2-Diabetes-Barometer-Report
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paesi Europei hanno posto la prevenzione e il controllo<br />
delle malattie non trasmissibili in prima linea fra gli sforzi<br />
compiuti per migliorare la stato di salute delle popolazioni.<br />
Nel 2006 il Comitato Regionale per l’Europa<br />
dell’OMS, ha adottato la Strategia europea per la<br />
prevenzione e il controllo delle malattie croniche,<br />
come potenziale modalità di intervento. A tal fine, il 31%<br />
per cento degli Stati membri della regione europea<br />
dell’OMS ha istituito un’unità - o un dipartimento - nell’ambito<br />
del Ministero della Salute, dedicato alle malattie<br />
croniche, mentre il 28% sta realizzando un documento<br />
politico, approvato a livello nazionale, per la prevenzione<br />
e il controllo di malattie non trasmissibili. La strategia<br />
europea per la prevenzione e il controllo delle NCDs<br />
affonda le sue radici nella Strategia globale per la prevenzione<br />
e il controllo delle malattie croniche,<br />
approvata dalla World Health Assembly nel 2000, che<br />
ha focalizzato l’attenzione su quattro tipi di malattie croniche<br />
(malattie cardiovascolari, tumori, malattie respiratorie<br />
croniche e diabete) e quattro importanti fattori di<br />
rischio (uso del tabacco, abuso di alcool, alimentazione<br />
scorretta e sedentarietà), per meglio evidenziare le cause<br />
più comuni di malattia e le possibili sinergie in materia di<br />
prevenzione e di controllo. L’Assemblea Mondiale della<br />
Sanità ha approvato la ‘Strategia globale su dieta,<br />
attività fisica e salute’ a Maggio 2004 e nel 2008 ha<br />
deliberato il Piano d’azione per la strategia globale per la<br />
prevenzione e il controllo delle malattie non trasmissibili<br />
(Action Plan for the Global Strategy for the Prevention<br />
and Control of NCDs). Allo stesso modo, a Maggio 2010<br />
è approvata all’unanimità dall’Assemblea generale delle<br />
Nazioni Unite la risoluzione, che sottolinea la necessità<br />
di un’azione concertata al fine di affrontare, gestire e<br />
limitare le quattro malattie più importanti non trasmissibili<br />
e i fattori di rischio comuni ad esse legati. Ed è già stato<br />
fissato per settembre 2011, a New York, un meeting<br />
(“High-level Meeting of the United Nations General<br />
Assembly on the prevention and control of noncommunicable<br />
Diseases”), a cui parteciperanno i Capi di Stato e di<br />
governo e che avrà come obiettivo quello di rafforzare le<br />
azioni, a livello nazionale e globale, per fronteggiare<br />
l’impatto socio-economico delle malattie non trasmissibili<br />
attraverso oculati approcci multisettoriali.<br />
In conformità con il Piano d’azione per la strategia globa-<br />
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