il punto - News facoltà
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<strong>il</strong> <strong>punto</strong><br />
dossier<br />
didascalie<br />
la maggioranza dei tecnici commerciali<br />
o dei licei scientifici. Pur con qualche<br />
ritardo, tuttavia, anche per gli indirizzi<br />
non tecnici né scientifici si è assistito<br />
ad un incremento progressivo della dotazione.<br />
Uno degli elementi che caratterizzano<br />
trasversalmente la problematica<br />
è costituito dalla generale volontà di migliorare<br />
ulteriormente la situazione esistente,<br />
anche quando si gode già di un<br />
certa buona dotazione. A parte qualche<br />
sporadico caso, infatti, in tutti gli istituti<br />
superiori non si fa esplicito cenno a<br />
limiti di carattere strumentale, ma al<br />
massimo a problemi legati al dimensionamento<br />
strutturale. Questi ultimi non<br />
sono tuttavia da sottovalutare perchè<br />
possono condizionare pesantemente le<br />
possib<strong>il</strong>ità di sv<strong>il</strong>uppo tecnologico di interi<br />
istituti.<br />
La scuola elementare e media inferiore<br />
Pur con una dotazione complessivamente<br />
meno ampia sia dal <strong>punto</strong> di vista<br />
quantitativo che da quello qualitativo,<br />
anche nella scuola dell’obbligo gli esempi<br />
molto positivi non mancano. In parecchi<br />
casi si è raggiunto in tempi recenti<br />
una situazione ottimale ed è quindi<br />
da poco che la scuola ha potuto sfruttare<br />
appieno una infrastruttura tecnologica<br />
avanzata. Altre scuole appaiono ancora<br />
piuttosto arretrate in fatto di strumentazioni<br />
e sono nelle condizioni di dover<br />
limitare in modo visib<strong>il</strong>e le potenzialità<br />
di sv<strong>il</strong>uppo connesse con le nuove<br />
tecnologie. È significativa la differenza<br />
di dotazione tra scuole elementari e<br />
scuole medie inferiori, che è a tutto vantaggio<br />
delle seconde: anche negli istituti<br />
comprensivi la differenza tra i due<br />
ordini scolastici appare quasi ovunque<br />
r<strong>il</strong>evante. Nel complesso si può affermare<br />
che la diffusione di strumentazione informatica<br />
sia nella scuola primaria ancora<br />
inadeguata.<br />
I I I I I livelli livelli livelli livelli livelli di di di di di ut<strong>il</strong>izzo ut<strong>il</strong>izzo ut<strong>il</strong>izzo ut<strong>il</strong>izzo ut<strong>il</strong>izzo<br />
Una buona attrezzatura di tecnologie<br />
informatiche nelle scuole appare la base<br />
necessaria ma non sufficiente per <strong>il</strong> loro<br />
ut<strong>il</strong>izzo cap<strong>il</strong>lare; tuttavia emerge che la<br />
sensib<strong>il</strong>ità nei confronti di un loro impiego<br />
è, pur con vari livelli di intensità, abbastanza<br />
diffusa. In tutti gli istituti superiori<br />
e le scuole dell’obbligo la questione<br />
è infatti sentita, sia essa ancora<br />
ad uno stadio iniziale, in cui si cerca di<br />
orientare le scelte per passare da un impiego<br />
limitato a poche aree ad uno più<br />
continuo e diffuso, sia in situazioni avan-<br />
10<br />
zate, nelle quali invece si cerca di rendere<br />
qualitativamente significativo l’impiego<br />
delle tecnologie informatiche nell’attività<br />
didattica complessiva.<br />
Decisiva è comunque la separazione concettuale<br />
tra due ordini di problemi:<br />
•<br />
<strong>il</strong> primo riguarda l’alfabetizzazione in-<br />
formatica, ovvero l’insegnamento dell’uso<br />
del computer agli alunni e ai docenti<br />
in modo tale da renderli in grado di<br />
muoversi agevolmente all’interno delle<br />
tecnologie della comunicazione ut<strong>il</strong>izzandone<br />
le potenzialità,<br />
•<br />
<strong>il</strong> secondo riguarda invece l’informa-<br />
tica come strumento finalizzato al potenziamento<br />
della didattica di altre materie.<br />
Per l’alfabetizzazione informatica degli<br />
studenti sono stati profusi numerosi<br />
sforzi nelle scuole superiori e in molti<br />
casi si può dire che siano stati coronati<br />
da successi soddisfacenti. Non manca,<br />
in questo senso, la volontà di rispondere<br />
alla domanda dell’utenza e numerose<br />
sono le iniziative tese a sopperire la dotazione<br />
infrastrutturale ancora quantitativamente<br />
limitata con <strong>il</strong> potenziamento<br />
pomeridiano dell’offerta formativa.<br />
Nella scuola dell’obbligo <strong>il</strong> problema dell’alfabetizzazione<br />
è ovviamente <strong>il</strong> più<br />
sentito, dal momento che più numerosi<br />
sono gli alunni completamente a digiuno<br />
di qualsiasi nozione di informatica e<br />
di qualsiasi capacità di base dell’uso del<br />
computer.<br />
Una tendenza che emerge è che l’alfabetizzazione<br />
sembra aver abbandonato un<br />
rigido confinamento entro le materie<br />
scientifiche per entrare all’interno di<br />
progetti trasversali a carattere multidisciplinare:<br />
dunque l’insegnamento dell’informatica<br />
si fonde con le altre materie<br />
e diventa strumento integrato alla didattica.<br />
Molti esempi dimostrano che la<br />
didattica di molte materie incomincia a<br />
far uso del laboratorio informatico, quando<br />
non è la stessa strumentazione informatica<br />
che viene introdotta nelle classi.<br />
L’uso della tecnologia dell’informazione<br />
è comunque assai vasto e differenziato,<br />
spesso in funzione dell’indirizzo, ma altre<br />
volte per scelte operate indipendentemente<br />
da esso. Si spazia dall’ut<strong>il</strong>izzo<br />
di software professionalizzante, a quello<br />
connesso alle didattiche disciplinari,<br />
ad un uso più marcatamente accentrato<br />
sulla comunicazione, sulla gestione delle<br />
informazioni o sull’ut<strong>il</strong>ità pratica. Applicazioni<br />
particolarmente apprezzate<br />
sono quelle che contribuiscono alla ge-<br />
stione di situazioni e condizioni complesse<br />
(handicap, recupero scolastico) per<br />
le quali <strong>il</strong> computer sembra offrire un<br />
aiuto giudicato con favore. Internet viene<br />
ut<strong>il</strong>izzato in modo significativo per<br />
la ricerca didattica: molte scuole superiori<br />
e dell’obbligo incentivano infatti gli<br />
studenti in tal senso.<br />
Tuttavia non mancano le criticità. La<br />
maggiore inerisce al fatto che spesso i<br />
docenti non si sono ancora abituati ad<br />
un uso costante del computer, fenomeno<br />
che trova le sue radici sia nella sfera<br />
motivazionale sia in quella organizzativa.<br />
Questa situazione a volte induce le<br />
scuole alla prudenza, e a procedere gradualmente<br />
per evitare situazioni di diffic<strong>il</strong>e<br />
gestib<strong>il</strong>ità, che potrebbero suscitare<br />
attriti o disagi tra gli insegnanti meno<br />
preparati.<br />
Il Il Il Il Il coinvolgimento coinvolgimento coinvolgimento coinvolgimento coinvolgimento dei dei dei dei dei docenti docenti docenti docenti docenti<br />
L’ut<strong>il</strong>izzo nella didattica delle tecnologie<br />
dell’informazione e della comunicazione<br />
deriva dall’esistenza di competenze<br />
specifiche da parte dei docenti di una<br />
scuola, ma ancor più dalle loro motivazioni<br />
e dal loro coinvolgimento. Le competenze<br />
in campo informatico, infatti,<br />
si possono acquisire solo se vi è la volontà<br />
di accedere a questo tipo di conoscenza<br />
e solo quando si è convinti che<br />
l’uso di tali mezzi innovativi possono<br />
dare un contributo migliorativo alla didattica<br />
disciplinare.<br />
Un dato segnalato da alcuni dirigenti<br />
scolastici e poi confermato da molti docenti<br />
intervistati stima gli insegnanti<br />
delle medie superiori che ut<strong>il</strong>izzano sistematicamente<br />
le tecnologie informatiche<br />
attorno al 30-40%, quelli che non<br />
le usano affatto sono circa <strong>il</strong> 20-30%.<br />
Nella scuola dell’obbligo tendenzialmente<br />
diminuisce la quota di coloro che ne<br />
fanno un uso avanzato, mentre si accresce<br />
quella di coloro che oppongono resistenza,<br />
ma anche qui vi sono casi di<br />
maggiore e di minore coinvolgimento.<br />
Poiché emerge una certa disomogeneità<br />
tra situazioni, è certamente ut<strong>il</strong>e chiederci<br />
le ragioni di tali differenziazioni. I<br />
pareri sono molteplici, ma in molti casi<br />
si fa riferimento all’età dei docenti: nelle<br />
scuole dove prevalgono insegnanti<br />
anziani <strong>il</strong> coinvolgimento nelle nuove<br />
tecnologie informatiche diventa più diffic<strong>il</strong>e,<br />
al contrario dove vi è una larga<br />
maggioranza di docenti giovani aumenta<br />
la probab<strong>il</strong>ità di una diffusione dell’uso.<br />
C’è anche chi sostiene che, per<br />
quanto riguarda <strong>il</strong> coinvolgimento dei