La statua nella polvere. - GIORGIO ROVERATO

l’occupazione è stata decisa per alzata di mano e la maggioranza ha
detto sì, e allora basta. E il dirigente non si lascia isolato. Quella occupazione
è stata fatta bene, siamo andati con i piedi di piombo.
Ma poi ci sono state varie manifestazioni durante l’occupazione.
Sì, assemblee ne facevamo una ogni giorno, e poi manifestazioni in
piazza; dovevamo farci sentire, far sì che intervenisse il governo
perché Marzotto era latitante.
E dopo sono stati rispettati i comitati di fabbrica?
Eh sì, dopo assemblee ne abbiamo sempre fatte. Venivano i sindacati,
veniva anche Palmieri, tutti. Avevamo la sala mensa e là facevamo
le assemblee, con i nostri comitati di reparto, si facevano le elezioni.
E dopo, ripreso il lavoro, il clima è cambiato?
Beh, dopo hanno visto anche loro che era Giannino che non andava
ed è stato allontanato. Al suo posto è venuto Piero. Lui era un po’
più morbido, si poteva trattare con lui. I comitati sono andati da
Piero ed hanno cambiato anche qualche dirigente, perché i dirigenti
di una volta erano di tipo fascista. Il clima era diverso, avevamo i
comitati, non potevano più licenziarti perché fumavi, sono finite anche
le multe. Ci si rivolgeva al comitato ed il comitato trattava. Il
clima era cambiato, entravano i sindacati, si parlava liberamente.
È stata ritirata anche la trattenuta antisciopero?
Io ho sempre fatto sciopero, anche da solo nel mio reparto. Veniva
la guardia e mi chiedeva il nome, mi chiedeva perché facevo lo
sciopero da solo. lo gli rispondevo che se gli altri non volevano far
sciopero era un problema loro, ma io seguivo il mio sindacato e lo
facevo. Facevi sciopero e al giorno di paga ti mancavano soldi, mentre
agli altri – quelli dei Sindacati Liberi – invece venivano dati.
Erano queste le discriminazioni. Ricordo che in Commissione Interna
l’abbiamo discussa questa faccenda e abbiamo chiesto il perché
di queste discriminazioni. Ma anche queste cose siamo riusciti a
superarle e ad andare avanti.
Su questa cosa hanno reagito anche gli operai della CISL?
Sì, la cosa l’ho discussa anche con quello che lavorava con me, che
era un dirigente dei Sindacati Liberi, avevamo lottato insieme ed io
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