costo, qualunque frammento originale<br />

e valutare piuttosto la “speranza di vita” che realisticamente<br />

ha un elemento nelle effettive condizioni dell’insula; solo così<br />

sarà possibile stabilire cosa sia indispensabile salvare e valutare,<br />

caso per caso, dove la conservazione di un frammento<br />

isol<strong>at</strong>o d’intonaco giustifichi la costruzione di una copertura e<br />

dove invece la costruzione di una copertura costituisca un’aggiunta<br />

eccessiva rispetto ai benefici che comporta.<br />

Come già rilev<strong>at</strong>o nelle Osservazioni sui restauri e la mu-<br />

seografia di Ercolano, un aspetto che merita di essere consider<strong>at</strong>o<br />

con <strong>at</strong>tenzione è quello rel<strong>at</strong>ivo all’uniformità dell’intervento:<br />

affinché l’effetto finale risulti bilanci<strong>at</strong>o bisogna<br />

che il progetto eviti di proporre livelli di restauro dispar<strong>at</strong>i e<br />

tr<strong>at</strong>tamenti ineguali dei resti archeologici (un esempio: l’<strong>at</strong>rio<br />

della casa di Telefo dove sono st<strong>at</strong>i riproposti elementi di arredo<br />

quali gli oscilla mentre la forma architettonica è rimasta<br />

assai frammentaria). Superfici architettoniche, pitture murali,<br />

strutture, arredi e giardini non sono elementi a sé stanti da<br />

restaurare con criteri propri a ciascuna c<strong>at</strong>egoria, ma parti di<br />

un unicum che come tale deve essere percepito.<br />

Le integrazioni murarie, sia che vengano eseguite a cuciscuci<br />

per ragioni strutturali o che siano dett<strong>at</strong>e dal bisogno<br />

di restituire leggibilità aun elemento architettonico frammentario,<br />

rappresentano, mi sembra, il vero problema di questo<br />

restauro. Ove tali integrazioni siano necessarie alla posa dei<br />

tetti, il problema che ne deriva è di fondamentale importanza<br />

per la leggibilità della partitura architettonica che risulterà<br />

dal restauro. A differenza delle ricostruzioni di Maiuri,<br />

eseguite contestualmente allo scavo quasi a riprodurre ciò<br />

che emergeva dagli scavi e non si riusciva a conservare, i rifacimenti<br />

indispensabili a raggiungere la quota di appoggio<br />

delle coperture saranno necessariamente effettu<strong>at</strong>i senza<br />

il supporto di evidenze archeologiche. Da qui il problema,<br />

estraneo a Maiuri che si fermava là dove si fermavano i d<strong>at</strong>i<br />

di scavo, di car<strong>at</strong>terizzare le reintegrazioni così da renderle<br />

riconoscibili per quello che inevitabilmente saranno: ricostituzioni<br />

arbitrarie di un volume il cui dettaglio architettonico<br />

è sconosciuto.<br />

La difficoltà insita nel problema non può essere sottovalut<strong>at</strong>a.<br />

L’intenzione di rendere identificabili a colpo d’occhio<br />

le risarciture moderne può portare, specialmente in mur<strong>at</strong>ure<br />

segn<strong>at</strong>e dalle tracce dei restauri antichi, ad un pastiche di<br />

scarsa leggibilità: gli accorgimenti utilizz<strong>at</strong>i per identificare le<br />

integrazioni (sottosquadri, diversa tessitura muraria, diversa<br />

pezz<strong>at</strong>ura delle pietre …) si sono spesso dimostr<strong>at</strong>i equivoci<br />

e, a distanza di tempo, scarsamente efficaci nel veicolare informazioni<br />

chiare sulla str<strong>at</strong>igrafia degli elev<strong>at</strong>i.<br />

Ciò impone una riflessione generale sul modo di rendere<br />

architettonicamente i prospetti che si debbano riproporre<br />

in assenza di informazioni archeologiche sufficienti: non si<br />

tr<strong>at</strong>ta, sia chiaro, di accademico rispetto per il concetto di<br />

“riconoscibilità delle integrazioni” ma di evitare il car<strong>at</strong>tere<br />

inn<strong>at</strong>urale di estese porzioni moderne di opus reticol<strong>at</strong>um,<br />

prive di dettagli reali e di quei segni che la storia architettonica<br />

deposita sui paramenti autentici.<br />

Si propone di effettuare, nel corso della progettazione definitiva,<br />

una serie di prove in situ al fine di valutare l’imp<strong>at</strong>to<br />

estetico e la resa strutturale di mur<strong>at</strong>ure realizz<strong>at</strong>e altrimenti<br />

da quelle antiche e che, visivamente, non rappresentino un<br />

corpo estraneo.<br />

Infine, la reversibilità dell’intervento: benché spesso impossibile<br />

da perseguire integralmente (e paradossalmente,<br />

almeno in molti casi, ancor più difficile qu<strong>and</strong>o si interviene<br />

con tecniche tradizionali) resta un criterio base al quale cercare<br />

di <strong>at</strong>tenersi nella progettazione di un restauro controverso<br />

come questo.

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