La società unidimensionale e il suo superamento - Marcuse.org
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Neri, <strong>La</strong> <strong>società</strong> <strong>unidimensionale</strong> e <strong>il</strong> <strong>suo</strong> <strong>superamento</strong> (2008) 44<br />
repressiva. E tale rovesciamento non è questione di psicologia o di etica, ma di politica,<br />
nel<br />
senso in cui questo termine è stato usato qui fino ad ora: la pratica per cui tramite le<br />
istituzioni-base della <strong>società</strong> sono state definite e giustificate. È una pratica posta in atto da<br />
100<br />
individui, e non ha importanza quanto essi possano essere <strong>org</strong>anizzati” . A questo punto<br />
tornano a porsi in maniera urgente gli stessi interrogativi: “Come possono gli individui<br />
amministrati – che hanno tratto dalla loro mut<strong>il</strong>azione le loro libertà e soddisfazioni, e così la<br />
riproducono su larga scala – liberarsi da se stessi non meno che dai loro padroni? Come si<br />
può anche solo pensare che <strong>il</strong> circolo vizioso si possa rompere?” e<br />
101 . <strong>La</strong> soluzione potrebb<br />
essere un controllo sociale sulla produzione e sulla distribuzione dei beni necessari, che<br />
ponga le condizioni per un’effettiva autodeterminazione. Quest’ultima “sarà reale nella<br />
misura in cui le masse si saranno dissolte in individui liberi da ogni propaganda,<br />
indottrinamento e manipolazione, capaci di conoscere e di comprendere i fatti e di valutare le<br />
alternative. In altre parole, la <strong>società</strong> è razionale e libera nella misura in cui è <strong>org</strong>anizzata,<br />
sostenuta e riprodotta da un Soggetto storico essenzialmente nuovo” 102 . Dunque, a<br />
conclusione de L’uomo a una dimensione, <strong>Marcuse</strong> sembra auspicare una presa di coscienza<br />
da parte di ciascun uomo delle reali condizioni di vita in cui si trova. Se “ogni liberazione<br />
dipende dalla coscienza della servitù” i<br />
103 , ciascun uomo sarà tanto più autonomo e libero da<br />
modi di vita prestab<strong>il</strong>iti quanto più contrapporrà ad essi <strong>il</strong> proprio personalissimo modo di<br />
vivere ed esprimersi, lavorare e divertirsi. Percepire se stessi come potenziali soggetti<br />
rivoluzionari, significa innanzitutto aprire gli occhi sulla realtà con sguardo attento e critico,<br />
ovvero liberando la mente dalle mistificazioni con cui la <strong>società</strong> condiziona gli individui.<br />
Solo in questo<br />
modo, secondo <strong>Marcuse</strong>, è possib<strong>il</strong>e per ciascun uomo vivere un’esistenza<br />
autentica.<br />
100 Ivi, p. 253.<br />
101 Ibidem.<br />
102 Ivi, p. 255.<br />
103 Ivi, p. 21.