2-Diabetes-Barometer-Report
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allarmante: attualmente 1 ragazzo su 3 al di sotto dei 18<br />
anni è sovrappeso e si prevede un incremento vertiginoso<br />
del numero di baby oversize nei prossimi 15 anni, con<br />
una prevalenza che arriverà al 12,5% della popolazione<br />
nella fascia 4-17 anni, un incremento del +205%. Una<br />
realtà che rischia di tradursi, nel giro di pochi anni, in<br />
un’impennata di malattie cardiovascolari, conseguenti<br />
all’obesità e al diabete, nei giovani tra i 20 e i 30 anni.<br />
Conclusioni<br />
L’irrefrenabile corsa della diabesità avrà ripercussioni<br />
devastanti non solo a livello individuale ma anche, e<br />
soprattutto, a livello sociale, sul prodotto nazionale e<br />
sulla situazione economica di ogni paese. I diabesi di<br />
oggi e del futuro sono caratterizzati da un elevato tasso<br />
di morbilità e mortalità e pertanto da un’alterata qualità<br />
di vita, loro e delle loro famiglie; l’impatto del fenomeno<br />
diabesità sull’economia, non riguarderà solo i Paesi industrializzati,<br />
quali l’Australia, il Regno Unito e gli Stati<br />
Uniti, le conseguenze socioeconomiche del diabete<br />
potrebbero portare al fallimento anche le economie di<br />
numerosi Paesi in via di sviluppo.<br />
Paul Zimmet, direttore dell’International <strong>Diabetes</strong><br />
Institute di Melbourne (Australia), ha rilasciato di recente<br />
un’esemplare dichiarazione: «La combinazione di diabete<br />
e obesità è la più grande epidemia che il mondo abbia<br />
mai dovuto affrontare. Ciò che l’HIV/AIDS hanno rappresentato<br />
negli ultimi vent’anni del XX secolo, la “diabesità”<br />
(con le sue conseguenze) lo sarà certamente nelle<br />
prime due decadi del XXI secolo. Negli ultimi decenni, il<br />
numero dei diabetici è più che raddoppiato a livello globale.<br />
L’International <strong>Diabetes</strong> Federation ha comunicato<br />
di recente che il numero dei diabetici è destinato a salire<br />
nei prossimi decenni, eppure, malgrado i segnali di allarme,<br />
la maggior parte dei Governi ha reagito con troppa<br />
lentezza. Così, oggi il diabete è tragicamente<br />
un’epidemia globale con devastanti conseguenze umanitarie,<br />
sociali ed economiche». Per questo motivo, il 21<br />
dicembre 2006 l’Assemblea generale delle Nazioni Unite<br />
ha approvato all’unanimità una risoluzione che dichiarava<br />
“questione internazionale di salute pubblica” il diabete,<br />
seconda malattia, dopo l’HIV/AIDS, a ottenere questo<br />
poco invidiabile status.<br />
Call to action<br />
Combattere il diabete e l’obesità è ad oggi, per chi si<br />
occupa di salute pubblica, una delle più importanti sfide<br />
del nostro secolo.<br />
• “La prevenzione” è senz’altro lo strumento più efficace<br />
per fermare l’epidemia di diabesità: rafforzare la<br />
consapevolezza e la conoscenza dell’importanza di<br />
stili di vita scorretti nel definire lo stato di salute di un<br />
soggetto, è la radice di questa sfida<br />
• Solo un approccio multidisciplinare integrato,<br />
associato ad un’adeguata campagna di informazione,<br />
può riuscire a ridurre in maniera efficace la diffusione<br />
morbosa di questo fenomeno<br />
• Una strategia globale definita a livello internazionale,<br />
che tenga conto di aspetti politici, epidemiologici,<br />
ambientali-infrastrutturali, oltre che di quelli prettamenti<br />
clinici, deve tradursi in efficienti politiche nazionali<br />
e regionali e attuabili piani di azione<br />
Cristina Fatone<br />
C.U.R.I.A.MO.<br />
Centro Universitario di Ricerca Interdipartimentale<br />
Attività Motoria, Università degli Studi di Perugia<br />
Bibliografia<br />
1. Global estimates of the prevalence of diabetes for 2010 and<br />
2030. <strong>Diabetes</strong> Research and Clinical Practice J.E. Shaw *,<br />
R.A. Sicree, P.Z. Zimmet.<br />
2. A national survey of the prevalence of childhood overweight<br />
and obesity in Italy. Binkin N, Fontana G, Lamberti A,<br />
Cattaneo C, Baglio G, Perra A, Spinelli A.Obes Rev. 2010<br />
Jan;11(1):2-10. Epub 2009 Sep 17.<br />
3. http://www.who.int/mediacentre/factsheets/fs311/en/<br />
index.html.<br />
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