il punto - News facoltà
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docenti, perché l’innovazione si diffonda<br />
cap<strong>il</strong>larmente bisognerà attendere <strong>il</strong><br />
ricambio generazionale.<br />
L’età comunque è una variab<strong>il</strong>e indiretta:<br />
<strong>il</strong> livello di coinvolgimento è infatti<br />
dato dalla conoscenza e dalla consapevolezza<br />
delle potenzialità didattiche<br />
insite nella tecnologia dell’informazione.<br />
È evidente che età del docente e conoscenza<br />
pregressa siano strettamente<br />
correlati: ciò dipende dal fatto che spesso<br />
l’insegnante giovane è già portatore<br />
di competenze informatiche ed ut<strong>il</strong>izza<br />
<strong>il</strong> computer anche in ambiente extrascolastico.<br />
Conoscere vuol dire essere in grado di<br />
apprezzare e dunque la conoscenza viene<br />
posta alla base del coinvolgimento e<br />
dell’ut<strong>il</strong>izzo. È tuttavia interessante r<strong>il</strong>evare<br />
che in parecchi casi si fa riferimento<br />
ad un maggiore coinvolgimento<br />
da parte dei docenti di materie umanistiche<br />
piuttosto che di quelli che insegnano<br />
materie scientifiche. Non è del<br />
tutto chiaro come mai avvenga un tale<br />
fenomeno. Una interpretazione abbastanza<br />
convincente sembrerebbe quella<br />
che discende dall’insicurezza del docente<br />
di fronte allo strumento informatico:<br />
l’insegnante di matematica percepirebbe<br />
questa sua insicurezza e l’eventualità<br />
di commettere errori come un pericolo<br />
per <strong>il</strong> suo prestigio di docente di materie<br />
scientifiche, l’insegnante di lettere,<br />
di lingue straniere, d’arte o di musica<br />
avrebbe invece meno timori, dal momento<br />
che anche in caso di inadeguatezze<br />
contingenti non verrebbe scalfito<br />
<strong>il</strong> suo personale prestigio di docente di<br />
materie umanistiche. Certo che per molti<br />
insegnanti poco avezzi con <strong>il</strong> computer<br />
si può parlare di stress da prestazione,<br />
dal momento che da una parte ci si rende<br />
conto che chi non si adegua rimane<br />
inesorab<strong>il</strong>mente escluso dai processi di<br />
cambiamento, ma dall’altra attivandosi<br />
ci si espone al giudizio di inadeguatezza<br />
dei propri alunni, molti dei quali hanno<br />
già nella scuola dell’obbligo conoscenze<br />
e sk<strong>il</strong>ls spesso superiori a quelli dei<br />
loro stessi insegnanti.<br />
I problemi di funzionalità non riguardano<br />
solo la disponib<strong>il</strong>ità dei docenti:<br />
quando la scuola si dà obiettivi avanzati<br />
che richiedono competenze irrinunciab<strong>il</strong>i<br />
da parte dei docenti, spesso ci si scontra<br />
con un livello di conoscenza tecnica<br />
obiettivamente insufficiente, al di là del<br />
coinvolgimento emotivo all’uso dei mezzi<br />
informatici. Alcuni di questi problemi<br />
sembrano essere superab<strong>il</strong>i solo attra-<br />
verso <strong>il</strong> sostegno dei colleghi più consapevoli<br />
e più motivati: in alcuni casi le<br />
scuole hanno ricevuto molti stimoli all’ut<strong>il</strong>izzo<br />
delle nuove tecnologie dagli<br />
insegnanti che svolgono anche una libera<br />
professione (e sono portati a riconoscere<br />
immediatamente l’ut<strong>il</strong>ità di certi<br />
strumenti).<br />
I I I I I presupposti presupposti presupposti presupposti presupposti del del del del del buon buon buon buon buon funzionamento<br />
funzionamento<br />
funzionamento<br />
funzionamento<br />
funzionamento<br />
Dalla ricerca sono emersi alcuni elementi<br />
che concorrono in modo decisivo al successo<br />
dell’introduzione delle tecnologie<br />
informatiche all’interno del mondo scolastico.<br />
Il primo di questi è senza dubbio<br />
- come si è visto - una dotazione strumentale<br />
adeguata, <strong>il</strong> secondo fa riferimento<br />
al coinvolgimento di un gruppo<br />
di insegnanti motivati e competenti. Il<br />
fattore umano diventa dunque un elemento<br />
altrettanto importante di quello<br />
infrastrutturale. Ma qui le opinioni divergono.<br />
Per un primo gruppo di intervistati l’impegno<br />
di una élite di docenti – o anche<br />
solo alcune individualità di spicco – basterebbe<br />
per garantire una buona ut<strong>il</strong>izzazione<br />
degli apparati multimediali disponib<strong>il</strong>i.<br />
Viene infatti sostenuto che<br />
spesso “le cose funzionano” quando ci<br />
sono competenze ed interessi da parte<br />
di singoli insegnanti che assumono una<br />
funzione “di traino” nelle iniziative; tuttavia<br />
alcuni sottolineano come gli sforzi<br />
operati siano basati sulla buona disponib<strong>il</strong>ità<br />
di colleghi che si accollano oneri<br />
e responsab<strong>il</strong>ità a titolo volontario, più<br />
che a strategie complessive che abbiano<br />
visto <strong>il</strong> concorso, pur a vari livelli di competenza<br />
e partecipazione, di tutto <strong>il</strong> corpo<br />
docente.<br />
Un secondo gruppo di intervistati appare<br />
propenso a richiedere, o a lamentare<br />
in caso di assenza, la figura di un tecnico<br />
di supporto che possa garantire <strong>il</strong><br />
buon funzionamento della strumentazione<br />
e <strong>il</strong> sostegno al docente quando le<br />
attività didattiche richiedano particolari<br />
competenze di tipo informatico. Uno<br />
dei problemi più ricorrenti nell’organizzazione<br />
del laboratorio d’informatica o<br />
del laboratorio multimediale viene infatti<br />
identificato nella mancanza di un assistente<br />
di laboratorio, che eviti al docente<br />
di doversi occupare di questioni per le<br />
quali spesso non ha competenze né tempo.<br />
Il tecnico o assistente dovrebbe occuparsi<br />
non solo della manutenzione del<br />
laboratorio, ma anche dell’allestimento<br />
dell’aula per ogni singola lezione. Si sono<br />
spesso verificate situazioni, in pas-<br />
sato e nel presente, nelle quali i laboratori<br />
sono stati sottout<strong>il</strong>izzati per la mancanza<br />
dell’ assistente. Viene comunque<br />
precisato che <strong>il</strong> ruolo dell’assistente di<br />
laboratorio deve essere definito in relazione<br />
al ruolo del docente e non deve<br />
costituire l’occasione per una delega dell’attività<br />
didattica che spetta invece all’insegnante.<br />
I I I I I problemi problemi problemi problemi problemi didattici didattici didattici didattici didattici<br />
È abbastanza generalizzata la convinzione<br />
che l’ut<strong>il</strong>izzo delle nuove tecnologie<br />
informatiche nella scuola offra la possib<strong>il</strong>ità<br />
di imparare e di insegnare in modo<br />
nuovo. Se finora l’obiettivo è stato quello<br />
di introdurre l’uso del computer nella<br />
didattica e far entrare l’informatica nelle<br />
scuole, da questo momento in poi gli<br />
sforzi devono essere rivolti ad usare l’informatica<br />
per apprendere e per insegnare<br />
meglio.<br />
Dall’esperienza ci si è resi conto di alcuni<br />
aspetti importanti:<br />
•l’uso del computer offre molte più<br />
possib<strong>il</strong>ità didattiche: è molto più produttivo<br />
usare <strong>il</strong> computer per insegnare<br />
alcune materie (o per trattare specifici<br />
argomenti) che limitarsi ad insegnare<br />
come si usa <strong>il</strong> computer;<br />
•l’ut<strong>il</strong>izzo delle tecnologie informatiche<br />
in alcuni insegnamenti specifici trova<br />
spesso gli studenti più ab<strong>il</strong>i nell’apprendimento<br />
rispetto agli insegnanti,<br />
contribuendo a cambiare positivamente<br />
<strong>il</strong> rapporto docente-discente; qualche<br />
volta, tuttavia, questa situazione può<br />
contenere qualche aspetto ansiogeno da<br />
parte degli insegnanti;<br />
•le esperienze meglio riuscite sono<br />
quelle che si sono collegate di più all’attività<br />
didattica ordinaria, quelle cioè che<br />
sono riuscite a mostrare la loro ut<strong>il</strong>ità<br />
concreta.<br />
Ne risulta che tra i docenti di maggiore<br />
esperienza si sia fatta strada la convinzione<br />
che, pur in presenza di risorse scarse<br />
o comunque non ottimali, sia possib<strong>il</strong>e<br />
coinvolgere i ragazzi non con lezioni<br />
di informatica tese unicamente al mero<br />
apprendimento di tecniche, ma partendo<br />
da problemi che possano essere<br />
risolti mediante l’uso dell’informatica. In<br />
questo modo <strong>il</strong> giovane apprende ad usare<br />
<strong>il</strong> computer finalizzando la sua azione<br />
al raggiungimento di un obiettivo<br />
didattico concreto.<br />
Permangono tuttavia diverse problemati-<br />
che:<br />
•<br />
gli insegnamenti di informatica, vei-<br />
<strong>il</strong> <strong>punto</strong><br />
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