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il punto - News facoltà

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dani per www.Mediamente.Rai.it, linkato<br />

da VIVOSCUOLA.<br />

Tutti Tutti Tutti Tutti Tutti i i i i i libri libri libri libri libri di di di di di scuola scuola scuola scuola scuola in in in in in un un un un un e-book: e-book: e-book: e-book: e-book: si si si si si spe- spe- spe- spe- sperimenta<br />

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cartella cartella cartella cartella cartella elettronica elettronica elettronica..... elettronica elettronica<br />

“È come un computer ma si possono inserire<br />

dei libri. Ci sono i capitoli, i documenti<br />

di riferimento e le cartine. Ma anche<br />

le lezioni dei professori e un vocabolario.<br />

Si clicca sulla parola che non si capisce<br />

oppure si esce e si va nel Piccolo<br />

dizionario Larousse. È più leggero, più<br />

rapido e soprattutto è “tutto in una volta”.<br />

In questo modo Colette, 15 anni,<br />

alunna del liceo Stockfeld di Strasburgo,<br />

in Francia, descrive la novità dell’anno<br />

scolastico 2001: un computer portat<strong>il</strong>e di<br />

un ch<strong>il</strong>o, senza tastiera e dallo schermo<br />

tatt<strong>il</strong>e, poco più grande di un foglio A4,<br />

che contiene tutti i libri di testo e gli strumenti<br />

didattici interattivi ut<strong>il</strong>i agli studenti.<br />

È la cartella elettronica, attualmente<br />

in fase di sperimentazione in cinque<br />

scuole francesi: uno strumento che popo<br />

trebbe trebbe rivelarsi rivelarsi rivelarsi la la la soluzione soluzione br<strong>il</strong>lante br<strong>il</strong>lante del<br />

del<br />

problema problema degli degli degli zainetti zainetti troppo troppo pesanti,<br />

pesanti,<br />

aprendoaprendo anche anche la la strada strada a a metodi metodi didatdidat-<br />

tici tici tici innovativi.<br />

innovativi.<br />

Il prototipo è realizzato da Havas (ora<br />

gruppo Universal-Vivendi), secondo produttore<br />

mondiale di cd-rom a carattere<br />

educativo, in collaborazione con Fujitsu<br />

e due dei principali editori scolastici francesi,<br />

Bordas e Nathan. Questi avevano<br />

costituito l’anno scorso un gruppo di studio<br />

sul concetto di cartella elettronica con<br />

l’obiettivo di preparare, a medio termi-<br />

ne, l’arrivo di un supporto digitale “nomade”<br />

che gli studenti potessero ut<strong>il</strong>izzare<br />

a casa e a scuola, contenente l’insieme<br />

dei loro manuali, i quaderni per gli<br />

esercizi e le opere di riferimento. Oltre al<br />

vantaggio dell’integrazione dei nuovi<br />

media nelle lezioni, un ipertesto del genere<br />

permette di personalizzare i percorsi<br />

didattici, a seconda del livello di ogni<br />

singolo alunno. La famosa pedagogiapedagogiapedagogiadifdif- ferenziata ferenziata, ferenziata insomma. Il progetto è ambi-<br />

zioso e suppone una lunga fase di prova<br />

in classe, condotta in collaborazione con<br />

<strong>il</strong> Ministero francese della pubblica istruzione.<br />

Il test ha preso <strong>il</strong> via lo scorso novembre<br />

e un primo b<strong>il</strong>ancio avrà luogo alla<br />

fine di quest’anno scolastico.<br />

Laurent Mougel et Pascale Gelly, in prima<br />

linea nella sperimentazione della cybercartella,<br />

insegnano a Stockfeld scienze<br />

naturali, storia e geografia ed hanno<br />

raccontato alla stampa le loro impressioni:<br />

“toccando semplicemente lo schermo,<br />

dalle icone e dalle intestazioni si arriva<br />

ai capitoli, alle cartine interattive, alle<br />

domande e ai compiti. I ragazzi sono entusiasti<br />

e si sono appropriati del mezzo e<br />

lo trovano molto meno noioso di una lezione”.<br />

Molti sono completamente sedotti,<br />

altri impressionati dallo strumento, ma<br />

tutti sono d’accordo sulla fac<strong>il</strong>ità d’uso e<br />

sulla ricchezza dei contenuti. Un risultato<br />

incoraggiante, soprattutto se si considera<br />

che la classe di Strasburgo appartiene<br />

alla “zona di educazione prioritaria”,<br />

che in Francia contraddistingue i distretti<br />

scolastici situati in quartieri svantaggiati<br />

in ragione del loro contesto sociale,<br />

economico e culturale.<br />

I due giovani professori si interrogano<br />

tuttavia anche sugli usi pedagogici di<br />

questo rivoluzionario e-book. Laurent<br />

Mougel commenta divertito: “è una banca<br />

dati più ludica e più tecnologica di un<br />

libro” che alleggerirà l’organizzazione<br />

materiale del lavoro in classe e permetterà<br />

anche agli alunni di essere più autonomi.<br />

Tutto dipenderà dunque dall’uso<br />

che ne faranno i docenti. “Anche se è più<br />

attraente di un libro, di un video, deve<br />

essere considerato solo come uno strumento<br />

in più.<br />

Sta all’insegnante fare in modo che i ragazzi<br />

non stiano per tutta l’ora incollati<br />

passivamente alla cartella elettronica. È<br />

lui che deve dinamizzare la lezione e caricare<br />

i vari supporti”. Deve quindi arricchire<br />

la cartella come farebbe con un libro,<br />

tanto più che allo stato attuale delle<br />

cose la cartella elettronica è ancora troppo<br />

vicina ad un manuale.<br />

Il prototipo per ora contiene due libri di<br />

testo e <strong>il</strong> Piccolo Larousse 2000, ma presto<br />

accoglierà anche atlanti e dizionari di<br />

lingue straniere e permetterà di prendere<br />

appunti e di scambiare informazioni tra<br />

professori e alunni attraverso un sistema<br />

di collegamento a infrarossi. Gli insegnanti<br />

già hanno proposto ad Havas alcune<br />

modifiche da apportare, come la possib<strong>il</strong>ità<br />

di mettere tutte le cartelle di una stessa<br />

classe in rete, in modo di poter supervisionare<br />

l’ut<strong>il</strong>izzo degli apparecchi.<br />

Ancora una volta quindi le nuove tecnologie<br />

sono al servizio della scuola, ma<br />

anche della salute dei più giovani. Sarà<br />

un e-book allora a raddrizzare la schiena<br />

dei nostri studenti?<br />

progetti ed esperienze<br />

77 didascalie dossier

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