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TASTE & WINE - Food IN

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PER Il BENESSERE<br />

Per il suo alto contenuto di sostanze nutritive<br />

(grassi, proteine, sali minerali e vitamine) il formaggio<br />

rappresenta un alimento di primaria importanza,<br />

che secondo i dietologi può sostituire<br />

vantaggiosamente le uova, il pesce e la carne:<br />

mezzo chilo di pane mangiato con un etto e mezzo<br />

di formaggio costituisce un pasto completo.<br />

Componente principale del formaggio è la paracaseina,<br />

sostanza altamente proteica. Il contenuto<br />

di grassi è notevole anche se varia a seconda<br />

delle qualità; quanto ai sali minerali e<br />

alle vitamine, sono abbondanti il<br />

calcio e il fosforo e presenti in<br />

discreta quantità (soprattutto<br />

nei tipi freschi, a pasta<br />

molle) tutte le vitamine<br />

-esclusa la C- che si<br />

trovano nel latte. Il formaggio<br />

è un ottimo tocco<br />

finale per ogni pasto,<br />

ha infatti un certo effetto<br />

stimolante delle secrezioni<br />

digestive; comunque sono più<br />

digeribili quelli poco o per nulla<br />

fermentati, quelli poco stagionati e<br />

semigrassi. Tutti i formaggi sono altamente indicati<br />

per i diabetici, perché quasi totalmente privi<br />

di idrati di carbonio. Chi ha problemi di linea è<br />

bene che eviti i formaggi grassi e preferisca quelli<br />

semigrassi; particolarmente adatti i formaggini<br />

fusi magri e le ricotte. Per chi segue diete povere<br />

di sale sono da consigliare la mozzarella, i<br />

caprini, l’emmental, la ricotta piemontese e il fior<br />

di latte. Anche per i formaggi esistono delle controindicazioni<br />

che riguardano in modo particolare<br />

gli arteriosclerotici, i cardiopatici, gli ipertesi<br />

e chi è affetto da malattie renali; in questi casi si<br />

devono limitare le quantità dando la preferenza ai<br />

formaggi freschi e semigrassi.<br />

PROdOTTI dEl TOR<strong>IN</strong>ESE<br />

E dEl PIEmONTE<br />

L’elenco comprende la ricotta stagionata Saras<br />

del Fen che proviene dai pascoli delle Valli Valdesi,<br />

la Tuma di Trausella, la Toma di Lanzo e la Tuma<br />

del lait Brusc, dei pascoli delle Valli di Lanzo, di<br />

Susa e Sangone, il Cevrin di Coazze, formaggio<br />

18<br />

caprino della Val Sangone.<br />

La Toma Piemontese, prodotta fin dall’epoca<br />

romana, è un formaggio dall’aroma marcato e<br />

dalla pasta compatta, ottenuto con latte vaccino<br />

lasciato stagionare 60 giorni. Accanto alle Tome<br />

classiche, tra cui il Bra tenero e duro, il Maccagno<br />

(costituisce il condimento della “polenta cônscia<br />

d’Oropa”), il Castelmagno, la Toma d’Alba, la Toma<br />

di Ala, quella del Moncenisio, il rarissimo Bettelmatt,<br />

la nostra regione produce molti formaggi<br />

a base di latte di capra -soprattutto nell’astigiano-<br />

e anche di pecora -prevalentemente<br />

nell’alessandrino; tra questi, sono<br />

ben noti le robiole di Murazzano<br />

(di latte crudo ovino in purezza,<br />

oggi lavorata da una trentina<br />

di produttori), il Testun di<br />

capra, i Tomini del Talucco,<br />

il Raschera d’Alpeggio che<br />

nella sua caratteristica forma<br />

quadrata mischia latte<br />

di mucca e di pecora, la Robiola<br />

di Roccaverano.<br />

ROccAVERANO<br />

La ’rbiora o arbiora (così viene chiamata<br />

in dialetto) deve essere ottenuta esclusivamente<br />

con latte di capra, tutt’al più addizionato con<br />

piccole quantità di latte ovino, un procedimento<br />

addirittura millenario. Per chi volesse gustare il<br />

Roccaverano prodotto secondo la più antica tradizione,<br />

a Cessole d’Asti esiste una società, la Arbiora,<br />

nata per salvaguardarne la qualità e farlo<br />

conoscere.<br />

cURIOSITÀ Ed EccEllENzE<br />

Documenti che risalgono ai secoli XII e XIII sono<br />

la testimonianza autentica più antica, la prima al<br />

di là delle leggende, di un formaggio prodotto in<br />

Piemonte. Si tratta del Castelmagno, oggi definito<br />

“Il re dei formaggi”; i documenti attestano<br />

che questo pregiato prodotto, la cui cagliata è<br />

impastata due volte, allora veniva dato come pagamento.<br />

Al Plasentif è dedicato un mercato esclusivo a<br />

Perosa Argentina; il motivo di questo privilegio<br />

è che si tratta di un raro formaggio d’alpeggio<br />

detto “delle viole” per via della delicata sfumatura

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