il punto - News facoltà
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IN U.S.A.<br />
La Cincinnati<br />
Country Day School (CCDS):<br />
una lunga ed interessante esperienza<br />
nell’uso della tecnologia al servizio dell’insegnamento<br />
di Gianni Gianni Gianni Gianni Gianni Lazzeri Lazzeri Lazzeri Lazzeri Lazzeri<br />
ITC-irst Centro per la ricerca scientifica e tecnologica<br />
Joe Hofmeister, direttore tecnologico di<br />
questa scuola, è stato ospite di ITC-irst<br />
nell’ambito di una visita della Fondazione<br />
Bertelsmann organizzata da Gianni<br />
Bonvicini, Presidente dell’ITC.<br />
Joe ha tenuto un seminario nel quale ha<br />
raccontato la sua esperienza, iniziata negli<br />
anni Settanta con l’acquisto e l’ut<strong>il</strong>izzo<br />
del primo minicomputer in una scuola<br />
americana, fino all’ultima interessante<br />
innovazione, che risale a cinque anni fa:<br />
ogni studente ed insegnante della scuola<br />
deve dotarsi di un PC portat<strong>il</strong>e, poiché<br />
la scuola è, come si definisce in un termine<br />
oggi molto abusato, una “scuola<br />
wireless”. Infatti, tramite un sistema di<br />
trasmissione radio all’interno della scuola<br />
e del campus, una persona può essere<br />
sempre connessa in rete ed in Internet,<br />
ap<strong>punto</strong> tramite un PC portat<strong>il</strong>e.<br />
I vantaggi sono abbastanza evidenti:<br />
l’apprendimento infatti può avvenire ovunque<br />
e in ogni momento. La Microsoft,<br />
che è partner dei questo progetto, ha<br />
anche prodotto due rapporti tecnici che<br />
descrivono l’impatto di una tale tecnologia<br />
sull’apprendimento degli studenti.<br />
È possib<strong>il</strong>e eseguire progetti di ricerca<br />
ed effettuare <strong>il</strong> lavoro personale in<br />
modo diverso ut<strong>il</strong>izzando molte più opportunità<br />
sia di contenuti che di strumenti.<br />
Inoltre gli studenti sono introdotti a<br />
nuove tematiche, quali quelle del diritto<br />
d’autore, come pure a comportamenti<br />
etici che un “cittadino nella società<br />
dell’informazione” deve apprendere ed<br />
avere.<br />
Infine, la comunicazione tra scuola, famiglia<br />
e studenti è molto arricchita da<br />
queste nuove opportunità; tanto da poter<br />
dire che la comunicazione è continua<br />
e molto efficace.<br />
La scuola, spesso citata sia dai media locali<br />
che da USA Today, è che è stata una<br />
delle prime a lanciare l’iniziativa della<br />
“scuola wireless”, organizza ogni anno<br />
conferenze per portare ad altre istituzioni<br />
le sue esperienze: di organizzazione<br />
di una scuola wireless, di integrazione<br />
nei curricola dell’uso del PC portat<strong>il</strong>e,<br />
di coinvolgimento di studenti e genitori.<br />
Ma sentiamo le parole di Hofmeister*:<br />
“Tutti i nostri studenti, dal primo all’ultimo<br />
grado, si portano appresso <strong>il</strong> PC portat<strong>il</strong>e<br />
durante <strong>il</strong> giorno così come i loro<br />
genitori si portavano appresso i libri,<br />
solo che adesso i nostri studenti portano<br />
in giro sia i libri che <strong>il</strong> portat<strong>il</strong>e. E<br />
sono r<strong>il</strong>uttanti a lasciare l’uno o l’altro<br />
dei loro strumenti di apprendimento.<br />
Fanno uso dei libri a scuola come noi un<br />
tempo. Il portat<strong>il</strong>e tuttavia offre loro una<br />
opportunità unica e nuova per espandere<br />
la loro padronanza del mondo dell’informazione.<br />
In un certo senso, <strong>il</strong> portat<strong>il</strong>e<br />
apre loro le porte a tutte le biblioteche<br />
del mondo e ad un patrimonio di informazioni<br />
nuove, in progressiva creazione<br />
giorno per giorno, non ancora racchiuse<br />
in alcun libro o biblioteca.<br />
Hanno accesso a ‘fonti primariÈ, di alto<br />
valore nel processo di ricerca, e altresì a<br />
documenti governativi conservati nell’archivio<br />
e nella biblioteca del Congresso.<br />
Questo strumento contribuisce a sv<strong>il</strong>uppare<br />
un nuovo tipo di relazione tra studenti<br />
e informazione. L’informazione resa<br />
loro disponib<strong>il</strong>e è corrente e tempestiva,<br />
può avere origine internazionale<br />
e, grazie alla mob<strong>il</strong>ità del portat<strong>il</strong>e, è<br />
accessib<strong>il</strong>e ovunque e in qualsiasi momento<br />
lo studente lo desideri. Paragonato<br />
ad un computer da tavolo, un portat<strong>il</strong>e<br />
nelle mani di uno studente è una finestra<br />
aperta su un mondo di informazioni<br />
che <strong>il</strong> discente può ut<strong>il</strong>izzare per verificare,<br />
mettere in dubbio o approfondire<br />
i concetti affrontati in classe. L’immediatezza<br />
di questa connessione all’informazione<br />
è molto diversa dall’ambien-<br />
OLTRE CONFINE<br />
te del laboratorio di informatica prevalente<br />
nelle scuole. Quando gli studenti<br />
hanno a disposizione <strong>il</strong> portat<strong>il</strong>e, è l’informazione<br />
a venire loro. Con un computer<br />
da tavolo sono invece gli studenti a<br />
dover andare in laboratorio, o dove si<br />
trova <strong>il</strong> computer, e solo se <strong>il</strong> computer<br />
è libero lo studente può avere possib<strong>il</strong>ità<br />
di accedere all’informazione.<br />
Inoltre ogni portat<strong>il</strong>e è personalizzato<br />
sulle esigenze del singolo studente. Lo<br />
studente sa quali programmi sono installati,<br />
dove sono e come salvare l’informazione<br />
sul disco fisso. Il rapporto è<br />
molto personale. Come dicono a volte i<br />
nostri studenti: “Tutta la mia vita è sul<br />
mio computer”. Nessuno dice questo di<br />
un computer da tavolo di scuola o del<br />
computer di casa che spesso viene condiviso<br />
dagli altri membri della famiglia.<br />
Questo è <strong>il</strong> nostro quinto anno di adozione<br />
del “Laptop Program” e quando andiamo<br />
a visitare altre scuole e incontriamo<br />
i loro insegnanti, ci riesce diffic<strong>il</strong>e<br />
immaginare un ambiente con i computer<br />
fissi in laboratorio. Il PC portat<strong>il</strong>e ha<br />
cambiato <strong>il</strong> lo scenario di apprendimento<br />
alla CCDS.”<br />
Questa è la sperimentazione più importante<br />
introdotta e presentata anche a<br />
Trento, ma non è l’unica. Una visita a questo<br />
sito, http://countryday.net/ dove si<br />
possono trovare molte più informazioni,<br />
suggerisce sicuramente molti spunti<br />
di riflessione ed approfondimento su<br />
questo tema, anche critici, riguardanti<br />
la portab<strong>il</strong>ità di queste esperienze.<br />
* Si ringrazia Ileana Collini per la preparazione<br />
del testo.<br />
progetti ed esperienze<br />
75 didascalie dossier