02.06.2013 Views

2-Diabetes-Barometer-Report

2-Diabetes-Barometer-Report

2-Diabetes-Barometer-Report

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

sire una maggiore aderenza alla terapia, sono in fase di<br />

sviluppo analoghi del GLP-1 con somministrazione settimanale,<br />

bi-settimanale e, addirittura, mensile. Se queste<br />

sono le più recenti acquisizioni della farmacopea nel<br />

campo del trattamento del diabete, ed in particolare del<br />

diabete tipo 2, il futuro appare ancora più ricco, con<br />

molecole sempre progettate per correggere le specifiche<br />

alterazioni responsabili dell'iperglicemia cronica. In quest’ottica,<br />

nuovi farmaci in grado di agire su tappe enzimatiche<br />

responsabili di delicati processi, come quelli che<br />

governano la secrezione di insulina e l’azione di farmaci<br />

iperglicemizzanti come il glucagone, sono in fase di attiva<br />

esplorazione. Ma la nuova classe di farmaci prossimi<br />

venturi sembra essere quella che annovera gli inibitori del<br />

GLUT-2 (Dapagliflozin, Sergliflozin etc.). Questo trasportatore<br />

è responsabile del riassorbimento del 90% del glucosio<br />

filtrato a livello del rene. La conseguente perdita<br />

dell’eccesso di glucosio nelle urine oltre a ridurre i livelli<br />

di glicemia sembra poter favorire il calo ponderale ed i<br />

valori pressori.<br />

Farmaci tradizionali, nuovi e futuri per il trattamento del<br />

diabete tipo 2<br />

Conclusioni<br />

In definitiva, il diabete tipo 2 sta emergendo come una<br />

patologia complessa, caratterizzata dalla coesistenza di<br />

molteplici fattori patogenetici, ognuno dei quali può<br />

essere un potenziale obiettivo farmacologico. A tutt'oggi<br />

è però improbabile che si possa identificare un unico<br />

farmaco in grado di controllare non solo le alterazioni<br />

della glicemia, ma anche le frequenti alterazioni metaboliche<br />

ed emodinamiche che si accumulano nel paziente<br />

diabetico. Il trattamento farmacologico, se vuole essere<br />

efficace, non può che basarsi su un attento uso combinato<br />

di più farmaci. Di certo, quale che sia il farmaco e/o<br />

la combinazione di farmaci impiegati, la loro efficacia<br />

sarà tanto maggiore ed il loro impiego tanto più sicuro<br />

nella misura in cui essi non saranno la sola forma di trattamento.<br />

Il trattamento farmacologico deve infatti inserirsi<br />

in un programma terapeutico che veda sempre, alla<br />

base, l’adozione di uno stile di vita salubre caratterizzato<br />

dalla attenzione dietetica e dalla regolare attività fisica:<br />

una norma che, diabetici e non diabetici, tutti dovrebbero<br />

seguire.<br />

Call to action<br />

• Promuovere attività formative e di aggiornamento del<br />

personale medico sull’uso ottimale dei farmaci per la<br />

cura del diabete<br />

• Favorire gli studi sulle interazioni tra esercizio fisico e<br />

farmaci usati per la cura del diabete<br />

• Favorire gli studi di farmaco economia sugli effetti dell’esercizio<br />

fisico sull’assunzione dei farmaci usati per la<br />

cura del diabete<br />

Giuseppe Daniele, Stefano Del Prato<br />

Dipartimento di Endocrinologia e Metabolismo, Sezione di<br />

Malattie del Metabolismo e Diabetologia, Università di Pisa.<br />

99

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!