mente si deve far riferimento alle linee guida per una sana alimentazione nella popolazione italiana. L’obiettivo principale, nel tempo, è quello di acquisire il metodo migliore per poter ottimizzare la propria dieta giornaliera, rispetto alla gestione del peso e alla propria condizione di salute. Call to action Vista la complessità del trattamento delle patologie croniche come l’obesità e ancora la scarsa letteratura scientifica in merito, sono da tenere in considerazione due aspetti di fondamentale importanza: • La effettuazione di trias clinici con follow-up a lungo termine per la definizione di protocolli nutrizionali condivisi che promuovano abitudini e comportamenti alimentari salubri, non dettati dalle mode del momento, utilizzando anche metodiche innovative (es. Nutri Plate – Figura 1) Figura 1. Nutri Plate è un piatto suddiviso in aree colorate, che rappresentano nei diversi spazi le tipologie di cibo – e grosso modo le quantità – che dovrebbero essere previste ad ogni pasto, in modo da mangiare in modo corretto senza trascurare nessun nutriente. • La necessità di una formazione specifica sul corretto utilizzo del counseling nutrizionale e dell’educazione terapeutica di gruppo e del singolo, condividendo il lavoro e gli obiettivi in team multidisciplinari e multidimensionali Daniela Capezzali, Chiara Perrone Coordinatore degli insegnamenti tecnico-pratici e di Tirocini/ Tutor di tirocinio, Corso di Laurea in Dietistica Università degli Studi di Perugia 94 Bibliografia 1. American <strong>Diabetes</strong> Association. Nutrition Recommendations and Interventions for <strong>Diabetes</strong> - 2006. A Position Statement of the American <strong>Diabetes</strong> Association. <strong>Diabetes</strong> Care 2008;31(Suppl 1):S61-S78. 2. AMD, Diabete Italia, SID. Standard italiani per la cura del diabete mellito. Ed. Infomedica, Torino 2007. Accessibile al: http://www.infodiabetes.it 3. Avenell A, Broom J, Brown TJ, Poobalan A, Aucott L, Stearns SC, Smith WC, Jung RT, Campbell MK, Grant AM. Systematic review of the long-term effects and economic consequences of treatments for obesity and implications for health improvement. Health Technol Assess. 2004 May;8(21):III-IV, 1-182. 4. Davis NJ, Tomuta N, Schechter C, Isasi CR, Segal-Isaacson CJ, Stein D, Zonszein J, Wylie-Rosett J. Comparative Study of the Effects of a 1‑Year Dietary Intervention of a Low- Carbohydrate Diet Versus a Low-Fat Diet on Weight and Glycemic Control in Type 2 <strong>Diabetes</strong>. <strong>Diabetes</strong> Care 2009;32:1147-52. 5. Summerbell C.D., Cameron C., Glasziou P.P. Advice on lowfat diets for obesity. Cochrane Database of Systematic Reviews: reviews 2008 issue 3. 6. Brownell KD. Diet, exercise,and behavioural intervention: the nonpharmacolocical approach. Eur J Clin Invest 28 (suppkl.2), 19-22, 1998. 7. Avenell A, Brown TJ, McGee MA, Campbell MK, Grant AM, Broom J, Jung RT, Smith WC. What interventions should we add to weight reducing diets in adults with obesity? A systematic review of randomized controlled trials of adding drug therapy, exercise, behaviour therapy or combinations of these interventions. J Hum Nutr Diet. 2004 Aug;17(4):293-316. 8. Flodgren G., Deane K., Dickinson H.O., Kirk S., Alberti H., Beyer F.R., Brown J.G., Penney T.L., Summerbell C.D, Eccles M.P. Interventions to change the behavieour of health professionals and the organisation of care tio promote weight reduction in oìverweight and obese adults. Cochrane Database of Systematic Reviews: reviews 2010 issue 3. 9. Klein S. Clinical trial experience with fat-restricted vs. carbohydrate-restricted weight-loss diets. Obes Res. 2004 Nov;12 Suppl 2:141S-4S. 10.Thomas D., elliott EJ, Baur L. Low glyceamic index or low glyceamic load dotes for overweight and obesity. Cochrane Database of Systematic Reviews: reviews 2009 issue 1. 11. American Dietetics Association Dietary Guidelines 2010.
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