La società unidimensionale e il suo superamento - Marcuse.org
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Neri, <strong>La</strong> <strong>società</strong> <strong>unidimensionale</strong> e <strong>il</strong> <strong>suo</strong> <strong>superamento</strong> (2008) 27<br />
Crebbe in maniera vertiginosa l’acquisto di quei beni di servizio considerati comunemente<br />
non essenziali e in gran parte riservati fino ad allora alle sole classi agiate, come le<br />
automob<strong>il</strong>i o i televisori. Questo boom dei consumi superflui fu favorito soprattutto dalla<br />
diffusione degli slogan pubblicitari, amplificati dai mezzi di comunicazione di massa. Il<br />
risultato fu la progressiva standardizzazione dei modelli di consumo e l’<br />
“americanizzazione”, ovvero l’adattarsi ai costumi e allo st<strong>il</strong>e di vita americani.<br />
<strong>La</strong> ribellione contro la <strong>società</strong> dei consumi si accese più forte soprattutto tra i movimenti<br />
studenteschi americani, ma, a partire dal ’66-’67, si estese anche ai maggiori paesi<br />
dell’Europa occidentale. In questo contesto è fac<strong>il</strong>e comprendere come L’uomo a una<br />
dimensione, con la sua critica della <strong>società</strong> opulenta e dei <strong>suo</strong>i effetti sull’esistenza degli<br />
individui, quando venne pubblicato nel 1964 negli Stati Uniti e quando nel 1967 penetrò<br />
anche in Europa, ebbe immediatamente un immenso successo, in particolar modo tra gli<br />
studenti e i movimenti di protesta. Non a caso <strong>Marcuse</strong> viene considerato da molti <strong>il</strong> “maestro<br />
del ‘68” e ciò si spiega proprio considerando la grandissima diffusione delle idee del f<strong>il</strong>osofo<br />
tra i nuovi gruppi che si opponevano alla <strong>società</strong> dei consumi e agli st<strong>il</strong>i di vita da essa dettati.<br />
È dunque dall’analisi di questa <strong>società</strong> che si deve partire per poter comprendere <strong>il</strong> significato<br />
del radicale mutamento che essa ha indotto nelle coscienze degli individui.<br />
È significativo che <strong>Marcuse</strong> intitoli l’introduzione a L’uomo a una dimensione “<strong>La</strong> paralisi<br />
della critica: la <strong>società</strong> senza opposizione”. L’espressione “<strong>società</strong> senza opposizione” vuol<br />
dire che si è compiuto inesorab<strong>il</strong>mente <strong>il</strong> processo di omologazione degli individui all’ordine<br />
costituito. <strong>La</strong> maggioranza della popolazione accetta la <strong>società</strong> per quella che è e non lotta per<br />
cambiarla, perché è convinta che in essa possa trovare ciò di cui ha bisogno. Questo fatto, per<br />
<strong>Marcuse</strong>, mostra come la caratteristica fondamentale del mondo capitalistico ed industriale<br />
sia la sua irrazionalità. Lo sv<strong>il</strong>uppo tecnologico ha una parte essenziale nell’accrescimento<br />
della produttività e nella diffusione dell’idea di un benessere a portata di mano, ma nella<br />
misura in cui la tecnologia, nelle <strong>società</strong> industriali avanzate, si trasforma in pura<br />
strumentalità, essa assume <strong>il</strong> volto del puro dominio. Il progetto tecnologico nasce da una<br />
precisa base materiale, ovvero dall’incapacità della <strong>società</strong> di soddisfare autonomamente i<br />
bisogni umani, ed esige, per attendere a questo scopo, un controllo serrato sulla natura,<br />
sull’uomo e sulle risorse naturali. Depurata da quelle che sono le sue principali finalità,<br />
ovvero rinnovare <strong>il</strong> processo produttivo assegnando alle macchine <strong>il</strong> grosso del lavoro e<br />
lasciando all’uomo più tempo per sé, la tecnologia diventa solo un mezzo nelle mani del più<br />
forte. In questo senso la <strong>società</strong> è “nell’insieme irrazionale”. “<strong>La</strong> sua produttività tende a<br />
distruggere <strong>il</strong> libero sv<strong>il</strong>uppo di facoltà e bisogni umani, la sua pace è mantenuta da una