La società unidimensionale e il suo superamento - Marcuse.org
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Neri, <strong>La</strong> <strong>società</strong> <strong>unidimensionale</strong> e <strong>il</strong> <strong>suo</strong> <strong>superamento</strong> (2008) 49<br />
un atteggiamento, uno st<strong>il</strong>e […] Il beat è qualunque uomo che rompa <strong>il</strong> sentiero stab<strong>il</strong>ito per<br />
seguire <strong>il</strong> sentiero destinato” 113 .<br />
Fu però principalmente Kerouac a sentirsi chiamato in causa, in qualità di “fondatore” della<br />
Beat Generation. Il volume Scrivere Bop. Lezioni di scrittura creativa è fondamentale per<br />
apprendere dalla voce diretta dell’autore le caratteristiche e l’origine del termine beat.<br />
Kerouac ne dà la spiegazione ufficiale, rispondendo alle accuse di teppismo e di indifferenza<br />
nei confronti della <strong>società</strong>, mosse contro di lui e i <strong>suo</strong>i compagni d’avventura. In uno degli<br />
scritti contenuti in Scrivere Bop, intitolato significativamente Agnello, non leone, Kerouac<br />
affermava con forza: “<strong>La</strong> Beat Generation non è teppismo. In qualità di colui che<br />
improvvisamente ha trovato la parola beat per descrivere la nostra generazione, vorrei<br />
esprimere <strong>il</strong> mio modesto parere sull’argomento prima che qualunque altro scrittore cominci<br />
a definirla ‘teppista’, ‘violenta’, ‘indifferente’, ‘sradicata’. Come possono le persone essere<br />
senza radici? E indifferenti a che cosa? Ai bisogni? E sarebbero dei teppisti perché non<br />
vestono elegantemente?” 114 . <strong>La</strong> parola beat non è mai stata sinonimo di “delinquente”, ma<br />
“designava gli individui dotati di una spiritualità diversa che non formarono mai una banda<br />
ma rimasero solitari a guardare fuori dalla finestra cieca della nostra civ<strong>il</strong>tà, gli eroi<br />
sotterranei che avevano finalmente voltato le spalle all’occidentale ‘macchina’ della libertà’<br />
“ 115 e che “profetizzavano un nuovo st<strong>il</strong>e per la cultura americana, un nuovo st<strong>il</strong>e,<br />
pensavamo, completamente libero da influenze europee ( diversamente dalla Lost Generation<br />
), una nuova formula magica” 116 .<br />
L’espressione Lost Generation ( Generazione Perduta ) designa la generazione del primo<br />
dopoguerra, che aveva come punto di riferimento le opere di Francis Scott Fitzgerald.<br />
Kerouac, nel differenziare la Beat Generation dalla Lost Generation, per rispondere a coloro<br />
che ritenevano la prima una pallida imitazione della seconda, sostiene: “<strong>La</strong> Lost Generation<br />
degli anni ’20 non credeva a niente e così, coi loro modi piuttosto cinici, quei ragazzi<br />
rifiutarono ogni cosa. Quella generazione, oggi, forma <strong>il</strong> corpo dell’autorità e ci guarda con<br />
sfavore […] <strong>La</strong> Lost Generation aveva rifiutato ogni cosa; la Beat Generation sta<br />
raccogliendo tutto di nuovo. <strong>La</strong> Beat Generation è convinta che ci sarà una giustificazione a<br />
tutto l’orrore della vita” 117 . Queste affermazioni sono state fraintese dalla maggior parte degli<br />
intellettuali di quel periodo, perché scambiate per professioni di disinteresse e di distacco nei<br />
113<br />
G. Corso, Gemini, vol. 2, n. 6, primavera 1959.<br />
114<br />
J. Kerouac, Scrivere Bop. Lezioni di scrittura creativa, cit., p. 49.<br />
115<br />
Ivi, p. 41.<br />
116<br />
Ivi, p. 42.<br />
117<br />
Ivi, p. 51.