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il punto - News facoltà

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pra elencati in merito alla formazione di<br />

tipo tradizionale sui docenti in Trentino.<br />

Nel nostro contesto si parla di formazione<br />

di adulti quindi di una formazione<br />

continua che permetta all’utente di fruire,<br />

quando e come meglio ritiene opportuno,<br />

di occasioni di apprendimento,<br />

anche con l’ut<strong>il</strong>izzo di tecnologie didattiche<br />

innovative, lungo tutto l’arco della<br />

propria esperienza culturale e professionale.<br />

Come è noto la formazione degli<br />

adulti ha delle peculiarità proprie: fa<br />

leva sull’esperienza del discente; cerca<br />

di offrire interventi formativi non in funzione<br />

di un ut<strong>il</strong>izzo per <strong>il</strong> futuro, ma nell’ottica<br />

di agevolare la risoluzione dei<br />

quotidiani problemi che <strong>il</strong> discente affronta<br />

sul lavoro, cerca di porre <strong>il</strong> discente<br />

al centro del proprio processo formativo<br />

perché l’adulto tende a rifiutare<br />

imposizioni sulla definizione del proprio<br />

processo di apprendimento. A partire da<br />

queste considerazioni si può dedurre<br />

l’opportunità di b<strong>il</strong>anciare la FAD qui<br />

proposta più sul modello “dell’apprendimento<br />

attivo centrato sulla persona”<br />

che non su quello di “insegnamento<br />

strutturato”. Un ulteriore passo doveroso<br />

è rappresentato dallo studio delle<br />

tipologie di sistemi FAD per individuare<br />

modelli e soluzioni tecniche che meglio<br />

si adattano alla risoluzione dei problemi<br />

sopra evidenziati. Si considereranno<br />

a questo proposito i seguenti parametri:<br />

•<strong>il</strong> grado di apertura del sistema (la<br />

sua capacità di adattarsi alle esigenze<br />

del discente e del formatore);<br />

•<strong>il</strong> tipo di struttura didattica sottesa;<br />

•i media impiegati;<br />

•<strong>il</strong> grado di interazione con <strong>il</strong> discente;<br />

•<strong>il</strong> genere di corsi offerti;<br />

•i costi.<br />

Nella scelta del modello si porrà l’attenzione<br />

anche su tre indicatori:<br />

1. 1. 1. grado di autonomia del discente nella<br />

scelta e nel controllo degli obiettivi e<br />

nell’evoluzione dell’apprendimento;<br />

2. 2. 2. caratteristiche del processo: razionalizzazione,<br />

difficoltà di produzione, standardizzazione,<br />

valutazione;<br />

3. 3. interazione e comunicazione: flusso<br />

della comunicazione, ruolo del tutor e<br />

del sistema di supporto al discente; equ<strong>il</strong>ibrio<br />

fra interazione e apprendimento<br />

individuale.<br />

Modello Modello Modello Modello Modello organizzativo<br />

organizzativo<br />

organizzativo<br />

organizzativo<br />

organizzativo<br />

In linea di massima l’organizzazione tipica<br />

della FAD prevede tre FASI:<br />

1. 1. 1. la progettazione con definizione del<br />

quadro generale e delle strategie di intervento;<br />

2. 2. 2. la realizzazione con particolare riferimento<br />

alla costruzione dei materiali didattici<br />

occorrenti;<br />

3. 3. la gestione in cui si curano l’erogazione<br />

dell’intervento, la comunicazione<br />

e <strong>il</strong> servizio di sostegno ai discenti, gli<br />

aspetti inerenti la verifica degli apprendimenti.<br />

Per la realizzazione di un sistema efficace<br />

di formazione a distanza è necessario<br />

integrare competenze di esperti provenienti<br />

da ambiti culturali differenti. Le<br />

quattro aree primarie di competenza individuate<br />

sono:<br />

•informatica; •comunicazione; •contenuti; •didattica. Le competenze richieste richiedono l’intervento<br />

di figure specialistiche: tutors,<br />

esperti del contenuto e della didattica,<br />

redattori di testi, grafici ed esperti della<br />

comunicazione, sv<strong>il</strong>uppatori di pacchetti<br />

multimediali, gestori di reti telematiche,<br />

esperti di valutazione.<br />

Fase Fase Fase Fase Fase della della della della della progettazione<br />

progettazione<br />

progettazione<br />

progettazione<br />

progettazione<br />

Nella prima fase del lavoro di progettazione<br />

i responsab<strong>il</strong>i delle quattro aree<br />

cominceranno a lavorare su questa prima<br />

traccia abbozzando l’idea del modello<br />

e dell’applicazione. Dovrà necessariamente<br />

trattarsi di un lavoro collegiale<br />

che tenga conto di tutti i punti di vista<br />

perché in questa fase verrà deciso l’indirizzo<br />

dell’intervento di FAD.<br />

Un gruppo di “controllo esterno” in cui<br />

saranno rappresentati anche insegnanti<br />

visionerà in due fasi successive:<br />

•<strong>il</strong> contenuto vale a dire i testi dell’applicazione<br />

su carta;<br />

•un prototipo dell’applicazione che,<br />

pur non ancora completo, possa dare<br />

un’idea delle caratteristiche del prodotto<br />

finito.<br />

Il prototipo, sarà anche oggetto di verifica<br />

sperimentale.<br />

Sulla base dei pareri, suggerimenti, idee,<br />

dubbi, perplessità, difficoltà emerse saranno<br />

operati gli aggiustamenti necessari.<br />

Questo gruppo è stato definito come<br />

gruppo di “controllo esterno” perché<br />

non parteciperà ai lavori di progettazione<br />

e realizzazione dell’opera e potrà esprimere<br />

di conseguenza pareri liberi da<br />

condizionamenti di qualsiasi natura.<br />

Gli insegnanti coinvolti parteciperanno<br />

invece direttamente ai lavori e, assieme<br />

agli esperti sul contenuto, costituiran-<br />

no le risorse per l’area di competenza<br />

sulla didattica.<br />

Dalla reciproca “contaminazione” operata<br />

dai rappresentanti delle quattro aree<br />

durante <strong>il</strong> lavoro collegiale di progettazione<br />

dovranno prendere corpo i criteri<br />

guida per selezionare e organizzare <strong>il</strong><br />

materiale informativo (area del contenuto);<br />

le soluzioni più adatte per la gestione<br />

dell’interfaccia, i codici espressivi<br />

e le ipotesi comunicative per la definizione<br />

del “messaggio multimediale”<br />

(area della comunicazione); le scelte didattiche<br />

più opportune per la presentazione<br />

del contenuto (area della didattica);<br />

le scelte informatiche necessarie per<br />

giungere ad un progetto ben strutturato,<br />

robusto, di fac<strong>il</strong>e manutenzione ed<br />

efficiente.<br />

Fase Fase Fase Fase Fase di di di di di realizzazione realizzazione realizzazione realizzazione realizzazione dei dei dei dei dei corsi corsi corsi corsi corsi<br />

Un <strong>punto</strong> nodale nell’organizzazione del<br />

lavoro è quello relativo allo sv<strong>il</strong>uppo dei<br />

corsi, dalla progettazione fino alla costruzione<br />

dei materiali didattici.<br />

Dopo la prima fase di progettazione in<br />

cui <strong>il</strong> gruppo opererà nella sua interezza<br />

saranno alternati:<br />

•momenti di lavoro in piccoli sottogruppi<br />

che opereranno per la realizzazione<br />

dei singoli moduli (corsi) previsti<br />

nell’architettura complessiva (è necessario,<br />

in alcune fasi, giungere entro tempi<br />

ragionevoli alla produzione di materiali<br />

e ad una prima stesura di alcuni prototipi);<br />

•momenti di lavoro in cui <strong>il</strong> gruppo opera<br />

nella sua interezza per non perdere<br />

di vista la complessità del quadro generale,<br />

i legami fra le quattro aree (informatica,<br />

comunicazione, contenuti, didattica)<br />

e i vincoli derivanti dal rispetto<br />

delle esigenze di ciascuna di esse;<br />

•momenti di confronto e verifica con<br />

<strong>il</strong> gruppo di “controllo esterno”.<br />

La responsab<strong>il</strong>ità rispetto al contenuto<br />

di ciascun corso sarà affidata a un coordinatore<br />

dell’area contenutistica con<br />

compiti di supervisione e controllo su<br />

tutti i materiali del modulo.<br />

La responsab<strong>il</strong>ità finale sulla realizzazione<br />

del corso (integrazione fra contenuti,<br />

scelte didattiche, tecniche di comunicazione,<br />

e soluzioni multimediali da ut<strong>il</strong>izzare)<br />

è a carico del coordinatore del<br />

progetto.<br />

Ciascun corso potrà prevedere l’ut<strong>il</strong>izzo<br />

di due tipi di materiali:<br />

•materiali multimediali su CD-ROM con<br />

forti componenti di audio, video e animazioni,<br />

consultab<strong>il</strong>i sia in modalità ON-<br />

<strong>il</strong> <strong>punto</strong><br />

29 didascalie dossier

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