La statua nella polvere. - GIORGIO ROVERATO
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difficoltà a legare le tue rivendicazioni ad un risarcimento sociale<br />
territoriale, come era nel passato.<br />
Come si muove la rappresentanza sindacale unitaria in questa situazione?<br />
Intanto va segnalato che alle ultime elezioni la rappresentanza<br />
CGIL è passata da un delegato a tre e la CISL non è più maggioranza<br />
assoluta, bensì maggioranza relativa. Visto che vi è un solo<br />
precedente <strong>nella</strong> storia è opportuno dirlo.<br />
Come RSU poi, non ci siamo dati per vinti, anzi, siamo ripartiti<br />
da noi per crescere in qualità e proposta politico-sindacale. Abbiamo<br />
messo la formazione al primo posto. Purtroppo, va detto, solo la<br />
CGIL.<br />
Poi abbiamo messo al centro la partecipazione attiva dei lavoratori<br />
e delle lavoratrici alle scelte strategiche, ed anche di piccolo interesse,<br />
che riguardavano la contrattazione aziendale e nazionale. Abbiamo<br />
messo tutto a votazione referendaria!<br />
Anche con il contratto di secondo livello, rinnovato di recente –<br />
su cui abbiamo abolito definitivamente il cottimo e aumentato alcuni<br />
salari che da quel sistema retributivo non percepivano una lira (o<br />
un euro) in più da anni – i lavoratori, le lavoratrici hanno potuto votare<br />
l’ipotesi di accordo e l’accordo definitivo (approvati entrambi<br />
con l’80% di consensi).<br />
Abbiamo quindi ricreato, benché le altre sigle sindacali non vedessero<br />
di buon occhio questo metodo di lavoro, una connessione<br />
fra lavoratori e sindacato, seppur con molte difficoltà.<br />
Questa connessione, che si era persa, come detto prima, nel<br />
«cancro» della contrattazione individuale, ha determinato il rilancio<br />
del tesseramento della CGIL, ma anche di CISL e UIL.<br />
Il delegato è tornato al centro dell’attività sindacale aziendale fino<br />
al punto di gestire autonomamente le assemblee, ripristinare le<br />
permanenze <strong>nella</strong> stanza adibita al consiglio di fabbrica, per ricevere<br />
i lavoratori e bloccare la contrattazione individuale.<br />
Le assemblee hanno cominciato ad essere ripopolate e le persone,<br />
per qualsiasi esigenza, anche gli impiegati (per chi conosce Marzotto<br />
è un enorme cambiamento!), si rivolgono a noi delegati.<br />
Abbiamo cercato di far capire, e questo è ancora molto difficile,<br />
ma non ci rassegniamo, che l’operaio e l’impiegato sono ingranaggi<br />
della stessa macchina e che uno funziona meglio se si relaziona con<br />
l’altro. <strong>La</strong> speranza è l’ultima a morire!<br />
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