La statua nella polvere. - GIORGIO ROVERATO

prima fabbrica è stata la Marzotto dopo il nostro mese di occupazione.
Secondo le dichiarazioni di Oboe, nei primi giorni dell’occupazione, la Direzione
Marzotto era scomparsa, non c’era modo di contattarla.
Non c’era modo di trovarli. Giannino, era lui che se ne fregava e diceva:
«Che stiano là, tanto soldi non ne prendono». Loro erano spariti,
sembrava se ne fossero andati dalle ville. La fabbrica era in mano
nostra e le guardie stavano lì, in disparte, eravamo noi i padroni.
Noi, ricordo che siamo andati con una delegazione al Congresso
del PCI a Bologna e ci hanno ricevuto con un grande applauso. Ci
hanno annunciato come una delegazione operaia di una delle prime
occupazioni nella storia italiana, una fabbrica di sette-ottomila
operai che oramai da un mese hanno in mano la fabbrica.
Ci hanno fatto salire sul palco ed è cominciato l’applauso. Floriano
(che poi entrerà a far parte del comitato di fabbrica) ha spiegato
com’era la situazione. È passata alla storia l’occupazione, così come
è passata alla storia la conquista dei delegati di reparto, del diritto
di assemblea. È passato tutto alla storia e noialtri siamo stati orgogliosi
di questo perché abbiamo piegato Marzotto.
Ho letto che Marzotto voleva denunciare i sindacalisti per l’occupazione e
che erano girate raccolte di firme per la cessazione dell’occupazione.
Loro dicevano che l’occupazione era una violazione della legge. Ci
dicevano: «Avete violato la proprietà privata e sarete denunciati».
Noi rispondevamo che dovevano firmare il contratto e noi avremmo
rinunciato all’occupazione. Noi eravamo là in massa, dovevano denunciare
tutti i seimila operai. Abbiamo fatto un’assemblea ed abbiamo
detto che se saremo denunciati, saremo tutti responsabili
perché la fabbrica l’abbiamo occupata tutti. Hanno visto che era una
cosa inammissibile, loro ci volevano ricattare. Ma quando l’occupazione
è fatta con il consenso di tutti, come si fa a denunciare seimila
operai? Ci portavano tutti seimila in prigione?
Ma c’era stato qualcuno che aveva provato a diffondere questa raccolta di
firme.
Sì, ma noi ridevamo di loro. Non potevano denunciare Palmieri,
perché avrebbero dovuto denunciare anche gli operai, saremmo andati
anche noi a difenderlo, anche noi eravamo responsabili perché
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