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2-Diabetes-Barometer-Report

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Tabella 2 e 4. La terapia integrata nutrizionale e comportamentale<br />

mine i risultati ottenuti. Si dovrebbero, tramite un counseling<br />

nutrizionale specifico, fornire gli elementi di conoscenza<br />

utili a poter scegliere gli alimenti in modo consapevole<br />

e soprattutto, a costruire un piano alimentare<br />

quotidiano bilanciato e piacevole (Tabella 4). A conferma<br />

di ciò trials clinici hanno dimostrato che la combinazione<br />

della terapia comportamentale con la moderata riduzione<br />

dell’apporto calorico (300-500 kcal/ die) ed il modesto<br />

incremento del dispendio energetico (200- 300 kcal/die)<br />

permettono un lento, progressivo, ma più efficace calo<br />

ponderale (0,45-0,90 kg/settimana), rispetto a programmi<br />

che utilizzano una sola delle modalità descritte 8 .<br />

Un’alimentazione equilibrata dal punto di vista quantitativo<br />

e qualitativo può incidere sulla riduzione del peso<br />

corporeo del 8% in media e contribuire a ridurre il grasso<br />

addominale nell’arco di sei mesi circa, caratterizzando la<br />

perdita di peso a carico della massa grassa per il 75% e<br />

del 25% di quella magra, con migliori conseguenti risultati<br />

di mantenimento.<br />

Un’alimentazione naturalmente ricca in fibre vegetali, o a<br />

basso contenuto di grassi, o di carboidrati, può essere efficace<br />

nel determinare un calo ponderale nel breve periodo 9 ,<br />

ma l’obiettivo del mantenimento a lungo termine è raggiungibile<br />

solo attraverso l’educazione ad una dieta ricca di<br />

fibre provenienti da ortaggi, frutta, cereali non raffinati,<br />

povera di grassi di origine animale e di zuccheri addiziona-<br />

Tabella 3. Raccomandazioni per la terapia nutrizionale<br />

dell’obesità<br />

ti, come quella mediterranea, caratterizzata anche da alimenti<br />

capaci di indurre elevato senso di sazietà.<br />

Da un punto di vista qualitativo, la scelta di alimenti a basso<br />

indice glicemico può rendere più efficace il trattamento<br />

influendo in modo positivo sull’andamento del peso,<br />

della composizione corporea e dell’assetto lipidico 10 .<br />

Occorre porre attenzione anche al consumo di alcool,<br />

poiché fornisce calorie non necessarie, aumentando<br />

l’introito energetico senza fornire i nutrienti essenziali,<br />

tanto che il suo eccessivo consumo è risultato associato<br />

all’obesità, sia in studi epidemiologici che sperimentali.<br />

Una moderata introduzione di alcool, fino a 10 g/die nelle<br />

donne e 20 g/die negli uomini, potrebbe essere accettabile,<br />

fuorché nelle condizioni in cui è sempre sconsigliato,<br />

come in gravidanza e in caso di ipertrigliceridemia e<br />

pancreatite 11 (Tabella 3).<br />

Conclusioni<br />

Il trattamento nutrizionale dell’obesità è ancora oggetto di<br />

numerosi studi che non hanno dato esito a lungo termine,<br />

ma si è concordi sulla necessità di interventi integrati che<br />

permettano il mantenimento ed il sostegno al paziente nel<br />

lungo periodo, lavorando su obiettivi personali, realistici, e<br />

mantenendo elevata la motivazione al cambiamento. Per<br />

quanto riguarda l’alimentazione, oltre alla raccomandazione<br />

ad un adeguato controllo delle porzioni, qualitativa-<br />

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