La statua nella polvere. - GIORGIO ROVERATO

Va detto inoltre che serpeggia in fabbrica una certa delusione nei
confronti del sindacato. Molti lavoratori, soprattutto i più anziani,
vivono il disincanto delle lotte del ’68, ma anche su questo stiamo
lavorando.
Perché se cresce il delegato, come ribadito nella nostra conferenza
di organizzazione CGIL, cresce il sindacato, migliorano le condizioni
dei lavoratori e delle lavoratrici e cala la disillusione perché si
è più direttamente vicini alle esigenze operaie che oggi sono molto
mutate.
Una proposta finale
Voglio fare una proposta alla CGIL e al sindaco di Valdagno che qui
vedo presente: perché non facciamo un’iniziativa insieme, per capire
cos’è oggi la Marzotto?
Ne abbiamo discusso molte volte, anche con il sindaco, ma non si
è mai fatto un quadro completo della situazione e mai si è tentato di
ricostruire quella connessione naturale fra lavoro e politica, fra lavoro
e istituzioni.
Penso che se facessimo questo ulteriore passaggio, oltre all’iniziativa
di oggi che, non per piaggeria, ritengo ben fatta, daremmo
un servizio ulteriore ai lavoratori e alle lavoratrici della Marzotto e
della Valentino, al sindacato e alla città di Valdagno.
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