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La società unidimensionale e il suo superamento - Marcuse.org

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Neri, <strong>La</strong> <strong>società</strong> <strong>unidimensionale</strong> e <strong>il</strong> <strong>suo</strong> <strong>superamento</strong> (2008) 33<br />

ed azione del singolo possono e debbono cedere <strong>il</strong> passo” 57 . <strong>La</strong> coscienza felice è la<br />

manifestazione più compiuta dell’accettazione dell’ordine stab<strong>il</strong>ito, un’accettazione che si<br />

riflette in modo ancora più chiaro nell’universo del linguaggio. Un tempo la contraddizione<br />

era un’offesa alla logica. Oggi essa è, secondo <strong>Marcuse</strong>, un principio della nuova logica,<br />

quella della manipolazione. È la parola che “ordina ed <strong>org</strong>anizza, che induce le persone a<br />

fare, a comprare e ad accettare. Viene trasmessa in uno st<strong>il</strong>e che è una vera creazione<br />

linguistica; una sintassi in cui la struttura della proposizione è abbreviata, condensata in tal<br />

modo che non rimane alcuna tensione, alcuno ‘spazio’ tra le parti della proposizione” 58 . Il<br />

ragionamento tecnologico tende a identificare le cose con la loro funzione e “la parola<br />

diventa clichè, e, come clichè, governa la parlata o la scrittura; la comunicazione preclude per<br />

tal via uno sv<strong>il</strong>uppo genuino del significato” 59 . L’unificazione degli opposti, che caratterizza<br />

<strong>il</strong> modo di parlare di alcuni politici, rappresenta, per <strong>Marcuse</strong>, uno dei molti modi in cui <strong>il</strong><br />

discorso si rende immune alla protesta e al rifiuto. Un esempio fra tanti potrebbe essere al<br />

giorno d’oggi <strong>il</strong> concetto di “bomba intelligente” che, pur manifestando una chiara<br />

incompatib<strong>il</strong>ità di significato tra i due termini messi in relazione, ha la capacità di attenuare <strong>il</strong><br />

senso negativo che ha di per sé <strong>il</strong> concetto di “bomba”, unendo ad esso l’aggettivo<br />

positivizzante “intelligente”. A questo proposito, è significativo che <strong>Marcuse</strong> esemplifichi<br />

questa immunità del discorso <strong>unidimensionale</strong> rispetto a ogni contraddizione richiamandosi a<br />

Ge<strong>org</strong>e Orwell. Questi, nel romanzo intitolato 1984, ci fornisce una descrizione molto chiara<br />

di questa tendenza del linguaggio contemporaneo a unificare gli opposti, quando scrive che “i<br />

tre slogan del partito sono: LA GUERRA È PACE<br />

LA LIBERTÀ È SCHIAVITÙ<br />

L’IGNORANZA È FORZA” 60 .<br />

Si può concludere pertanto affermando che <strong>il</strong> linguaggio dell’era tecnologica,<br />

funzionalizzato, abbreviato ed unificato, è <strong>il</strong> linguaggio caratteristico del pensiero<br />

<strong>unidimensionale</strong>. “<strong>La</strong> nuova finezza del linguaggio magico-rituale –sostiene <strong>Marcuse</strong>- è<br />

piuttosto da vedersi nel fatto che le persone non vi credono, o non se ne curano, eppure<br />

agiscono in conformità ad esso. Uno non ‘crede’ nella proposizione che esprime un modo di<br />

agire, ma essa si giustifica nell’azione, nel portare a termine un lavoro, nel vendere e<br />

57<br />

Ivi, p. 92.<br />

58<br />

Ivi, p. 98.<br />

59<br />

Ivi, p. 99.<br />

60<br />

G. Orwell, Nineteen Eighty-Four, Eric Blair, Londra 1949 ( 1984, tr. it. d. S. Manferlotti, Mondadori, M<strong>il</strong>ano<br />

2005, p. 8 ).

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