Summary of the Proceedings and Papers Presented at - World ...
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Cronologia di esecuzione ed organizzazione<br />
delle <strong>at</strong>tività sulle superfici decor<strong>at</strong>e:<br />
Indagine preliminare<br />
E’ st<strong>at</strong>a realizz<strong>at</strong>a un’indagine preliminare su tutto il sito,<br />
sia nelle aree aperte al pubblico che in tutte le restanti aree<br />
chiuse, con la quale è st<strong>at</strong>a valut<strong>at</strong>a l’entità dei problemi presenti<br />
e realizz<strong>at</strong>a una previsione di stima per i tempi ed i costi<br />
necessari alla realizzazione degli interventi di<br />
urgenza. Lo studio contiene l’individuazione<br />
e la mapp<strong>at</strong>ura di alcuni elementi indic<strong>at</strong>ivi<br />
utili alla realizzazione dei lavori di urgenza 7 .<br />
Studi di f<strong>at</strong>tibilità<br />
Esame dettagli<strong>at</strong>o di ogni singola unità<br />
abit<strong>at</strong>iva, con relazione descrittiva, mapp<strong>at</strong>ure<br />
di individuazione delle decorazioni<br />
presenti e dei problemi specifici, elenco<br />
delle operazioni necessarie, tempi e costi di<br />
esecuzione, tipo di oper<strong>at</strong>ori richiesti.<br />
Esecuzione dei lavori di urgenza<br />
Secondo le modalità descritte nei criteri<br />
di intervento con consolidamento delle<br />
decorazioni e lavori provvisori di ripristino<br />
della funzionalità delle grondaie e dei canali<br />
di scolo dell’acqua piovana e di riparazione<br />
delle coperture.<br />
Conclusioni<br />
L’obiettivo interessante del nostro lavoro,<br />
è dimostrare che è possibile ridurre al<br />
minimo necessario i lavori di urgenza e ottenere, in tempi<br />
ridotti e costi contenuti, una stabilità temporanea di tutte le<br />
superfici in pericolo in un sito come gli scavi di Ercolano.<br />
La filos<strong>of</strong>ia di approccio del progetto HCP ha una n<strong>at</strong>ura<br />
che, a primo approccio, può apparire utopica, ma la presenza<br />
di una soprintendenza lungimirante e di due istituzioni del<br />
settore priv<strong>at</strong>o che accettano le nostre proposte, ci porta a<br />
pensare che l’intervento creerà alcune premesse importanti<br />
per la preservazione dei siti archeologici.<br />
Nel progetto si mira inoltre a creare una metodologia e<br />
7 Sono st<strong>at</strong>i individu<strong>at</strong>i i seguenti elementi di valutazione per la<br />
definizione degli interventi necessari nel sito:<br />
1. Pericolo per le decorazioni e per le persone: zone pericolanti su<br />
superfici parietali, pavimenti e mur<strong>at</strong>ure;<br />
2. Presenza di legno carbonizz<strong>at</strong>o (manuf<strong>at</strong>ti mobili e manuf<strong>at</strong>ti vincol<strong>at</strong>i<br />
all’architettura);<br />
3. Presenza di elementi in metallo (manuf<strong>at</strong>ti mobili e manuf<strong>at</strong>ti vincol<strong>at</strong>i<br />
all’architettura);<br />
4. Presenza di altri m<strong>at</strong>eriali quali oggetti mobili in terracotta, marmo,<br />
m<strong>at</strong>eriali organici (ossa, corda, tela, ecc.);<br />
5. Calchi e riproduzioni in gesso, cemento, resine, altro;<br />
6. Depositi chiusi e m<strong>at</strong>eriali a deposito: marmi, stucchi, affreschi, mosaici,<br />
terracotta, altro;<br />
7. Presenza di piccioni: solo casi di infestazione grave,e solo in relazione<br />
alle decorazioni;<br />
8. Aree coperte: ambienti con coperture, ambienti con livelli superiori o<br />
inferiori;<br />
9. Aree chiuse al pubblico: sia ambienti chiusi in edifici aperti che zone<br />
completamente inaccessibili.<br />
Questa pianta della Casa dell’Atrio<br />
a Mosaico, prodotta in seguito ad<br />
uno studio di f<strong>at</strong>tibilità, illustra i<br />
vari tipi di superfici pavimentali presenti.<br />
Le aree in cui vi sono problemi<br />
gravi sono marc<strong>at</strong>e con crocette<br />
blu, mentre le aree con problemi<br />
estremamente gravi sono marc<strong>at</strong>e<br />
con crocette rosse.<br />
una documentazione pens<strong>at</strong>a dal punto di vista del conserv<strong>at</strong>ore-restaur<strong>at</strong>ore<br />
per descrivere a terzi ,con un linguaggio<br />
semplice, i lavori d’urgenza. Questo permetterà al committente<br />
una pianificazione a lungo termine degli incarichi e la<br />
possibilità di monitorare il rapporto tra i lavori previsti, i lavori<br />
eseguiti e il tempo necessario.<br />
Sia il committente che l’organismo di tutela potranno<br />
ottenere, con programmi di questo tipo, una migliore conoscenza<br />
del proprio sito e dei f<strong>at</strong>tori di<br />
degrado presenti, ed esercitare maggiore<br />
controllo, indirizz<strong>and</strong>o l’utilizzo delle proprie<br />
risorse economiche verso programmi<br />
di lavoro di manutenzione ordinaria. I fondi<br />
potranno, in questo modo, essere sufficienti<br />
a coprire le reali esigenze primarie dei siti<br />
e si potranno in seguito <strong>at</strong>tivare, con risorse<br />
esterne o con fondi speciali, progetti e<br />
interventi di restauro completo per singole<br />
case o edifici.<br />
Il progetto HCP tr<strong>at</strong>terà anche <strong>at</strong>tività<br />
pertinenti alla valorizzazione del sito ed alla<br />
migliore fruizione da parte dei visit<strong>at</strong>ori, secondo<br />
direttive stabilite dal programma già<br />
<strong>at</strong>tiv<strong>at</strong>o dalla Soprintendenza Archeologica<br />
di Pompei.<br />
Per il pubblico, l’impressione di “riordino”<br />
generale favorirà il rispetto del sito<br />
stesso e porterà certamente nuove prospettive<br />
di fruibilità dell’area archeologica.<br />
Se l’Ente di tutela lo riterrà opportuno inf<strong>at</strong>ti,<br />
dopo le opere di emergenza, alcune<br />
zone potrebbero essere riaperte ai visit<strong>at</strong>ori<br />
con eventuali limitazioni del percorso, passerelle o transenne,<br />
oppure essere comunque maggiormente disponibili<br />
per gli studiosi e gli addetti ai lavori.<br />
In questo modo un progetto di conservazione preventiva<br />
può affiancare in modo concreto il lavoro degli Enti di tutela<br />
dei siti archeologici, pur rest<strong>and</strong>o questi gli unici organismi<br />
di controllo e supervisione, e gli unici responsabili di tutte le<br />
decisioni.<br />
In un mondo nel quale la globalizzazione porta a dare al<br />
ritorno di immagine una importanza primaria, negli interventi<br />
di restauro spesso non si considerano realmente quali sono<br />
le pr<strong>of</strong>onde necessità dei manuf<strong>at</strong>ti, e si finalizzano tutte le<br />
<strong>at</strong>tività di conservazione e di documentazione unicamente<br />
alla resa estetica, di immagine o economica. Gli Enti di tutela,<br />
costretti dalla necessità di preservare il bene, spesso<br />
devono scegliere fra il degrado ed un compromesso non<br />
sempre soddisfacente.<br />
Riuscire invece nell’intento di proteggere e controllare la<br />
salute di un sito archeologico come quello di Ercolano, con i<br />
parametri e i criteri del progetto HCP, costituisce un’occasione<br />
unica ed importante per i pr<strong>of</strong>essionisti che partecipano<br />
a tale impresa, con il privilegio di consegnare al futuro una<br />
struttura complessa e delic<strong>at</strong>a, costituita da un incredibile ed<br />
armonico insieme di m<strong>at</strong>eriali che nel tempo e dal tempo hanno<br />
port<strong>at</strong>o il messaggio del lavoro dell’uomo, delle sue aspett<strong>at</strong>ive<br />
e anche qualcosa del suo l<strong>at</strong>o più pr<strong>of</strong>ondo ed umano.<br />
.