2-Diabetes-Barometer-Report
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Ignazio Marino<br />
Senatore,<br />
Presidente della Commissione di Inchiesta sull’efficacia e<br />
l'efficienza del Sistema Sanitario Nazionale<br />
I dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS)<br />
mostrano come lo stile di vita sedentario può rientrare tra<br />
le prime dieci cause di mortalità e inabilità nel mondo.<br />
Numerose evidenze scientifiche oggi dimostrano in<br />
maniera chiara gli effetti benefici sulla salute prodotti da<br />
un’attività fisica anche solo moderata ma svolta regolarmente.<br />
Complessivamente l’OMS stima che gli stili di vita non<br />
salutari spieghino quasi il 50% delle malattie negli uomini<br />
e quasi il 25% nelle donne, nei paesi europei più sviluppati.<br />
A livello mondiale, l’OMS calcola che circa il 58% del diabete<br />
mellito, il 21% delle malattie coronariche e quote tra<br />
l’8 e il 42% di certi tipi di cancro sono attribuibili a un<br />
indice di massa corporea superiore a 21.<br />
Il ruolo dell’esercizio fisico è dimostrato principalmente<br />
nei confronti delle patologie cardiovascolari, delle malattie<br />
metaboliche come il diabete, delle malattie osteoarticolari<br />
e in particolare dell'osteoporosi, ma ha un forte<br />
impatto anche sull’ipertensione e sul rischio di cancro.<br />
Sempre l’OMS stima che l’inattività fisica e cattivi stili di<br />
vita causino 1,9 milioni di decessi e 19 milioni di DALY<br />
(disability-adjusted life year) nel mondo. Essa contribuisce<br />
in particolare al 10-16% dei casi di tumore del seno, del<br />
colon-retto e del diabete mellito di tipo II, e circa il 22%<br />
della malattia ischemica.<br />
Ma soprattutto, l’esercizio fisico è il primo presidio terapeutico<br />
nella lotta all’obesità, vera pandemia moderna.<br />
Non bisogna pensare a una pratica intensa dell’esercizio<br />
fisico per ottenere benefici: infatti si può avere un miglioramento<br />
del proprio stato di salute anche facendo nel<br />
corso della giornata brevi periodi di attività fisica moderata<br />
e piccoli gesti quotidiani per combattere la sedentarietà<br />
indotta dalla vita e dalla tecnologia moderna.<br />
Il semplice camminare ad andatura spedita per 30-60<br />
minuti al giorno per più giorni alla settimana si associa in<br />
maniera significativa alla riduzione dell’incidenza di mortalità<br />
per malattie cardiovascolari.<br />
L’attività fisica, inoltre, aiuta a controllare il peso e riduce<br />
lo stress, l’ansia e il senso di depressione, promuovendo<br />
un concetto moderno di benessere.<br />
Negli Stati Uniti, dove l’obesità sta diventando una vera<br />
piaga sociale ed economica, il Piano Sanitario Nazionale<br />
“Healthy People 2010” individua l’incremento dell’attività<br />
fisica come uno dei principali obiettivi di salute per il<br />
Paese, definendo in maniera chiara i programmi per<br />
incentivare la pratica dell’esercizio in tutte le fasi della vita<br />
(solo il 25% degli adulti pratica attività fisica secondo i<br />
livelli minimi raccomandati, cioè 30 minuti di attività<br />
moderata almeno 5 giorni/settimana oppure 20 minuti di<br />
attività intensa 3 o più volte alla settimana).<br />
E il diabete è una delle patologie per cui vi è maggiore evidenza<br />
di dati politici, economici e clinici sui benefici dell’attività<br />
motoria nella lotta a quello che comunemente si<br />
usa definire "diabesità", dalla sintesi delle correlazioni<br />
pandemiche di diabete e obesità.<br />
L’enunciazione dell'OMS nell’atto costitutivo del 1948,<br />
“La salute è uno stato di completo benessere fisico, mentale<br />
e sociale e non la semplice assenza di malattie e di<br />
infermità”, appare quanto mai attuale e diventa oggi un<br />
preciso impegno sul quale lavorare concretamente per<br />
l’individuazione di strategie politiche, sociali e sanitarie.<br />
Oggi l’impegno delle Istituzioni deve andare in questa<br />
direzione, favorendo non solo terapie farmacologiche<br />
innovative efficaci nella cura del diabete, ma anche strategie<br />
per promuovere una reale prevenzione primaria<br />
attraverso stili di vita salutari.<br />
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