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il punto - News facoltà

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studenti provano “rabbia per tutto quello<br />

che mi fanno perdere” e altri, invece,<br />

gratitudine per la disponib<strong>il</strong>ità a dare consigli<br />

anche al di fuori dell’orario scolastico.<br />

Ci sono insomma, a detta dei ragazzi,<br />

insegnanti che “non sanno nemmeno come<br />

si accende un computer” e “sono adagiati<br />

e tranqu<strong>il</strong>li, gli va bene come va<br />

avanti e non gli interessa se tu sai o non<br />

sai, gli interessa darti <strong>il</strong> voto per avere i<br />

due giudizi a fine quadrimestre”. Un partecipante<br />

è addirittura arrivato ad affermare<br />

che “quando gli alunni diventano<br />

più bravi dei professori, loro prendono<br />

questo come un’offesa e non dico che cercano<br />

di punire, ma quasi”. È stata, d’altra<br />

parte, riportata l’esperienza opposta<br />

di insegnanti che si fanno aiutare in informatica<br />

dagli alunni più preparati. Volendo<br />

riassumere, possiamo osservare che<br />

i ragazzi della Web Valley non differivano<br />

solo quanto a conoscenze informatiche<br />

ed opinioni sulle nuove tecnologie, ma<br />

L’INTERESSE DELL’IPRASE<br />

anche relativamente ai vissuti scolastici.<br />

Nonostante questa eterogeneità di base,<br />

i differenziali semantici con cui abbiamo<br />

sondato le percezioni che i ragazzi avevano<br />

del concetto di apprendimento in contesti<br />

diversi (scuola, nuove tecnologie e<br />

Web Valley) hanno messo in luce alcune<br />

posizioni comuni. Per ciascuna coppia di<br />

aggettivi (ad es. usuale-inusuale) era presente<br />

una scala di risposta a sei modalità:<br />

ad un estremo stava un aggettivo ed<br />

all’altro <strong>il</strong> suo opposto. Il grafico n.1 presenta<br />

la collocazione media ottenuta dai<br />

differenti contesti di apprendimento relativamente<br />

ad ogni coppia di aggettivi.<br />

Un punteggio superiore a 3 va letto come<br />

maggior vicinanza media dell’apprendimento<br />

considerato all’aggettivo riportato<br />

sull’asse delle ascisse, mentre un punteggio<br />

inferiore a 3 segnale una maggior<br />

vicinanza al suo opposto.<br />

Vale la pena di partire dal confronto più<br />

semplice, quello tra l’apprendere con le<br />

nuove tecnologie (riga fucsia) e l’apprendere<br />

nella Web Valley (riga gialla). Come<br />

si può osservare, l’andamento delle due<br />

curve è molto sim<strong>il</strong>e e le differenze sono<br />

poche. Nello specifico, apprendere nella<br />

Web Valley rispetto all’apprendere con le<br />

nuove tecnologie è più inusuale, decisamente<br />

più economico, meno ripetitivo e<br />

nettamente più socializzante. Veniamo<br />

ora al confronto tra l’imparare a scuola e<br />

l’imparare negli altri due contesti: è chiaro<br />

che l’andamento della curva relativa alla<br />

modalità di apprendimento scolastico è<br />

completamente diverso dall’apprendimento<br />

tramite le nuove tecnologie e l’apprendimento<br />

nell’esperienza della Web<br />

Valley. In particolare, la scuola è percepita<br />

come più noiosa, passiva, ripetitiva,<br />

vecchia, lenta e pesante, oltre che meno<br />

produttiva. Relativamente alla socialità,<br />

infine, la scuola si connota molto più positivamente<br />

delle nuove tecnologie, ma<br />

non tanto quanto la Web Valley.<br />

di Romano Romano Romano Romano Romano Nesler Nesler Nesler<br />

Nesler Nesler<br />

Le attività promosse da IPRASE nel settore “apprendimento e nuove tecnologie” hanno riguardato principalmente tre settori:<br />

• aggiornamento aggiornamento dei dei dei docenti;<br />

docenti;<br />

aggiornamento dei docenti; • ricerca ricerca in in in campo campo campo educativo; educativo;<br />

educativo;<br />

ricerca in campo educativo; •produzione produzione produzione di di di software software software didattico didattico didattico. didattico didattico<br />

L’Istituto non si era mai cimentato in iniziative dirette sugli studenti puntando esclusivamente su una ricaduta didattica<br />

mediata dall’attività degli insegnanti. A partire dai primi anni di attività dell’IPRASE sono stati realizzati corsi di aggiornamento<br />

in questo settore che hanno coinvolto ogni anno centinaia di docenti delle scuole di ogni ordine e grado. Quando è<br />

giunta al nostro Istituto la proposta IRST per la realizzazione di Web Valley abbiamo aderito con entusiasmo, con la curiosità<br />

di voler scoprire che risultati avrebbe avuto un’attività di formazione direttamente rivolta ai ragazzi. Le ricerche a carattere<br />

valutativo condotte negli ultimi anni dall’IPRASE hanno messo in evidenza un problema sottolineato anche nell’ultimo rapporto<br />

del Comitato di Valutazione: fra i ragazzi della provincia di Trento la fascia dell’eccellenza risulta essere percentualmente<br />

più ristretta rispetto ad altre realtà scolastiche vicine e lontane. Date queste premesse ci è parso interessante aderire all’iniziativa<br />

promossa dall’IRST per un campus estivo dedicato ad un limitato numero di ragazzi delle classi quarte segnalati dalle<br />

scuole sulla base dei risultati scolastici e dell’interesse per le nuove tecnologie. Ho seguito personalmente buona parte delle<br />

attività riscontrando grande entusiasmo da parte dei ragazzi e ottima professionalità da parte del personale IRST che ha<br />

progettato e realizzato gli interventi formativi. Vi è stato certamente anche un grosso impegno sotto <strong>il</strong> prof<strong>il</strong>o organizzativo<br />

per portare al campus in periodo di “ferie estive” ricercatori ed esperti del settore per supportare adeguatamente sia le<br />

attività con taglio più teorico sia quelle operative. Il commento che ho potuto raccogliere da parte di alcuni docenti è stato:<br />

“Magari avessi potuto avere anch’io un’occasione come questa!”<br />

<strong>il</strong> <strong>punto</strong><br />

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