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La società unidimensionale e il suo superamento - Marcuse.org

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Neri, <strong>La</strong> <strong>società</strong> <strong>unidimensionale</strong> e <strong>il</strong> <strong>suo</strong> <strong>superamento</strong> (2008) 24<br />

di nuove forme di esistenza non aggressive, vi è <strong>il</strong> rischio di una fuga dalla realtà. <strong>Marcuse</strong><br />

allude all’uso, sempre più frequente in quegli anni da parte dei giovani, di sostanze<br />

stupefacenti, atte a favorire una “ricerca psichedelica” che culmina nella dissoluzione della<br />

percezione ordinaria sperimentata nel cosiddetto “trip”. A partire dagli anni ’50, infatti, si era<br />

diffuso l’uso dell’ LSD, uno dei più potenti allucinogeni allora conosciuti, sperimentato<br />

sull’uomo nel 1938 dal chimico svizzero Albert Hofmann. Secondo <strong>Marcuse</strong>, la liberazione<br />

delle percezioni favorita dal consumo di certe sostanze, per quanto artificiale, anticipa la<br />

liberazione sociale vera e propria, ma non contribuisce a modificare in concreto la struttura<br />

della <strong>società</strong> e tende, quindi, a favorire l’assorbimento dei nuovi movimenti di protesta<br />

all’interno della cultura dominante.<br />

Arriviamo così ad individuare un’altra categoria di individui potenzialmente in grado di<br />

mettere in atto un’opposizione efficace al sistema capitalistico, e cioè le forze di liberazione<br />

nazionale agenti nel Terzo Mondo, cui <strong>il</strong> f<strong>il</strong>osofo assegna un posto particolare. A <strong>suo</strong> avviso<br />

tali forze costituiscono “la minaccia più grave all’attuale sistema mondiale del capitalismo e,<br />

per molti versi, possono essere considerate come <strong>il</strong> 'nuovo proletariato' “ 30 . I movimenti di<br />

liberazione nazionale spostano la rivoluzione dai paesi industrializzati a quelli periferici ed<br />

emarginati. Dato che <strong>il</strong> proletariato agricolo dei paesi neocoloniali ha assunto una funzione<br />

fondamentale nella produzione e riproduzione di beni materiali, è su questi lavoratori che si<br />

scarica maggiormente <strong>il</strong> peso dell’oppressione e dello sfruttamento. Nonostante ciò, anche in<br />

questo caso <strong>Marcuse</strong> esita ad identificare nelle forze di liberazione nazionale l’unico soggetto<br />

rivoluzionario: “Le premesse per la liberazione e lo sv<strong>il</strong>uppo del Terzo Mondo - egli spiega –<br />

devono s<strong>org</strong>ere nei paesi a capitalismo avanzato” 31 . I fronti di liberazione nazionale<br />

minacciano gli interessi della <strong>società</strong> capitalistica, ma solo l’indebolimento interno delle<br />

potenze coloniali può arrestare la riproduzione di quelle forze che favoriscono <strong>il</strong> colonialismo<br />

e le sue forme di sfruttamento. In altri termini, “le catene dello sfruttamento devono spezzarsi<br />

nel <strong>suo</strong> anello più forte” 32 .<br />

Insomma, nessuna delle nuove forme di opposizione, presa singolarmente, ha in sé forza<br />

sufficiente per rovesciare <strong>il</strong> sistema capitalistico. È solo con la convergenza di queste diverse<br />

energie che tale speranza potrà essere tradotta in realtà. È opportuno comunque anche far<br />

notare che <strong>Marcuse</strong> è stato fra i primi ad intuire come un importante fattore di cambiamento<br />

della <strong>società</strong> poteva essere costituito dai movimenti ecologisti, che sv<strong>il</strong>upparono un duplice<br />

30<br />

Ivi, pp. 53-54.<br />

31<br />

Ivi, pp. 160-161.<br />

32<br />

Ivi, p. 161.

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