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2-Diabetes-Barometer-Report

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Mi piace citare in particolare Monica Priore, prima donna<br />

in Italia con diabete ad aver attraversato a nuoto lo<br />

Stretto di Messina e Mauro Talini, maratoneta su due ruote<br />

protagonista di tantissime imprese di fondo (Tour dei<br />

Santuari Europei, Capo Nord, Gerusalemme) che di<br />

recente ha percorso circa 10.000 km in Sud-America raggiungendo<br />

la Terra del Fuoco per sostenere il bellissimo<br />

progetto di solidarietà “Una bici mille speranze”, in collaborazione<br />

con la comunità di Padre Kolbe che raccoglie<br />

fondi per la costruzione di una scuola per i bambini poveri<br />

di una favelas di San Paolo del Brasile.<br />

Conclusioni<br />

La pratica responsabile dello sport, oltre ai ben noti effetti<br />

benefici sul sistema cardiovascolare, obbliga ad effettuare<br />

un’autocontrollo glicemico costante e “ragionato”,<br />

richiede una costante attenzione alle proprie scelte alimentari<br />

e una valutazione previsionale del dispendio<br />

energetico e quindi del fabbisogno glicidico compensatorio;<br />

in altre parole, allena a gestire il diabete nel migliore<br />

dei modi, in condizioni talvolta “estreme”, rappresentando<br />

una palestra di autogestione straordinaria anche nella<br />

vita quotidiana.<br />

La pratica regolare dell’attività sportiva in persone con<br />

diabete sviluppa inoltre quelle caratteristiche tipiche dello<br />

sport come la lealtà, la disponibilità ad aiutare gli altri<br />

e la valutazione del rapporto rischio-beneficio che sono<br />

estremamente formativi nel processo di accettazione della<br />

malattia cronica ed, unitamente alle soddisfazioni sportive<br />

e alla costante percezione di una mantenuta condizione<br />

di salute, migliorano significativamente la qualità di<br />

vita.<br />

In questi venti anni di vita, l’A.N.I.A.D ha raggiunto<br />

migliaia di giovani con diabete, ha partecipato a, ed ha<br />

organizzato, centinaia di iniziative sportive, talora in collaborazione<br />

con altre associazioni, enti ed istituzioni, ed è<br />

costantemente impegnata in questo processo virtuoso, i<br />

cui attori fondamentali sono gli stessi atleti con diabete.<br />

Rappresenta un mondo variegato “in movimento”, un<br />

valore aggiunto nel panorama diabetologico italiano ed<br />

un modello pedagogico “a piramide rovesciata” in cui gli<br />

stimoli alla crescita culturale e sportiva nascono proprio<br />

dalla e cioe’ dagli stessi atleti con diabete che ne sono i<br />

destinatari per “contagiare” spesso gli stessi operatori<br />

sanitari e le istituzioni.<br />

Call to action<br />

• Formare in modo strutturato, aderendo a progetti italiani<br />

e al progetto IDF, atleti diabetici che diventino<br />

testimoni e diffusori della cultura di una sana attivita<br />

fisica nel mondo della diabetologia<br />

• Realizzare sul territorio il protocollo di cooperazione<br />

già approvato dalla giunta del CONI per avvalersi del<br />

reciproco know-how nel sostenere atleti con diabete<br />

ed alfabetizzare alla conoscenza di essi istruttori di<br />

educazione fisica ed allenatori<br />

• Contribuire al recepimento e alla diffusione del manifesto<br />

dei diritti della persona con diabete in particolare<br />

il capitolo che riguarda l’attivita fisica sul territorio della<br />

regione Campania<br />

Gerardo Corigliano<br />

Responsabile Centro Diabetologico AID Napoli<br />

Presidente ANIAD<br />

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