il punto - News facoltà
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ITC-irst<br />
GLI OBIETTIVI<br />
Gli obiettivi che ci siamo posti nel preparare<br />
Web Valley 2001 sono stati molteplici;<br />
unica, tuttavia, l’idea di fondo<br />
andata maturando grazie alla partecipazione<br />
e promozione di comunità firtuali<br />
nell’ambito dello sv<strong>il</strong>uppo ed ut<strong>il</strong>izzo di<br />
software cosiddetto libero 1 : quello del<br />
“software nel contesto del Web” è sempre<br />
più un fenomeno sociale, legato al<br />
comportamento delle persone ed alle loro<br />
capacità di interazione e collaborazione;<br />
un fenomeno alla gestione del quale<br />
partecipa in prima persona chi <strong>il</strong> software<br />
lo usa (e lo estende, e lo migliora,<br />
a proprio ed altrui beneficio) e non solo<br />
chi <strong>il</strong> software lo produce.<br />
Risulta quindi evidente che considerare<br />
<strong>il</strong> software come una semplice disciplina<br />
tecnica per specialisti è e sarà sempre<br />
più riduttivo. Il software infatti prima<br />
o poi entra nella vita di tutti e lo<br />
sarà sempre di più in futuro. Perché ciò<br />
avvenga in modo consapevole e non<br />
dirompente, si richiedono quindei metodi<br />
nuovi che riescano a cogliere le nuo-<br />
ITC-irst<br />
ve caratteristiche del fenomeno, e nel<br />
contempo nuovi strumenti di sv<strong>il</strong>uppo<br />
che favoriscano la crescita di utenti-produttori.<br />
In questo contesto è necessaria<br />
anche la messa a <strong>punto</strong> di metodologie<br />
di formazione fortemente innovative.<br />
È sulla scorta di questa visione di fondo<br />
che abbiamo individuato alcuni obiettivi<br />
specifici, quali: esplorare le potenzialità<br />
degli strumenti della rete attraverso<br />
le menti e le mani di giovani studenti<br />
motivati; esplorare le ab<strong>il</strong>ità di apprendimento<br />
in un ambiete fisico (la montagna,<br />
<strong>il</strong> paese piccolo e periferico) e sociale<br />
(tutti insieme a lavorare ed apprendere<br />
attorno ad un unico obiettivo). L’attivazione<br />
di una comunità virtuale di giovani,<br />
guidati da un gruppo di ricercatori<br />
esperti che - limitando al minimo indispensab<strong>il</strong>e<br />
le lezioni frontali - hanno<br />
cercato di trasmettere non solo potenzialità<br />
e limiti degli strumenti, ma anche<br />
l’importanza dei contenuti e della<br />
loro comunicazione, hanno costituito<br />
un’ambiente di formazione ed apprendimento<br />
profondamente diverso e complementare<br />
rispetto all’usuale contesto<br />
Apprendere<br />
in un ambiente innovativo:<br />
l’opinione degli studenti<br />
di Gianluca Gianluca Gianluca Gianluca Gianluca Argentin Argentin Argentin Argentin Argentin e e e e e Chiara Chiara Chiara Chiara Chiara Tamanini Tamanini Tamanini Tamanini Tamanini<br />
LA VALUTAZIONE<br />
Nell’ambito di Web Valley 2001, l’IPRASE<br />
si è occupato, tra le altre cose, di far valutare<br />
ai ragazzi l’esperienza vissuta.<br />
L’obiettivo è stato quello di individuare i<br />
punti di forza e di debolezza di questo<br />
primo progetto, al fine di pianificare al<br />
meglio le iniziative future. Per condurre<br />
una valutazione capace di tener presente<br />
<strong>il</strong> contesto in cui i ragazzi si sono trovati<br />
a lavorare, abbiamo organizzato l’intervento<br />
in due fasi. In un primo momento,<br />
all’inizio del campus, abbiamo invitato i<br />
ragazzi a rispondere in forma scritta alla<br />
domanda “Cosa ti aspetti dalla Web Valley?”.<br />
In un secondo momento, negli ultimi<br />
giorni dell’esperienza, abbiamo proposto<br />
ai partecipanti un questionario<br />
strutturato in cui chiedevamo di valutare<br />
i differenti aspetti di quanto era stato loro<br />
offerto in riferimento alle aspettative<br />
emerse in precedenza. Il giudizio degli<br />
studenti è sintetizzato nel primo paragrafo<br />
di questo breve articolo.<br />
L’occasione di incontrare una ventina di<br />
ragazzi accomunati dalla passione per le<br />
nuove tecnologie e scelti su segnalazione<br />
dei loro dirigenti e professori, ci è sembrata<br />
però troppo ghiotta per limitarci alla<br />
scolastico. I risultati sono stati davvero<br />
incoraggianti, nonostante si sia trattato<br />
- per tutti! - “della prima volta”. Per<br />
questo pensiamo di riproporre l’esperienza<br />
anche nel corso del 2002. Le nostre<br />
ricerche nell’ambito delle metodologie<br />
di analisi del software 2 , dello sv<strong>il</strong>uppo<br />
di una comunità virtuale nel settore<br />
dei Sistemi Informativi Geografici 3<br />
e le recentissime proposte nella cultura<br />
del software per tutti e di tutti, quali la<br />
Knowledge Home di T. Toffoli 4 ci convincono<br />
sempre più della nuova dimensione<br />
assunta dal “software nel Web”, dalla<br />
rete, dalla comunicazione multimediale<br />
e dalla loro r<strong>il</strong>evanza sociale. Poter<br />
interagire con dei giovani e fare in modo<br />
che questi problemi siano formulati, discussi<br />
e percepiti in un contesto in cui si<br />
‘impara facendo’ ci sembra un’opportunità<br />
unica per gli studenti, per <strong>il</strong> mondo<br />
della ricerca e anche per la nostra comunità.<br />
1. http://www/.nu.org<br />
2. http;:/www.star.itc.it<br />
3. http://www.grass.itc.it<br />
4. http://www.kh.bu.edu<br />
di Gianni Gianni Gianni Gianni Gianni Lazzari Lazzari Lazzari Lazzari Lazzari<br />
sola attività valutativa. Abbiamo quindi<br />
deciso di sv<strong>il</strong>uppare <strong>il</strong> nostro intervento<br />
anche in una direzione inizialmente non<br />
prevista: ci siamo così posti l’obiettivo di<br />
ottenere dai ragazzi spunti di riflessione<br />
sul rapporto esistente tra le nuove tecnologie<br />
e l’apprendimento. Per fare ciò<br />
abbiamo impiegato strumenti sia di stampo<br />
qualitativo che quantitativo. Nella prima<br />
fase, abbiamo suddiviso i ragazzi in<br />
tre focus group e li abbiamo invitati a sv<strong>il</strong>uppare<br />
una discussione sull’apprendimento<br />
con le nuove tecnologie che traeva<br />
s<strong>punto</strong> da precedenti brainstorming<br />
realizzati con gli stessi studenti. In una<br />
seconda fase, nel questionario finale,<br />
abbiamo riproposto ai partecipanti alcune<br />
affermazioni emerse nel corso dei focus<br />
group chiedendo <strong>il</strong> grado d’accordo<br />
relativo a ciascuna. Abbiamo inoltre sottoposto<br />
ai ragazzi alcuni differenziali<br />
semantici, dato che durante <strong>il</strong> campus<br />
avevano già avuto modo di acquisire dimestichezza<br />
con questa tecnica di r<strong>il</strong>evazione.<br />
Le opinioni che i ragazzi hanno<br />
<strong>il</strong> <strong>punto</strong><br />
45 didascalie dossier