La società unidimensionale e il suo superamento - Marcuse.org
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Neri, <strong>La</strong> <strong>società</strong> <strong>unidimensionale</strong> e <strong>il</strong> <strong>suo</strong> <strong>superamento</strong> (2008) 55<br />
subito conto che quell’avvenimento avrebbe decretato l’inizio di una spirale di insensata<br />
violenza, destinata inesorab<strong>il</strong>mente a travolgere anche la sua famiglia: “Questo è <strong>il</strong> momento<br />
per gli idioti di entrare in azione. Questo è <strong>il</strong> momento per dei bravi ragazzi, i coraggiosi, di<br />
farsi uccidere e uccidere altri bravi ragazzi. Ho già visto tutto questo, eccoci daccapo. E i<br />
miei tre ragazzi, quattro con <strong>il</strong> piccolo Charley, quindici anni e chi sa? I miei ragazzi! I miei<br />
ragazzi!” 132 .<br />
Peter Martin è profondamente turbato e disorientato dal rapido precipitare degli eventi e si<br />
rende conto che non ha più senso, per lui, rimanere a Galloway, ora che tutti i <strong>suo</strong>i amici<br />
d’infanzia sono al fronte, perché di notte, mentre cammina per le strade della sua città, che<br />
“sembravano vuote adesso, era come se udisse le distanti, solenni voci di questi giovani,<br />
sim<strong>il</strong>i a fantasmi, che lo chiamavano implorandolo, perché lui non era con loro. Perduti,<br />
perseguitati, quasi dimenticati, dov’erano tutti? Erano sparpagliati per gli Stati Uniti e in<br />
Ingh<strong>il</strong>terra, in Australia, in India e a Pearl Harbour” 133 . E non ha più senso neanche tornare al<br />
college, perché, con lo scoppio della guerra, tutti i giovani universitari sarebbero stati costretti<br />
a lasciare gli studi per prestare <strong>il</strong> servizio m<strong>il</strong>itare. Così Peter, con grande disappunto dei <strong>suo</strong>i<br />
genitori che avevano riposto in lui grandi speranze, lascia l’università, e “un mattino di luglio<br />
del 1942 lasciò casa, con una sacca da marinaio piena di vestiti da lavoro” 134 , per andare ad<br />
imbarcarsi su una nave della marina mercant<strong>il</strong>e ( Jack Kerouac, come <strong>il</strong> personaggio che lo<br />
impersona nel romanzo, si arruolò realmente nella marina mercant<strong>il</strong>e ). Sono mesi di cupa e<br />
profonda solitudine per Peter. Nell’osservare, dal ponte della nave su cui viaggia, le giovani<br />
spose che salutano dalle banchine i loro mariti in partenza, Peter ha chiara la visione<br />
dell’effetto che la guerra aveva sortito sulle persone: “Sembrava come se un’intera nazione di<br />
uomini e donne stesse incominciando a vagabondare con la guerra. Viaggiavano su treni e su<br />
autobus, e le loro sconosciute facce fam<strong>il</strong>iari, all’improvviso erano ovunque” 135 . Il mercant<strong>il</strong>e<br />
su cui presta servizio Peter è diretto in Groenlandia e lì, a "quattrom<strong>il</strong>a miglia sconosciute<br />
distanti da casa, tutti erano ossessionati, persi in premonizioni di non-ritorno, consegnati al<br />
nulla della terra, abbandonati tra rocce ai margini del mondo, derelitti in un mondo di neve,<br />
come se fossero condannati dentro le porte di un impossib<strong>il</strong>e continente dal nome<br />
inappropriato. E dov’era casa? E le loro famiglie afflitte?” 136 .<br />
Mentre Peter e i <strong>suo</strong>i fratelli seguono ciascuno <strong>il</strong> proprio destino, gli unici tre membri della<br />
132 Ivi, p. 256.<br />
133 Ivi, p. 277-8.<br />
134 Ivi, p. 278.<br />
135 Ivi, p. 272.<br />
136 Ivi, p. 287.