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approfondimenti<br />

dossier<br />

didascalie<br />

Da Freinet al Web, passando tra i banchi<br />

La costruzione della conoscenza nell’Internet-time<br />

di Paolo Paolo Paolo Paolo Paolo Caspani Caspani Caspani Caspani Caspani<br />

Due parole per cominciare<br />

Ormai di Internet parlano tutti: a scuola, in ufficio, al bar, nei<br />

contenitori dell’intrattenimento televisivo; ne scrivono riviste<br />

e quotidiani... I cenni di “storia internettiana” che presentiamo,<br />

non hanno certo l’ambizione di costituire un piccolo bagaglio<br />

di cultura generale (che pure riteniamo indispensab<strong>il</strong>e, visto<br />

che della rete si parla in termini entusiastici o diffidenti e<br />

scettici; la si esalta o la si demonizza; ne si magnificano le conquiste<br />

e ne si annunciano i pericoli...). Approssimerei piuttosto<br />

un’operazione di ricerca, legata ad alcuni aspetti fondamentali<br />

che emergono in f<strong>il</strong>igrana dal percorso di sv<strong>il</strong>uppo; dalla definizione<br />

dei nuclei concettuali e delle logiche comunicative che<br />

si sono affermati con l’estendersi della rete, per far risaltare<br />

alcuni nodi nodi nodi nodi nodi di di di di di connessione connessione connessione connessione connessione tra tra tra tra tra<br />

1. 1. i paradigmi di diffusione della conoscenza nella società dell’informazione,<br />

2. 2. i nuclei fondanti della ricerca della psicologia contemporanea,<br />

3. 3. e alcune idee forti della teorizzazione pedagogica e della<br />

pratica didattica negli ultimi decenni.<br />

Insomma, con queste note necessariamente appena abbozzate,<br />

vorrei ritessere in un variegato ma continuo f<strong>il</strong> rouge le le vi vi vi----- vi vi<br />

sioni sioni sioni sioni sioni internettiane internettiane internettiane internettiane internettiane e e i i laboratori laboratori della della pedagogia: pedagogia: pedagogia: dalle “scandalose”<br />

tipografie degli anni ’30 di Célestin Freinet alle esperienze<br />

di Bruno Ciari e Mario Lodi; o, se si preferisce, dalle<br />

falegnamerie e dai centri di ricerca delle scuole attive deweyiane<br />

ai gruppi d’apprendimento cooperativo dei Johnson. 1 Per suggerire,<br />

senza presunzioni, agl’interpreti della scuola m<strong>il</strong>itante<br />

più affezionati alla loro consolidata „storia“ didattica, che<br />

Internet „c’azzecca“ con l’aula, è un modello ed uno strumento<br />

fondamentale del fare scuola oggi. Con un’avvertenza, però:<br />

strumento fondamentale che richiede una revisione, un nuovo<br />

modo di porsi nel rapporto di comunicazione, di informazione<br />

e di condivisione delle esperienze per la costruzione della conoscenza.<br />

Un cambiamento di paradigma didattico: senza <strong>il</strong> quale<br />

la scuola, inevitab<strong>il</strong>mente, diventerà sempre più vecchia ed<br />

avulsa dalla realtà sociale, anche se con nuovi curricoli e rinnovati<br />

modelli organizzativi.<br />

Che cos’è INTERNET?<br />

La rete (ragnatela) mondiale “World-Wide Web” è costituita da<br />

un’enorme serie di “grossi computer”, chiamati server, cui si<br />

può accedere dal proprio computer di casa. Non direttamente,<br />

ma attraverso un server vicino, della propria città, che permette<br />

<strong>il</strong> collegamento. Quindi <strong>il</strong> collegamento è dal proprio computer<br />

ad un server locale (per accedere al quale naturalmente si<br />

paga <strong>il</strong> costo equivalente alla telefonata); da questo server ad<br />

un altro più distante -attraverso innumerevoli collegamenti da<br />

server a server- fino a giungere a dove è localizzato <strong>il</strong> documen-<br />

80<br />

to che volete visionare. L’operazione -se le condizioni di funzionamento<br />

generali sono ottimali- dura qualche decina di secondi<br />

(altrimenti conviene farla terminare e riprovare in altro<br />

momento), i salti nel cyberspazio sono invece numerosi e talvolta<br />

veramente strani. Per curiosità, se volete conoscere la catena<br />

dei collegamenti seguiti per visionare una pagina da voi<br />

richiesta, con Win 95 / 98 aprite <strong>il</strong> Prompt di MS-DOS, digitate<br />

Tracert e l’indirizzo che voi avete richiesto precedentemente<br />

nella barra di navigazione. Dopo qualche momento, <strong>il</strong> programma<br />

Traceroute vi mostrerà l’itinerario di un viaggio virtuale, a<br />

volte molto strano nelle sue ricerche di “autostrade” libere...<br />

Arrivati al server distante, questo vi spedisce <strong>il</strong> documento richiesto,<br />

sempre passando attraverso innumerevoli server fino<br />

al server locale e al vostro computer personale. I server sono o<br />

commerciali o legati ad istituzioni (articolazioni di enti governativi,<br />

regioni e province, università, banche, biblioteche...) o,<br />

in un numero minore di casi, a singoli privati cittadini. Internet<br />

è quindi un sistema di comunicazione misto con elementi pubblici<br />

e privati (considerazione che di solito viene tralasciata). 2<br />

In particolare, a livello nazionale (ma direi anche europeo),<br />

l’editoria WEB per <strong>il</strong> mondo scolastico realizza i suoi prodotti<br />

migliori proprio nel settore dei siti e dei portali pubblici, nonostante<br />

la presenza ormai cap<strong>il</strong>lare e polverizzata di siti scolastici<br />

nelle comunità virtuali e-o nelle reti civiche, nei portali privati<br />

nazionali, nelle sezioni dedicate di editoria privata quotidiana<br />

e periodica e nelle edizioni on line di riviste specializzate<br />

di settore; senza dimenticare alcuni grossi siti scolastici di società<br />

dell’ information technology e la miriade di siti di pagine<br />

personali di insegnanti, studenti, ecc. In Italia, portali come<br />

quello del M.P.I. - www.istruzione.it - o della Biblioteca di Documentazione<br />

Pedagogica di Firenze - www.bdp.it - br<strong>il</strong>lano per<br />

disegno architetturale e strutturazione logica interna, completezza<br />

e puntualità dell’informazione, ut<strong>il</strong>izzab<strong>il</strong>ità e navigab<strong>il</strong>ità,<br />

numerosità degli accessi. La Provincia di Trento è stata tra le<br />

prime a dotarsi di un progetto complessivo di evidenza telematica<br />

all’interno della rete del sistema informativo istituzionale,<br />

con i portali della cultura e della scuola www.trentinocultura.net<br />

e www.vivoscuola.it (quest’ultimo in fase di ristrutturazione per<br />

assumere la veste di autentico portale verticale scolastico di<br />

servizi gestionali e amministrativi, informativi e comunitari, didattici).<br />

3<br />

Che cosa rappresenta Internet oggi?<br />

Internet, Internet, che è ormai in gran parte <strong>il</strong> World Wide Web, ma non<br />

solo questo, rappresenta la più vasta, diffusa, pluricentrica e/o<br />

decentrata rete di informazione e comunicazione mai esistita<br />

nella storia dell’uomo. Dai trecento m<strong>il</strong>ioni del 1997, abbiamo<br />

oggi abbondantemente superato <strong>il</strong> m<strong>il</strong>iardo m<strong>il</strong>iardo di pagine Web esistenti.<br />

Secondo una recente indagine seriamente fondata4 , nel

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