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TASTE & WINE - Food IN

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Casa e famiglia a Galliate, valigia sempre a portata<br />

di mano, pronto a partire per annunciare<br />

la “buona novella” del vino italiano. Non è pleonastico<br />

né esagerato descrivere così Giuseppe<br />

Martelli, galliatese di 61 anni, una vita dedicata<br />

ai problemi dell’enologia. È lui l’ambasciatore nel<br />

mondo del prodotto Made in Italy, da 31 anni alla<br />

guida dell’Associazione Enologi Enotecnici italiani,<br />

che oltre a rappresentare i tecnici del settore<br />

vitivinicolo, ne salvaguardia l’immagine: più di<br />

quattromila professionisti, che nel 2011 hanno<br />

celebrato i 120 anni di costituzione della categoria<br />

più antica al mondo nello specifico settore.<br />

92<br />

intervista<br />

amBasciatOre<br />

del Made in Italy<br />

di Gianfranco Quaglia - Fonte: NOI (Mensile Novarese) numero di ottobre 2011<br />

Martelli, diplomato in enologia a Conegliano e<br />

laureato in biologia all’Università di Pavia, è anche<br />

presidente del Comitato nazionale per la tutela<br />

e la valorizzazione delle denominazioni d’origine<br />

e delle indicazioni geografiche tipiche dei<br />

vini in seno al Ministero delle Politiche Agricole.<br />

Insomma, la massima autorità in materia.<br />

Attualmente è anche presidente onorario<br />

dell’Union Internationale des Oenologues, guidato<br />

per sei anni, e a dicembre il ministro dell’Agricoltura<br />

francese gli consegnerà le insegne di<br />

“Cavaliere al merito agricolo”.<br />

Quando Martelli parla a Pechino, piuttosto che a

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